“C’è bisogno di sicurezza e di alternanza ad un potere arrogante”: intervista a Matteo Montevecchi

“C’è bisogno di sicurezza e di alternanza ad un potere arrogante”: intervista a Matteo Montevecchi

Più uomini, mezzi e controlli, lotta dura contro l'abusivismo commerciale e la droga. Difesa della famiglia, sostegno alla natalità, asili nido gratis a partire dal secondo figlio. E poi turismo e rilancio dell'aeroporto di Rimini. Parla Matteo Montevecchi, il giovane candidato della Lega che trascina le folle sui social. E che all'arroganza di Bonaccini risponde con la ricetta dell'alternanza: "Dopo 50 anni di potere consolidato, si corre il rischio di pensare che il potere sia un qualcosa di dovuto, che spetti di diritto".

La vera sorpresa di questa strana ed inusuale campagna elettorale natalizia è avvenuta nel campo del centrodestra riminese ed in particolare nella lista della Lega. Si è parlato per mesi di svariati possibili nomi che si sono succeduti e alternati nel pallottoliere leghista, quando, proprio negli ultimi giorni, dai vertici del partito è uscito il nome di Matteo Montevecchi.
Matteo, 26 anni, si è occupato di politica fin da giovanissimo, entrando nel consiglio comunale di Santarcangelo all’età di 20 anni. La sua attività politica sul territorio e a livello nazionale è da sempre incentrata in particolar modo sulla difesa della famiglia, della vita nascente e dei valori fondamentali ad essa connessi, insieme ad un forte impegno, soprattutto in ambito locale, per la sicurezza e la legalità. Oggi lavora in senato come social media di alcuni importanti senatori leghisti.
Lo abbiamo voluto incontrare per conoscerlo un po’ meglio e capire le ragioni e le prospettive della sua nuova avventura.

Matteo, come nasce la tua candidatura?
“Inizialmente l’idea della candidatura mi è stata lanciata da diversi militanti della Lega di Rimini, sia giovani che adulti, ma allo stesso tempo anche da persone esterne al movimento, soprattutto appartenenti al mondo cattolico e non solo. Mi hanno caricato con tanto entusiasmo”.

Sei conosciuto soprattutto grazie alla tua attività sui social, e bisogna dire che Matteo Salvini stesso, dalla sua pagina fb, ti ha dato una bella mano ad aumentare i tuoi follower. A tal proposito parliamo anche delle presunte polemiche intorno alla tua candidatura. Qual è la verità? Il “Capitano” era a conoscenza della tua presenza in lista?
“In questi anni ho realizzato diversi video e approfondimenti su svariati temi, dalla legittima difesa, alla verità sulle associazioni islamiche in Italia, passando per la battaglia contro lo Ius Soli. Gli ultimi due rilanciati da Matteo. Riprenderò a fare video di questo tipo, sia perché è una mia grande passione, sia perché lo ritengo un modo efficace per comunicare. Il messaggio passa. Per quanto riguarda le liste, si, le ha chiuse Matteo Salvini. Ogni polemica sarebbe fuori luogo. Ma soprattutto in questo caso é frutto di una ricostruzione giornalistica, nient’altro. Non credo che qualcuno dei nostri possa andare a fomentare in questo senso sulla stampa, poiché farebbe solo il male della Lega”.

Quali sono i punti fondamentali di programma che porterai avanti, qualora eletto, in consiglio regionale?
“Mi occuperò prioritariamente di sicurezza. La Regione deve garantire più uomini, mezzi e controlli sulla Provincia di Rimini, deve dotarsi di una rete regionale di videosorveglianza e istituire nuclei cinofili per la lotta alla droga, laddove ce ne fosse bisogno. Inoltre voglio portare avanti una lotta dura nei confronti dell’abusivismo commerciale, battaglie che ho già condotto in consiglio comunale a Santarcangelo. Altro tema importante è la difesa della famiglia e il sostegno alla natalità. Dobbiamo aiutare, tramite maggiori incentivi, le famiglie numerose, destinare un fondo alle donne in gravidanza in difficoltà economica e assicurare gli asili nido gratis a partire dal secondo figlio seguendo il modello virtuoso della Regione Friuli Venezia Giulia, governata da Massimiliano Fedriga. Voglio parlare di libertà di educazione, garantendo la libertà di scelta sulla scuola, opponendomi a qualsiasi tipo di indottrinamento ideologico, fatto passare per chissà quale “progetto educativo”. Ma voglio anche occuparmi di turismo, attraverso il rilancio dell’aeroporto Fellini, di pesca, snellendo la burocrazia che danneggia il settore. E tante altre tematiche che snocciolerò in questi 20 giorni rimasti di campagna elettorale”.

Per la prima volta l’Emilia Romagna è una regione contendibile. Segno di disaffezione del popolo Emiliano- Romagnolo a quel sistema di potere che l’ha governato da sempre. Quale credi sia la ricetta per rilanciare l’Emilia Romagna ed in particolare la nostra provincia?
“La ricetta è l’alternanza. Dopo 50 anni di potere consolidato, si corre il rischio di pensare che il potere sia un qualcosa di dovuto, che spetti di diritto. L’arroganza che manifesta oggi Bonaccini lo dimostra. La gente sa benissimo che dove governa la Lega non sono arrivati i barbari, ma il buon governo. Tante regioni del Nord-Italia e non solo, ne sono la dimostrazione pratica. Non c’è demonizzazione che tenga”.

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