C’è il decreto della Chiesa che riconosce le “virtù eroiche” di Sandra Sabattini

C’è il decreto della Chiesa che riconosce le “virtù eroiche” di Sandra Sabattini

La soddisfazione della Papa Giovanni XXIII: "Una vera discepola di don Benzi"

Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante le "virtù eroiche" della Serva di Dio Alessandra Sabattini.

“Il 6 marzo 2018, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti…”. Oltre ai sei miracoli attribuiti ad altrettanti uomini e donne della Chiesa (fra questi Paolo VI e Oscar Romero), e al martirio della Serva di Dio Anna Kolesárová, ci sono anche sei riconoscimenti delle “virtù eroiche” e uno di questi riguarda la “Serva di Dio Alessandra Sabattini, Laica; nata il 19 agosto 1961 a Riccione (Italia) e morta a Bologna (Italia) il 2 maggio 1984”. Ora manca solo la certificazione di un miracolo avvenuto per sua intercessione e si arriverà alla beatificazione. Esattamente un anno fa anticipammo che la Chiesa stava esaminando il miracolo della guarigione di Stefano Vitali, avvenuta per intercessione della giovane appartenuta alla Comunità Papa Giovanni XXIII.

Sandra Sabattini nasce a Riccione nel 1961, incontra don Oreste Benzi quando ha solo 12 anni e comincia a spendersi per gli altri senza riserve, i tossicodipendenti e i diseredati che incrocia sul suo cammino e ai quali regala la “paghetta” dei genitori. Il suo sogno è quello di andare in missione in Africa, ma non ne avrà il tempo. Insieme alla famiglia abita anche la canonica di San Girolamo, dove lo zio don Giuseppe è parroco. Dopo la maturità si iscrive a medicina. C’è in lei qualcosa che subito colpisce chi le sta accanto, sin da quando è adolescente. Appunta su un diario il difficile mestiere di vivere, non si fa sconti e guarda sempre più in alto. Non si accontenta delle piccole distrazioni. Verga su fogli volanti che “la vita senza Dio è un passatempo noioso con cui giocare in attesa della morte”. E’ un’anima esigente. Ha un ragazzo, Guido, di cui è innamorata, quando un’auto la travolge davanti alla Casa della Papa Giovanni di Igea Marina, nell’aprile del 1984. E se la chiesa la proclamerà santa, sarà la prima “santa fidanzata”.

Il percorso verso la canonizzazione di Sandra Sabattini si è aperto col decreto di costituzione del tribunale delegato per il processo canonico sulla vita, la virtù e la fama di santità della Serva di Dio Sandra Sabattini. Quel decreto lo firmò il vescovo Mariano De Nicolò. Su questa strada già tracciata il miracolo segna un punto di svolta, che adesso poggia sul decreto relativo alla eroicità delle virtù al quale papa Francesco ha dato l’autorizzazione. Sul tavolo della Congregazione per le cause dei santi ci sono da una decina d’anni mille pagine degli atti processuali relativi alla causa, che raccolgono anche le testimonianze di una settantina di uomini e donne, religiosi e laici, che hanno conosciuto Sandra o che con lei sono venuti in contatto per via indiretta. Sandra Sabattini è ufficialmente “venerabile”. Il riconoscimento del miracolo attribuito alla sua intercessione le consentirà di essere proclama beata. Come avvenuto per Alberto Marvelli, beatificato nella piana di Montorso, Loreto, da Giovanni Paolo II nel 2004. Per la canonizzazione è invece necessario un secondo miracolo.

“Accogliamo con gioia la notizia del riconoscimento delle virtù eroiche di Sandra. Significativa in questo tempo di preparazione al prossimo Sinodo dei Giovani. Sandra ha fatto risplendere la virtù della condivisione con i poveri e della contemplazione. Una vera discepola di don Benzi”. E’ il commento di Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Mons. Francesco Lambiasi – che fin dall’inizio del suo ministero episcopale ha seguito il processo di Sandra e ne ha concluso l’iter diocesano nel 2008 – “esprime sentita gratitudine al Santo Padre e alla Congregazione delle Cause dei Santi per questo importante riconoscimento che promuove ulteriormente la causa di Sandra e ci fa pregare e sperare in una non lontana beatificazione. La promulgazione del decreto avviene nell’anno di preparazione al prossimo Sinodo di ottobre sui giovani, e quindi ora possiamo affidare anche alla intercessione di Sandra il cammino di fede dei nostri giovani riminesi. È l’unica laica e la più giovane dell’elenco di nuovi venerabili promulgati da Papa Francesco”.

Le cause di beatificazione che riguardano la Diocesi di Rimini ancora in corso sono relative alla Venerabile Carla Ronci, alle Serve di Dio Angela Molari e Faustina Zavagli, ai Servi di Dio don Domenico Masi e don Oreste Benzi.

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