Agosto, aeroporto mio non ti conosco

Agosto, aeroporto mio non ti conosco

Il "Fellini" è attualmente collegato con 9 Paesi europei (nel 2014 erano 17 con 56 voli settimanali). Vediamo come sta andando e quanto incide complessivamente la perdita dei collegamenti aerei con l’Europa Occidentale.

Nel 1987 gli arrivi in aeroporto dai 13 Paesi dell’occidente europeo (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Gernania, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Svizzera) sono stati 143.812 e hanno rappresentato il 23,46% dei 613.183 arrivati un provincia dagli stessi Paesi.
Dal programma voli pubblicato su internet dalla società aeroportuale risulta che i collegamenti della stagione estiva 2017 riguardano solo due Paesi: Finlandia (1 volo settimanale), Lussemburgo (2 voli settimanali), per un totale a fine programma di circa 6.000 passeggeri (nel 1987 erano 27.466, di cui Finlandia 24.123, Lussemburgo 3.343).
Nel corso di 30 anni (1987-2017) dall’Europa Occidentale il traffico aeroportuale ha perso 11 Nazioni e la conseguente diminuzione di 137.812 passeggeri in arrivo (-96%).

Raffronto 2014-2016 del traffico estivo maggio-settembre
Questa è la terza stagione estiva gestita dalla nuova società che, secondo i piani, presentati in sede di gara, avrebbe dovuto colmare la perdita di traffico, da attribuire alla chiusura dello scalo all’aviazione commerciale per cinque mesi a seguito del mancato rispetto da parte dell’ENAC di quanto previsto dalla convenzione trentennale sottoscritta con Aeradria (nomina del commissario per la gestione in caso di fallimento). Risultato: dalla stagione estiva 2014 (gestione curatore) a quella del 2016 (gestione Airiminum) il movimento passeggeri è diminuito del 48% (da 346.892 a 180.454). La perdita economica sul territorio per il mancato arrivo di circa 166.439 passeggeri si può approssimativamente valutare in 100 milioni di euro. Se in quel periodo associazioni di categoria e istituzioni avessero fatto la “loro parte”, certamente oggi l’aeroporto si troverebbe in una condizione di migliore operatività.

Il traffico del mese di agosto 2017 e raffronto con quello degli scali di Bologna, Parma, Ancona e Pescara
Attualmente lo scalo di Rimini è collegato con 9 Paesi europei (nel 2014 erano 17 con 56 voli settimanali).
RUSSIA: voli settimanali 21; Mosca 13; San Pietroburgo 3; Rostov 2; Krasnodar 2; Yekaterinbueg 1.
ALBANIA: Tirana 3.
LUSSEMBURGO: 2.
POLONIA: Varsavia 1.
LETTONIA: Riga 1.
FINLANDIA: Helsinki 1.
UCRAINA: Kiev 1.
BIELORUSSIA: Minsk 1.
SERBIA: Belgrado 1.
Totale voli settimanali 32 (Russia 66%; altri 34%).
Con la stima effettuata – che fa riferimento al totale di 6.100 (Russia 75%) posti offerti settimanalmente dai 32 voli programmati, e a una percentuale di riempimento dell’85% dalla Russia e 77% altri – si può prevedere che nel corrente mese di agosto i passeggeri in arrivo settimanalmente dai 9 Paesi siano circa 5.060 (Russia 77%), per un totale a fine mese di circa 21.300 arrivi e un movimento passeggeri (arrivi + partenze) di circa 42.600 (-1% su 2016; -53% su 2014).

Raffronto con gli altri scali
Solitamente durante l’anno il mese di agosto è quello che registra la percentuale maggiore del movimento passeggeri.
In via di ipotesi, volendo effettuare una previsione del movimento passeggeri dello stesso mese 2017 negli scali sopra indicati, si può prevedere di applicare la stessa percentuale di aumento, o decremento (Ancona -0,9%) 2016/2015. In tal senso si otterrebbero le seguenti risultanze:
BOLOGNA: movimento passeggeri 849.000 (raffronto con i 42.600 passeggeri di Rimini: + 1.892%);
PARMA: movimento passeggeri 31.800 (rispetto a Rimini – 25%);
ANCONA: movimento passeggeri 63.600 (rispetto a Rimini + 51%;
PESCARA: movimento passeggeri 67.800 (rispetto a Rimini + 59%).

Alcune riflessioni
I soli 6.000 arrivi in aeroporto nel 2017 dai due Paesi (su 13) Finlandia e Lussemburgo rappresenteranno a fine stagione circa l’1,5% sui probabili 555.000 (-10% rispetto al 1987) che dovrebbero arrivare in provincia dai 13 Paesi occidentali.
Va riconosciuto che gli “oltre 600mila euro investiti per la fidelizzazione dei tour operator, ed in particolare, quelli del mercato tedesco, russo e polacco”, come ha recentemente dichiarato il sindaco, sono un passo avanti, anche per tacitare le continue e pressanti richieste da parte della società privata aeroportuale per ottenere dalle istituzioni contributi per nuovi voli. Ognuno faccia il proprio mestiere.
Quanto ai tour operator, anche e non solo per internazionalizzare maggiormente la Riviera, si ritiene indispensabile – come da tempo sosteniamo – verificare seriamente la disponibilità dei T.O. della Gran Bretagna e dei Paesi scandinavi per un loro ritorno in Riviera.
Non ignoriamo che al riguardo, preventivamente, oltre alla disponibilità delle istituzioni, è necessario effettuare alcune verifiche:
1) è disponibile la presidente dell’associazione albergatori di Rimini (che è per il “noi faremo la nostra parte”), assieme ai suoi colleghi delle altre località, a valutare la possibilità di sottoscrivere gli opportuni accordi stagionali con i tour operator?
2) considerato che i tour operator più importanti d’Europa – Gran Bretagna, Germania, Svezia (da tempo scomparsi da Rimini) – utilizzano aerei delle proprie compagnie per i diversi collegamenti, è disponibile l’a.d. della società di gestione aeroportuale a rinunciare a quanto affermato a suo tempo, cioè che dal primo gennaio 2017 si sarebbe sganciato dai tour operator e dai voli charter?
Evitiamo di pensare che i problemi sono stati risolti perché in questi primi sei mesi la quota di pernottamento degli stranieri a Rimini è superiore alla media regionale. Esaminiamo attentamente le statistiche del turismo estero di questi anni e confrontiamole con quelle del passato per renderci conto dove e perché abbiamo sbagliato, anche al fine di trovare possibili e idonee soluzioni.
Soppesiamo le affermazioni di coloro che nei convegni per valorizzare la Romagna raddoppiano i posti letto delle strutture alberghiere e propongono faraoniche percentuali di incremento per dimostrare che in tempi brevi è possibile raggiungere milioni di nuovi arrivi dall’estero, come se l’aeroporto di Rimini fosse l’ombelico del mondo.

Airiminum: ad agosto quasi 48 mila passeggeri e fatturato pari a quasi 1,5 milioni di euro
4 settembre 2017 – AIRiminum 2014 S.p.A., società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino “Federico Fellini”, comunica che nel mese di agosto 2017, con riferimento all’aviazione commerciale, si è registrato presso lo scalo un numero di passeggeri pari a 47.936 (+11,7% rispetto all’anno precedente). I passeggeri transitati presso l’aeroporto nei primi 8 mesi del 2017 sono quindi 213.244, facendo registrare una crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2016. L’aviazione generale, invece, ha registrato nel mese di agosto 255 movimenti (+0,4% rispetto all’anno precedente) e 610 passeggeri (+33,8% rispetto all’anno precedente). Il dato da inizio dell’anno invece è stato di 1.510 movimenti (+15,5% rispetto al 2016) e 2.693 passeggeri (+30,9% rispetto al 2016).

Nel mese di agosto 2017:

· il numero dei dipendenti – con contratto di lavoro subordinato – del Gruppo AIRiminum è stato pari a 90 unità;

· il numero dei consulenti interni – che prestano la loro attività su base giornaliera continuativa – che hanno erogato servizi a favore di AIRiminum è stato pari a 9 unità;

· sono stati esternalizzati servizi a cooperative esterne locali per il carico e scarico bagagli, attività di handling varie e pulizia del terminal per un volume pari a circa 2.200 ore (-18,5% rispetto al mese di luglio, in cui si sono registrate 5 giornate di massima operatività contro le 4 di agosto – il traffico settimanale si concentra prevalentemente il sabato – e che ha determinato anche un livello di passeggeri ad agosto inferiore di -13,2% rispetto al mese di luglio);

· il fatturato complessivo a livello consolidato del Gruppo AIRiminum è stato pari a EUR 1.459.394 (circa EUR 30,4 a passeggero), con un aumento del 69,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nei primi otto mesi del 2017:

· Il fatturato complessivo a livello consolidato del Gruppo AIRiminum è stato pari a EUR 6.360.650 (circa EUR 29,8 a passeggero), con un aumento dell’86,7% rispetto allo stesso periodo del 2016.

· Gli investimenti commerciali per la promozione dei voli presso l’Aeroporto “Fellini” sono stati pari a EUR 606.112 (circa EUR 2,8 a passeggero, sotto forma di sconti e altre promozioni alle compagnie aeree) che corrisponde a circa il 9,5% del fatturato complessivo del Gruppo.

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