Brava Spinelli! Il sindaco di Coriano sta coi cittadini e non coi monopolisti di Hera

Se potessi darei la tessera ad honorem del PD al sindaco di Coriano Domenica Spinelli. Capisco che di questi tempi potrebbe farne volentieri a meno, m

Se potessi darei la tessera ad honorem del PD al sindaco di Coriano Domenica Spinelli. Capisco che di questi tempi potrebbe farne volentieri a meno, ma, come si dice, è il gesto che conta.
A proposito di Hera il sindaco ha infatti proposto interventi che fanno parte del miglior patrimonio di riforme avanzate, sul versante delle società partecipate e dei servizi pubblici locali, dai governi del centro sinistra.
Le famose “lenzuolate” sulle liberalizzazioni del ministro Bersani erano state solo l’ultimo atto di una costante iniziativa legislativa che, sempre Bersani ed Enrico Letta nel ruolo di ministri dello Sviluppo Economico e i gruppi parlamentari dell’Ulivo, avevano sostenuto per aprire i mercati dei servizi pubblici locali e per tutelare i consumatori.
Quei provvedimenti tra mille resistenze erano riusciti ad affermare il principio della concorrenza anche in settori nei quali aveva sempre dominato il monopolio pubblico. L’idea di fondo era quella che l’introduzione della concorrenza avrebbe migliorato la qualità dei servizi ed abbassato le tariffe a vantaggio dei consumatori.
Con la sottolineatura che il dividendo dell’apertura dei mercati doveva essere assegnato direttamente ai cittadini e non indebitamente appropriato dalle casse comunali.
Purtroppo quel riformismo sulla via Emilia per anni è rimasto invece lettera morta, totalmente ignorato da una classe dirigente che proprio in Bersani e Letta si riconosceva maggiormente, insabbiato tra patti di sindacato per mantenere il controllo pubblico di Hera, Ato inefficienti e una miriade di poltrone pubbliche, frutto di una governance barocca, da difendere tenacemente. Un buon promemoria anche per Bonaccini.
Brava Spinelli allora, che ha decretato la fine del patto di sindacato, la vendita delle quote di proprietà del comune di Coriano ed una gara pubblica per l’assegnazione dei servizi. Il Comune avrà finalmente mani libere e tornerà ad essere il cane da guardia degli interessi dei suoi cittadini che manca da troppo tempo. Anche Hera ne trarrà vantaggio perché è un’azienda sana e capace di competere.
Per capire quali vantaggi concretamente potranno trarne i consumatori bisognerà ovviamente leggere le delibere perché in questo campo il diavolo si nasconde tra le virgole, ma una cosa è certa, si cambia verso e sarà sempre più difficile per gli altri comuni trincerarsi nella conservazione di vecchi assetti di mercato e di anacronistici sistemi di potere.
D’altra parte il primo insegnamento del vergognoso scandalo che colpisce in questi giorni Roma è che, per combattere la corruzione ed il malaffare nel quale si infiltra la criminalità organizzata, bisogna ridurre il perimetro della gestione pubblica ed i suoi intrecci malati con attività private che vivono esclusivamente di commesse pubbliche, al di fuori di ogni verifica di mercato.
Spero insomma in un effetto domino. Si attendono notizie da altri comuni e l’apertura alla concorrenza per altre partecipate, con il rammarico che “se ci fosse stata una Spinelli ai tempi di Aeradria…”

Sergio Gambini

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