Carim ha il raffreddore, anzi scoppia di salute

Carim ha il raffreddore, anzi scoppia di salute

"Buone notizie per la Banca". Siccome si legge oggi sulla prima pagina del Corriere Romagna, la banca sarà di Rimini, Forlì, Cesena o Ravenna? Non sar

“Buone notizie per la Banca”. Siccome si legge oggi sulla prima pagina del Corriere Romagna, la banca sarà di Rimini, Forlì, Cesena o Ravenna? Non sarà mica quella che ha approvato la semestrale in inverno e che ha anche un nuovo comunicatore, già spin doctor a Riccione e poi dietro la telecamera del docufilm sul centrodestra (La vita è un treno e noi siamo qui per perderlo), girato in occasione delle elezioni comunali di Rimini, che avrebbe (forsemente, qualunquemente) dovuto vedere nel ruolo di protagonista Linda Gemmani? E’ proprio lei, Cassa di Risparmio di Rimini. Titolo: “Carim, gli ispettori se ne vanno”. L’ottimismo è il profumo della vita e la dentro c’è, diceva Tonino Guerra indicando la famosa catena di negozi fondata da Farinetti senior. Buone notizie dunque: persi 73 milioni nei primi sei mesi dell’anno, accantonati per crediti deteriorati 86 mln e 23 mln per svalutazione di avviamenti, negli ultimi due anni rettifiche sui crediti pari a 250 milioni. Un raffreddore stagionale. Speriamo non sia come quelli che hanno falcidiato il fior fiore dei leader nella gloriosa Unione Sovietica ai tempi del Pcus.
L’occhiello del Sole 24 Ore in edicola, inserto Finanza&Mercati, di buono ha invece la chiarezza: “Crisi bancarie. Ennesima pulizia di bilancio e ricapitalizzazione dopo il pressing della Vigilanza”. Titolo: “La Cassa di Rimini in cerca di salvatori”. L’incipit del pezzo è il seguente: “La crisi covava da tempo e ora non si può più rimandare. La Cassa di Risparmio di Rimini deve ricapitalizzare e farlo al più presto, dato che a fine giugno il suo Cet1 era a quota 6,22%, lontano dai requisiti di Vigilanza”. Mentre a Rimini si diceva va tutto bene madama la marchesa, e chi diceva non va bene faceva le valigie e lasciava la banca, la crisi covava.
Al Carlino, invece, unico confessionale mediatico utilizzato dal prof. Sido Bonfatti (sarà per l’associazione coi carlini d’oro e d’argento?), il presidente Carim dice di non escludere una ricapitalizzazione “ma se dovessimo farla bisognerà attendere almeno fino alla metà del prossimo anno” e che è pronto ad unirsi con altre banche, nessuna paura, i problemi di patrimonializzazione sono comuni a tante altre banche e Carim ha solo bisogno di presentarsi più solida sul mercato. Sido, Sido, non è che a forza di scoppiare di salute poi si finisca per fare la botta?

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