Banca Carim, una replica alla “Lista 1840”

Banca Carim, una replica alla “Lista 1840”

La dichiarazione pubblica della Lista 1840 (che ora si è trasformata in associazione denominandosi Cassa 1840) sui temi d'attualità che riguardano la

La dichiarazione pubblica della Lista 1840 (che ora si è trasformata in associazione denominandosi Cassa 1840) sui temi d’attualità che riguardano la Banca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, appare chiaramente come una goffa presa di distanza dalle proprie responsabilità. Quelle della consapevolezza di non poter in realtà rappresentare tutti i piccoli azionisti della Banca perché l’elezione dei propri membri nel C.d.A. è stata macchiata dall’interessata intraprendenza della Fondazione che ne ha favorita l’elezione, venendo meno a quel dovere di terzietà che avrebbe dovuto garantire per la sua stessa affidabilità.

Così non è stato, e oggi la banca soffre di questo vulnus, cioè di questa offesa allo Statuto della Cassa di Risparmio di Rimini che prescrive l’obbligatorietà di una seppur ridotta rappresentanza dei piccoli azionisti nel proprio Consiglio di Amministrazione. Mentre la “Lista 1840”, cioè l’associazione Cassa 1840 che pur si affanna a dichiararsi estranea e lontana dall’orbita della Fondazione, ne è una diretta emanazione come ci hanno vieppiù dimostrato i fatti più recenti.

Il peloso richiamo a un’unitarietà d’intenti per salvaguardarsi dagli attacchi all’indipendenza della banca del territorio, è un puerile tentativo di distrarre il pubblico dall’evidente preoccupazione di vedersi commissariata la Fondazione, cioè la principale alleata di tale Lista. Senza la quale la rappresentanza dei piccoli azionisti sarebbe stata appannaggio degli industriali e degli imprenditori in genere che, con maggior titolo, avrebbero degnamente assicurato un adeguato controllo delle decisioni strategiche della Cassa di Risparmio a favore di Rimini e della sua provincia.
Su questo discutibile atteggiamento non si può tacere!

Il monopolio del potere non fa bene alla Banca: nell’ultimo semestre, in cui è iniziata la gestione del nuovo Consiglio, la Carim ha ridotto le erogazioni (l’ammontare dei crediti è passato da 2,8 miliardi alla fine del 2014 a 2,7 miliardi al 30 giugno 2015), sono diminuiti i ricavi e la Banca ha subito una perdita di 8,9 milioni, mai raggiunta nei precedenti esercizi in cui, peraltro, erano stati effettuati accantonamenti di entità superiore. La negatività è specifica della Carim, perché nell’ultimo semestre la situazione di mercato è migliorata, le altre banche hanno aumentato le erogazioni, i ricavi e gli utili. Viceversa Carim ha perso quote di clienti, ha depauperato il patrimonio e pregiudicato il valore delle azioni proprio a ridosso di operazioni straordinarie (aggregazioni, aumento di capitale), facendo temere la svendita della Banca a favore di istituti politicamente contigui, con danni per gli azionisti e col malcelato obiettivo di preservare un gruppo di controllo che si è rivelato fazioso e che può produrre molte complicazioni.

Il richiamo all’unità, del resto, mal si addice a una compagine che appare più preoccupata al mantenimento delle proprie posizioni e delle proprie alleanze piuttosto che dei veri e reali interessi di Banca Carim che, è bene dirlo, non può pensare di mantenere l’attuale livello di sopravvivenza con il solo aiuto di “97 soci, che hanno raccolto circa l’11% (circa 5.000.000 di azioni) del capitale della banca riuscendo a nominare due Consiglieri di Amministrazione (su totale di 7) e il Presidente del Collegio Sindacale di Banca Carim S.p.a.”.
C’è bisogno di ben altro!
Intanto s’incominci a rendere pubblica la relazione dell’ultima ispezione della Banca d’Italia che sembra essere stata secretata. E dunque i due Consiglieri di Amministrazione e il Presidente del Collegio Sindacale in rappresentanza dei piccolo azionisti, cioè della Lista 1840, piuttosto che presenziare, rendano pubblici i dati salienti di quella relazione e il relativo giudizio sintetico espresso su Carim dagli ispettori di Banca d’Italia. Altrimenti si rischia di essere non credibili e solo intenti ad ammansire i soci e la pubblica opinione.

C’è difatti bisogno di una visione strategica di sviluppo alla quale è stata richiamata Carim dalla relazione conseguente all’ultima ispezione della Banca d’Italia.
C’è bisogno di liberarsi da quello sterile provincialismo riminese che ripete fino alla nausea che occorre proteggersi da alleanze con altri gruppi bancari solo per la paura di perdere posizioni, prebende e interessi personali e di gruppo.
C’è bisogno di un colpo d’ali che consenta di portare lo sguardo oltre alle mura cittadine per confrontarsi, approfondire e convenire alleanze e prospettive in un’ottica di lungo periodo, che salvaguardino, in ogni caso, la Cassa di Risparmio di Rimini come banca del territorio.
C’è bisogno di ben altro che di un’associazione fiancheggiatrice della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini per garantirsi un futuro, tanto più che tra non molto la sua partecipazione al capitale della banca dovrà ridursi al 33%!

Mario Forte

L’intervento di Cassa 1840 che ha provocato la replica

Cassa 1840 rappresenta l’impegno di 97 soci, ed ha raccolto circa l’11% (circa 5.000.000 di azioni) del capitale della banca riuscendo a nominare due Consiglieri di Amministrazione (su totale di 7) e il Presidente del Collegio Sindacale di Banca Carim S.p.a.
Gli obiettivi erano e sono:

1. Che strategia ha Carim?
Vorremmo discutere con il cda il piano industriale di Carim in modo che il nostro storico Istituto possa affrontare con una chiara strategia le sfide future sue e di tutto il comparto bancario nazionale;
Notizie di stampa riportano la necessità di una ricapitalizzazione pari a 100 milioni – Ci piacerebbe sapere se tali indiscrezioni corrispondono a verità, e se tali importi sono derivati da richieste esterne o se figlie di una progettualità interna passata che quindi può essere oggetto di ulteriore analisi e verifica. Ipotizzando che non sia una richiesta di Banca d’ Italia visto, che sempre da notizie di stampa non risultano sanzioni a carico del precedente C.d.A, crediamo che il C.d.A. appena eletto possa nella sua indipendenza e professionalità individuare tutti i percorsi e progetti che portino l’ istituto a tornare in utile.

Che Carim vorremmo?
Proporre la realizzazione di una Carim moderna che torni a sviluppare economia sul territorio e guardi alla innovazione delle Imprese, con un occhio particolare ai ns giovani e alla ns provincia; si pensa che con un’aggregazione questo sia fattibile? L’esperienza ci insegna che fondersi con grandi gruppi bancari equivale a non esser piu’ banca del territorio e “spersonalizzare” il rapporto con il cliente.

2. Che valore hanno le azioni Carim?
Definire un programma temporale nei modi e nei tempi (certi) per l’apertura del mercato delle azioni di Cassa di Risparmio di Rimini che consentirebbe la liquidabilità dell’investimento generando anche tra i gestori lo stimolo per “creare valore”.

Per questi obiettivi “CASSA 1840” si è costituita in associazione.
Il nostro progetto è ispirato non ad una contrapposizione ma bensì da proposte e ipotesi di lavoro nel rispetto dei singoli ruoli e vuole essere pungolo per lo sviluppo innovativo dell’ istituto e il raggiungimento di una situazione di tranquillità che porti anche alle giuste soddisfazioni degli azionisti.
Tutti avrebbero potuto partecipare alla “competizione” (all’assemblea generale) del 28 Aprile 2015 che ha visto la presenza della lista “Cassa 1840” e della lista “Carim insieme per il Futuro”; pensiamo che quello fosse il momento democratico di confronto per valutare il pensiero i contenuti e il peso di ciascuno che voglia il bene della Carim. Queste due liste che hanno dimostrato di avere a cuore il destino del nostro storico istituto hanno avuto il coraggio del confronto e il rispetto gli è dovuto visto che per la prima volta si è portato al voto oltre il 20% dell’azionariato escluso l’ azionista di maggioranza. Come detto prima dell’ esito delle votazioni, indipendentemente da chi avesse vinto, si auspicava la nostra volontà di essere elemento di unione e non di divisione.

Quindi tutti coloro che con spirito costruttivo volessero partecipare alle nostre riunioni e portare il loro contributo sono ben accetti.
Non ci piace la critica sterile ma vogliamo l’ interesse degli azionisti.
Non condividiamo quanto riportato recentemente su alcuni giornali in cui si richiamano “nostri strani apparentamenti” e vicinanza alla fondazione Carim.
Lo scontro non fa parte del nostro DNA. Ora è il momento di costruire e dare tutto il sostegno possibile alla nostra Cassa di Risparmio.

Si punti l’attenzione all’innovazione dei servizi, ad avere maggiori profitti ed efficentamento della banca, alle aziende sane che non possono essere penalizzate per il solo fatto di appartenere a dei macro gruppi che sono stati e sono in sofferenza e soprattutto si punti e ai giovani e agli azionisti che si attendono molto e che forse nel tempo sono stati dimenticati: quanti azionisti Carim non lavorano più con le loro attività imprenditoriali con Banca Carim ma con altre banche?

Le cose da fare sono molte e sono impellenti, conseguentemente avremo modo a breve di giudicare l’operato del Consiglio di Amministrazione da pochi mesi in carica e della struttura stessa.

Ai nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione non possiamo che fare gli auguri di buon lavoro nell’ interesse dell’Istituto e degli Azionisti.
Augurio che estendiamo al Nuovo Direttore Generale Dott. Giampaolo Scardone a tutta la struttura e ai dipendenti che sono oggi impegnati più di ieri nello sviluppo della attività della Banca.

La prossima settimana, Cassa 1840 che si è costituita in Associazione, terrà un incontro per confrontarsi rispetto alle tematiche che più interessano i soci. Chiunque volesse partecipare può richiedere informazioni inviando una mail a cassa1840@gmail.com

Banca Carim può ripartire e ha dimostrato di avere gli anticorpi per farlo ma evitiamo il ricorrente vizio “riminese” : dividersi su tutto e perdere di vista l’obiettivo vero… SOCIO CARIM UNISCITI A NOI!

I coordinatori Cassa 1840
Matteo Bartolini/Tiziano Marchi

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