Al “Fellini” i conti possono tornare: 1 mln di utili nella gestione provvisoria

Al “Fellini” i conti possono tornare: 1 mln di utili nella gestione provvisoria

L’esercizio provvisorio dell’Aeroporto di Rimini durante il periodo 26 novembre 2013 – 31 ottobre 2014 ha generato un flusso di passeggeri di quasi 5

L’esercizio provvisorio dell’Aeroporto di Rimini durante il periodo 26 novembre 2013 – 31 ottobre 2014 ha generato un flusso di passeggeri di quasi 500 mila unità, in leggera flessione rispetto al 2013 ma con una sostanziale tenuta del mercato russo, e un margine netto di quasi un milione di euro, al netto di doppi contributi di co-marketing e del piano summer 2014. Assieme ai crediti incassati, la gestione provvisoria ha permesso di generare liquidità aggiuntiva per i creditori rispetto ad inizio fallimento per un importo stimabile tra 4,5 e 5 milioni di euro. Il bilancio finale del curatore fallimentare. Pubblicato anche il nuovo bando di gara relativo al compendio aziendale di proprietà Aeradria che scadrà il 12 dicembre.

Il curatore fallimentare dell’aeroporto di Rimini ha concluso il suo lavoro e adesso ha anche reso pubblico il rendiconto finale dell’esercizio provvisorio.
Il primo dato che balza all’occhio è che il risultato finale non è in passivo ma anzi evidenzia un margine netto di quasi un milione di euro. Anche senza la “colletta” avrebbe chiuso in positivo.
L’esercizio provvisorio di Aeradria è stato disposto dal Tribunale di Rimini che decretò il fallimento della società di gestione dello scalo di Rimini il 26 novembre 2013 e il curatore è rimasto a guidare il “Fellini” fino al 31 ottobre scorso. Quasi un anno, insomma, per la precisione 340 giorni.
In totale in questo arco di tempo si sono registrati 493.310 passeggeri, 5.117 movimenti e oltre 500 mila chilogrammi di movimentazioni tra merci e posta durante l’esercizio provvisorio.
E qui il curatore fallimentare mette in luce un aspetto che spesso è entrato nelle valutazioni sulla “sostenibilità economica” dell’aeroporto riminese: “Con riferimento ai passeggeri, si ha la conferma di una forte stagionalità concentrata nei mesi di luglio e agosto”. Circa due terzi dei voli settimanali è concentrata nella sola giornata di sabato. “Addirittura, la giornata di sabato 19 luglio è stata quella che in assoluto ha registrato a Rimini il maggior numero di passeggeri da sempre, con oltre 12.200 unità”, scrive Santini. “Per intenderci, se tutti i giorni dell’anno fossero caratterizzati da tale traffico, l’aeroporto di Rimini si posizionerebbe, con oltre 4,4 milioni di passeggeri, allo stesso livello di Pisa o Palermo”.
Si ha dunque la conferma della “stagionalità assai elevata della gestione, con i mesi che da maggio a settembre mostrano marginalità positive, ed i mesi che da ottobre a aprile hanno marginalità negative”.
Il mese di ottobre ha fatto registrare sensibili diminuzioni di traffico rispetto ai mesi precedenti (24.000 passeggeri contro 62.000 di settembre) e questo spiega perché “l’obiettivo di mantenere aperto l’aeroporto nei mesi finali del 2014 avrebbe inevitabilmente consumato risorse finanziarie già accumulate e destinate ai creditori, senza alcun beneficio derivante da una
possibile maggior valorizzazione del compendio aziendale, dal momento che la Curatela non ha ricevuto alcun offerta per lo stesso né al momento del bando scaduto il 14 Luglio 2014, né successivamente”. Già a ottobre erano venute meno le condizioni giuridiche per continuare l’esercizio provvisorio dopo il 31 ottobre 2014.

Se si fa il confronto fra 2013 e 2014, invece, le movimentazioni segnano un calo dell’8,4% “derivanti per lo più dalla cancellazione dei voli per Roma (cessazione voli Darwin Airlines) e Tirana (fallimento del vettore Belle Air). Il mercato russo, malgrado il fallimento di numerosi Tour Operator e la brusca frenata dei mesi di settembre e ottobre, fa registrare una sostanziale stabilità col 2013, con volumi superiori a 416.000 passeggeri arrivati e partiti da 15 diverse città della Russia”.

Il bilancio della gestione provvisoria chiude in attivo per quasi 1 milione di euro (993.683), nonostante – fa notare il curatore – “la gestione 2014 sia stata gravata da doppi contributi di co-marketing: quelli del 2013 (euro 2.510.567) e quelli del 2014 (euro 1.284.603)”. Al netto dei contributi 2014 e del “piano summer” (cioè la famosa colletta) e “dunque utilizzando l’EBITDA gestionale, che più correttamente caratterizzerebbe l’esercizio provvisorio in un ambito di normalità e che lo renderebbe paragonabile alle passate gestioni, il dato sarebbe di circa 1,7 milioni e la percentuale sul valore della produzione si assesterebbe al 18,1%”.
Se si guarda indietro, sottolinea Santini, il risultato non sfigura affatto, anche perché dal 2002 al 2012 l’Ebitda di Aeradria è stato “addirittura negativo in sei esercizi, mentre negli altri quattro esercizi positivi non ha mai superato il milione di euro e la percentuale sul valore della produzione è stata al massimo il 7,2% del valore della produzione (per la precisione nel 2007)”. E il dato dell’esercizio provvisorio è stato raggiunto “senza alcun investimento commerciale a parte i contributi di co-marketing” e dunque “si presenta in controtendenza e ben superiore alle medie storiche, a testimonianza di come la ricerca del contenimento dei costi e dell’efficienza gestionale abbia portato a risultati di tutto rispetto”.

La “colletta”, che si concretizzò nell’acquisto di spazi pubblicitari in aeroporto da parte di imprese e consorzi, è stata importante, anche se senza di essa il risultato finale sarebbe stato comunque positivo (ma di soli 250 mila euro, e dunque insufficiente per reintegrare lo stanziamento iniziale che il fallimento aveva a suo tempo destinato all’esercizio provvisorio, pari ad euro 500.000).
“Il piano summer 2014 ha invece reso possibile non consumare liquidità e non creare le condizioni per un nocumento ai creditori. Pertanto è stato fondamentale per potere completare l’intera stagione sino a ottobre e agli imprenditori che con grande senso civico hanno contribuito ad esso (ognuno nelle proprie possibilità) va il ringraziamento della Curatela e di tutte le parti coinvolte, da estendere al Prefetto che ha coordinato la sua implementazione”, scrive Santini.

Un ultimo dato è che durante l’esercizio provvisorio sono stati incassati 4.184.655 euro, relativi a crediti sorti prima del fallimento, ed euro 7.421.155 per crediti sorti post fallimento. “Una volta esaurita la fase di incasso crediti, in funzione degli incassi ancora da registrare, l’esercizio provvisorio potrebbe apportare alle casse del fallimento da 4,5 a 5 milioni di euro. Il totale liquidità da distribuire a riparto ad oggi varia da un minimo di 6,8 ad un massimo di 7,3 milioni di euro”, conclude Santini. Che ha anche depositato presso la Cancelleria del Tribunale di Rimini e pubblicato sul sito riminiairport.com il nuovo bando di gara (il prezzo a base d’asta è di 2 milioni di euro) relativo al compendio aziendale di proprietà Aeradria che scadrà il 12 dicembre.

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