Cancellata l’edizione 2014 di Technodomus. E Scm si fa la fiera in casa

Cancellata l’edizione 2014 di Technodomus. E Scm si fa la fiera in casa

Gli altri due colossi del settore, Cefla e Biesse, che insieme ad Scm costituirono lo zoccolo duro che permise a Cagnoni di far partire Technodomus,

Gli altri due colossi del settore, Cefla e Biesse, che insieme ad Scm costituirono lo zoccolo duro che permise a Cagnoni di far partire Technodomus, tornano alla Fiera di Milano. Che gongola.

Avrebbe dovuto aprire i battenti oggi la quarta edizione di Technodomus. Invece non si farà. Nel frattempo però la Fiera di Milano annuncia “ritorni eccellenti” nella nuova edizione di Xylexpo, la biennale internazionale delle tecnologie per il legno e le forniture per l’industria del mobile, che apre i battenti fra circa un mese: sono quelli di Biesse, Cefla e Scm Group. Praticamente i tre colossi, dislocati fra Romagna e Marche, sui quali si reggeva Technodomus.
Ma c’è un giallo al riguardo. Sul sito di Xylexpo si legge che “un altro attesissimo evento è il ritorno di due storiche realtà che fanno capo a Scm Group, Elmag-Superfici e Cms-Balestrini”. Mentre l’azienda riminese smentisce: “Non è vero che noi torniamo a Xylexpo. Faremo una nostra manifestazione, The home event, dal 10 al 15 aprile che vede già 2300 partecipanti confermati ma alla fine saranno molti di più”, spiega Adriano Aureli di Scm Gropu a Rimini 2.0, “ottenendo una risposta molto superiore a quella che avremmo ottenuto andando a Milano”. E dove si svolge? “Presso i nostri stabilimenti di Rimini e Thiene”. E allora come spiega la notizia, che invece viene data per certa, della vostra presenza a maggio a Milano? “Forse sperano che noi ci ripensiamo, ma non sarà così e abbiamo già spiegato loro che non ci saremo perché non è conveniente. Con l’investimento necessario per partecipare a Xylexpo possiamo fare tante altre manifestazioni”, chiarisce Aureli. Biesse e Cefla invece saranno a Milano.
Technodomus, dunque, per ora è sparita. Si sarebbe dovuta tenere dal 9 al 12 aprile, e questo era stato l’appuntamento lanciato al termine dell’ultima edizione. Su alcuni siti, ad esempio Riminiturismo (così come su quelli di alcuni hotel, che ancora abbinano all’evento dettagliate offerte), mentre pubblichiamo questo articolo l’appuntamento è ancora presente ma che qualcosa non torni lo si capisce cliccando sul link al portale technodomus.it: sparito anche lui.
E’ normale che a Rimini circoli ancora una news vecchia su una fiera così importante? Evidentemente si, perché Rimini Fiera ha comunicato solo agli addetti ai lavori, espositori e stampa tecnica, la decisione di interrompere, almeno per ora, la manifestazione.
Nei piani di Cagnoni l’appuntamento “salta” al 2016: “Rimini Fiera, pur impegnatasi a fondo per offrire alle aziende di Technodomus un prodotto espositivo studiato su misura per il business dei Clienti ha dovuto prendere atto delle diverse valutazioni degli Espositori in merito all’attuale format della manifestazione. Per questo, Rimini Fiera rimodula il progetto di Technodomus con l’obiettivo di studiare per le imprese un nuovo format, business oriented e dal carattere fortemente internazionale: su queste basi, l’edizione 2014 viene rinviata e, rispettando la cadenza biennale della manifestazione, Technodomus tornerà con una formula completamente rinnovata nell’aprile 2016”. Questa la comunicazione ufficiale di Rimini Fiera, che aggiunge: “In questi due anni si continuerà ad affinare una piattaforma fieristica inedita, in grado di offrire un nuovo prodotto dagli effettivi esiti commerciali e di networking in grado di soddisfare tutto il settore. Inoltre, sempre nel biennio 2014-2016, Technodomus continuerà a sostenere il comparto con azioni promozionali mirate di efficiente ed efficace risultanza, particolarmente sul fronte estero e segnatamente sui Paesi di maggiore interesse per l’industria italiana”.
La Fiera di Milano festeggia, ovviamente, e sprizza ottimismo, perché “si appresta ad essere nuovamente rappresentativa di tutto il mondo della tecnologia per il legno”, anche se – come abbiamo visto – non sarà così. Lorenzo Primultini – presidente di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani di tecnologie per il legno che, attraverso Cepra spa, organizza la biennale milanese, parla di “ritrovata unità dell’industria italiana di settore”.
Technodomus è stata l’evoluzione di Domus Legno e al momento del debutto Lorenzo Cagnoni aveva visto il bicchiere mezzo pieno: “Non vogliamo rinunciare a progetti che di questi tempi potrebbero apparire azzardati ma che a medio e lungo termine, ne siamo sicuri, avranno successo”. Lorenzo il Magnifico è mosso sempre da certezze, salvo poi dover a volte correggere il tiro. La sfida era quella di fare concorrenza alla fiera milanese e Rimini Fiera investì inizialmente 1 milione e mezzo di euro senza nascondere l’obiettivo di voler conquistare in pochi anni un ruolo di leader nazionale e di player europeo di primo livello in questo ambito.
Technodomus riprenderà la corsa nel 2016? Dopo il ritorno a Milano, le grandi aziende del settore cambieranno ancora una volta interlocutori? E poi l’andamento della crisi consentirà anche all’industria legata alla filiera del legno di tornare a volare? “Due settimane fa abbiamo partecipato ad una grande fiera a Norimberga”, dice Adriano Aureli, “ed anche i tedeschi di fatto hanno messo in piedi un prodotto concorrente di Xylexpo, che cattura espositori in tutta Europa e in particolare dall’Est. Da qui al 2016 occorrerà dunque vedere cosa accadrà, chi vivrà vedrà. Di certo Technodomus ha meno visitatori ma comporta un risparmio notevole rispetto a Milano e di questi tempi non si tratta di un particolare da poco, e poi bisognerà vedere se Xylexpo soddisferà le aspettative degli espositori”. Come a dire: le variabili, da qui al 2016, sono tante, forse troppe per sapere oggi cosa accadrà.

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