Cercasi ghostbusters per hotel di Rivabella

Cercasi ghostbusters per hotel di Rivabella

Si chiamava Costa Del Sole questo albergo che sorge sulla spiaggia. Abbandonato da anni, ma non senza "ospiti".

Quando da via Coletti si gira a destra in via Adige, un cartello stradale indica che stiamo entrando a Rivabella. Una volta arrivati in fondo al viale, la strada vira a sinistra e da questo punto diventa via Toscanelli. Nell’ideale vertice tra le due vie c’è lo spettro di un ex albergo che si chiamava Costa Del Sole.

Forse abbiamo già avuto modo di scrivere che Rivabella non è di certo Porto Cervo. Constatiamo che gli hotel sono mediamente meno lussuosi di quelli di Marina Centro. Ma è pur vero che sono anche più economici. Bene, la lapalissiana premessa è utile a una sola, ma capitale domanda. Questa: come può accadere che a Rivabella di Rimini, un albergo di svariate camere e con una struttura che a un esame esterno non pare decrepita, che non si trova in prima linea, ma addirittura direttamente sulla sabbia al termine della strada che porta al mare, sia abbandonato da anni?

Non si comprende proprio come sia possibile tenere chiuso un fabbricato apparentemente sano e con caratteristiche interessanti come l’invidiabile vicinanza alla battigia e un grande parcheggio privato. Le potenzialità sembrano intonate al contesto della piccola frazione. Peccato che nessuno voglia o possa approfittarne.
Queste righe sono scritte la mattina del giorno di Natale. Alle 21 smentiamo l’ultima considerazione fatta. Il motivo lo spieghiamo subito. Abbiamo scattato alcune foto il 30 agosto scorso. Oggi, per scrupolo, torniamo a Rivabella per vedere se qualcosa è cambiato in meglio, nel qual caso saremo pronti a cambiare il senso del testo. Nell’occasione riusciamo a riprendere anche le miserevoli suppellettili sparse un po’ ovunque, sotto la veranda fronte mare. Si vede perfino una lavatrice con la spina inserita nella presa. E’ là da quando l’albergo è stato chiuso oppure è stata usata di recente? Chissà.

Notiamo che a quattro mesi di distanza si apprezzano variazioni aeree. Mentre in agosto i balconi sono sgombri e deserti, ora sono visibili diversi indumenti, stesi davanti a ogni camera dell’albergo. Quindi?

Quindi, non è vero che nessuno voglia o possa approfittarsene. E’ del tutto evidente che questa struttura vive di turismo fantasmatico prettamente invernale.

Questa rubrica nasce per porre l’attenzione sulle piccole e grandi brutture, gli sfregi al patrimonio ambientale, i molti edifici trascurati (talvolta totalmente abbandonati) della nostra città. Spesso si trovano in pieno centro o nella “vetrina” turistica di Rimini. Non è disfattismo, è amore per la città bella, perché solo accendendo i riflettori sulle brutture c’è la speranza che si possano sanare le “ferite” inferte sia per mano pubblica che privata. Allinearsi al ribasso, giustificare il brutto e arrendersi all’incuria e al degrado urbano, equivarrebbe ad una sconfitta. E se ha perso la città, per dirla con Niccolò Fabi, abbiamo perso un po’ tutti noi. Ci occuperemo anche del bello, di tutto quello che merita di essere segnalato. Coinvolgeremo molto volentieri quanti vorranno inviarci materiale fotografico interessante sull’argomento: redazione@riminiduepuntozero.it

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