Anfiteatro romano, grande intervento di recupero

Anfiteatro romano, grande intervento di recupero

"Poiché sono abituato a ragionare e non a ‘fare boba’ come si dice in dialetto, stiamo definendo una soluzione innovativa per la valorizzazione dell’a

“Poiché sono abituato a ragionare e non a ‘fare boba’ come si dice in dialetto, stiamo definendo una soluzione innovativa per la valorizzazione dell’area archeologica patrimonio dell’umanità e per la tutela di un bene di tutta la comunità come è il Ceis”. Così ci disse il sindaco Gnassi poco prima delle elezioni che l’hanno riconfermato sindaco. Quale misteriosa valorizzazione avrà in mente? Speriamo non quella annunciata or ora con un comunicato stampa e fotografia allegata (prima e dopo), ovvero la ristrutturazione della scala d’accesso all’arena, opera (o-pe-ra!) che l’amministrazione così decanta: “Si è concluso nei giorni scorsi l’intervento predisposto dalla Direzione Lavori pubblici del Comune di Rimini per mettere in sicurezza l’accesso interno dell’anfiteatro romano. L’intervento, affidato ad Anthea, ha comportato la sostituzione di tutti gli elementi lignei della scala in cattivo stato manutentivo. Sono stati così installati nuovi gradini e nuovi parapetti in legno impregnato in autoclave, nonché posati nuovi montanti di acciaio zincato a sostegno del parapetto riqualificando la scala e mettendo in sicurezza l’accesso all’arena di uno dei monumenti più importanti della città”. Applausi. Ma il monumento resta sepolto in un campo che non è nemmeno di grano, però gli fan veglia dall’ombra dei fossi dei bei papaveri rossi… quelli del Ceis.

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