Allestimenti Museo Fellini: Maggioli in una delle due “cordate”

Allestimenti Museo Fellini: Maggioli in una delle due “cordate”

Il raggruppamento più vistoso unisce un colosso in ambito museale che risponde al nome di Civita cultura holding e il gruppo di Santarcangelo, per il quale da tempo si vociferava di un interesse a gestire gli spazi espositivi di Rimini.

Finalmente svelati i due raggruppamenti che hanno partecipato alla gara per l’affidamento misto dei lavori e dei servizi di realizzazione degli allestimenti del museo Fellini (primo stralcio), che comprende Castel Sismondo, il Fulgor-casa del cinema e Circamarcord.
Da una parte, insieme a colossi come Civita Mostre e Musei, Opera Laboratori Fiorentini, c’è il gruppo Maggioli, del quale si vociferava da tempo di un interesse ad entrare nel settore museale di Rimini e che già opera in questo segmento su scala nazionale. Mandataria è Lancia srl di Pergola, poi ci sono Aplomb srl, anch’essa marchigiana, in veste di mandante della prestazione principale, quindi Ett Spa di Genova (mandante prestazione secondaria, nonché capogruppo del sub-raggruppamento per la prestazione secondaria), per finire con Opera Laboratori Fiorentini spa, mandante prestazione secondaria così come Civita Mostre e Musei spa, e infine il gruppo Maggioli che figura in veste di mandante della prestazione secondaria.
Opera Laboratori Fiorentini fa parte del gruppo Civita e al vertice vede l’imprenditore Luigi Abete, ex presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, con le mani in pasta in banche, Confindustria, in passato a capo di Cinecittà Studios, Libera università Guido Carli e tanto altro. Giusto per dare un’idea del soggetto in campo, Civita gestisce il polo museale della Toscana (gli Uffizi, palazzo Pitti e altri 38 musei) e si dirama in tutta Italia, dal Friuli alla Sicilia.
L’altro raggruppamento è formato da Lares srl di Venezia, mandataria, iMartini srl di Mantova (mandante prestazione principale), Tosetto srl di Jesolo (mandante prestazione principale e secondaria).

Come ricorderanno i nostri lettori (qui), l’amministrazione comunale ha deciso ad un certo punto di ritoccare alcuni criteri relativi ai requisiti tecnico-professionali per partecipare al bando e posticipato il termine per la presentazione delle offerte.
Il 5 febbraio sono state esaminate le buste con tutta la documentazione. La determina della dirigente Chiara Fravisini riporta che “si è reso necessario attivare il procedimento di soccorso istruttorio” e “all’esito della verifica delle buste contenenti la documentazione amministrativa e del conseguente procedimento di soccorso istruttorio tutti gli operatori economici risultano ammessi a partecipare, in quanto la documentazione prodotta e le dichiarazioni sostitutive rese sono risultate corrette sotto il profilo formale, fatta salva la verifica di quanto prodotto e dichiarato da effettuarsi per l’aggiudicatario ai sensi dell’art. 85, comma 5 ed articoli seguenti del D.Lgs. 50/2016″.

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