Albergo da incubo

Albergo da incubo

Hotel Manzoni: rovi e edera stanno avvolgendo tutto.

L’hotel Manzoni, al numero 9 dell’omonima via, negli anni del suo maggior fulgore doveva essere un luogo veramente piacevole dove trascorrere qualche giorno di vacanza.

A due passi da viale Regina Elena, ma in un piccolo viale tranquillo, l’albergo è disposto su due piani. All’epoca poteva sembrare più una grande villa che non un alloggio per turisti, circondata da diversi alberi, ora abbattuti o spelacchiati.

Nel giardino, davanti alla piccola loggia ad archi è rimasto lo scheletro di un divano a dondolo; presumibilmente doveva esserci anche qualche salottino da esterno che immaginiamo di vimini o midollino, appoggiati sul tradizionale ghiaino bianco da aiuola.

Dispiace vedere questa costruzione languire e perdere pezzi, sapendo che tutt’intorno ci sono un’infinità di edifici senza storia e personalità che continuano a ospitare turisti.

Nessuno ci ha potuto dare spiegazioni circa i motivi per cui l’albergo ha “ammainato le vele” e nemmeno sappiamo che ne sarà di ciò che ne rimane. Notiamo che almeno, come la legge impone, tutti gli accessi sono stati chiusi con i mattoni. Speriamo che dopo una trentina d’anni di oblio, l’hotel Manzoni ritorni presto a “navigare”.
Ma forse siamo troppo romantici.

Questa rubrica nasce per porre l’attenzione sulle piccole e grandi brutture, gli sfregi al patrimonio ambientale, i molti edifici trascurati (talvolta totalmente abbandonati) della nostra città. Spesso si trovano in pieno centro o nella “vetrina” turistica di Rimini. Non è disfattismo, è amore per la città bella, perché solo accendendo i riflettori sulle brutture c’è la speranza che si possano sanare le “ferite” inferte sia per mano pubblica che privata. Allinearsi al ribasso, giustificare il brutto e arrendersi all’incuria e al degrado urbano, equivarrebbe ad una sconfitta. E se ha perso la città, per dirla con Niccolò Fabi, abbiamo perso un po’ tutti noi. Ci occuperemo anche del bello, di tutto quello che merita di essere segnalato. Coinvolgeremo molto volentieri quanti vorranno inviarci materiale fotografico interessante sull’argomento: redazione@riminiduepuntozero.it

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