Assunzioni in 800 imprese riminesi? Per la Cgil sono “posti di lavoro virtuali”

Assunzioni in 800 imprese riminesi? Per la Cgil sono “posti di lavoro virtuali”

Ieri il sindaco di Rimini aveva detto che gli effetti del Jobs Act sul territorio riminese si fanno già sentire: "Dai dati comunicati dall’INPS di Rim

Ieri il sindaco di Rimini aveva detto che gli effetti del Jobs Act sul territorio riminese si fanno già sentire: “Dai dati comunicati dall’INPS di Rimini, si scopre che da inizio anno ben 794 aziende del territorio riminese hanno inoltrato la richiesta di usufruire degli sgravi per assumere con contratti a tempo indeterminato”. Oggi risponde il segretario provinciale della Cgil, Graziano Urbinati: “La velocità è un tratto del Governo Renzi, ma qui la realtà supererebbe sia il desiderio che la fantasia, non ho mai visto riforme che producono effetti così rapidi, prima ancora di essere operative. Se in soli due mesi si sono creati 800 posti di lavoro, di questo passo a fine anno saremo a 10 mila posti di lavoro in più nella nostra provincia, sicuramente un dato confortante, si azzererebbero i nove milioni di ore di cassa integrazione fatti nel 2014 e che vedono coinvolti migliaia di lavoratori e lavoratrici”. E si chiede: “Siamo sicuri che sia il job’s act a far assumere a tempo “indeterminato” (va ricordato che un lavoratore neo assunto potrà essere licenziato in qualunque momento senza reintegra) e non invece lo sgravio di 8.000 euro all’anno per dipendente previsti dalla Legge di Stabilità? Sgravi che naturalmente ridurranno le risorse per il fondo delle pensioni e che graveranno sulla tassazione locale, grazie ai tagli di risorse fatte dal Governo agli Enti Locali”.
Secondo la Cgil “più che di nuove assunzioni si tratta di trasformazioni o conferme di rapporti di lavoro già in essere, in ragione di un cospicuo guadagno per le imprese, infatti è necessario spiegare che gli avviamenti nuovi avvengono tutti gli anni, il problema è il saldo finale e sopratutto la durata che essi hanno. Ricordo che nella nostra provincia gli avviamenti al lavoro nel 2014 sono stati equivalenti a quelli del 2013, anno molto nefasto, e che la disoccupazione (quella ufficiale) sempre nella nostra provincia supera l’11%, cosa mai avvenuta”. Se alcune imprese del territorio assumeranno più dipendenti nel 2015 – dice Urbinati – questo avverrà per quelle imprese che hanno capacità di export e non grazie al combinato job’s act e Legge di stabilità, ma grazie al basso costo del petrolio, dei tassi di interesse, alla svalutazione dell’euro e al quantitative easing promosso dalla Bce, tutte cose che non sono dipese dalle scelte del Governo.
Per mercoledì 25 marzo la Cgil di Rimini annuncia la presentazione del rapporto dell’ Ires – CGIL sull’economia e sul lavoro della provincia e le proposte di uscita dalla crisi. 
”A metà aprile, sugli stessi temi, inviteremo a discutere l’assessore regionale al lavoro Patrizio Bianchi che ha già confermato la sua disponibilità e tutti i Sindaci della provincia. Noi siamo abituati a fare così, cerchiamo il confronto, cerchiamo di ragionare insieme per creare le vere condizioni di crescita e di nuovo e buon lavoro contrastando la svendita dei diritti di chi lavora. Noi siamo abituati a confrontarci sui numeri reali e non virtuali dell’occupazione locale”.

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