“Chi parla di Opa di Cl è fuori strada”: intervista a Matteo Montevecchi

“Chi parla di Opa di Cl è fuori strada”: intervista a Matteo Montevecchi

"Ho ricevuto un grande sostegno da tanti giovani, da molti amici militanti Lega, da consiglieri comunali e anche dal mondo cattolico. Non appartengo ad alcun movimento". Il primo leghista a rappresentare la provincia di Rimini in Regione spiega come ha intercettato il gruzzolo di preferenze e come intende metterlo a frutto.

Lo avevamo intervistato all’inizio della sua brevissima ed esplosiva campagna elettorale. Matteo Montevecchi (nella foto) è il primo leghista nella storia delle elezioni regionali a rappresentare la provincia di Rimini in consiglio regionale. Una campagna elettorale durata meno di un mese, molto sentita anche dall’elettorato leghista, non troppo avvezzo fino ad oggi alle preferenze. Fino ad oggi appunto. Infatti tutti e quattro i candidati si sono fatti valere in una bella sfida interna che ha permesso alla Lega di ottenere un ottimo risultato e portare le liste di centrodestra allo storico risultato del 49,57% e Lucia Borgonzoni a sopravanzare, seppure di poco, Stefano Bonaccini.

Matteo Montevecchi è risultato il più votato, con un vero plebiscito. Lo reincontriamo per tirare un bilancio di questa campagna elettorale.

Come ci si sente a 26 anni ad essere eletto in consiglio regionale?
“Ci si sente molto emozionati, con un bel peso sulle spalle, caricati da tanta responsabilità. Ma ci si sente anche con tanta voglia di costruire e di fare una efficace opposizione in regione”.

5071 persone hanno scritto il tuo cognome sulla scheda. Sei stato il più votato della Lega in tutta la Romagna. Te lo aspettavi questo risultato?
“Assieme a tutta la squadra di amici che mi ha sostenuto abbiamo lavorato tanto, incontrando persone, ascoltando problemi in tutti i comuni della provincia di Rimini. Ma un risultato così non me lo sarei immaginato, sono rimasto davvero meravigliato. La fiducia è stata tanta, ne sono consapevole”.

E questa storia uscita sui giornali dell’OPA di CL?
“Per vendere copie o incrementare le visualizzazioni qualcuno ha utilizzato troppa fantasia. Ho ricevuto un grande sostegno da tanti giovani, da molti amici militanti Lega, da consiglieri comunali e anche dal mondo cattolico. Quindi mi hanno dato una mano anche amici che vengono dall’esperienza di CL, ma anche del Cammino Neocatecumenale, della San Pio X, dell’Azione Cattolica e così via. Di questo ne sono orgoglioso. Chi parla di OPA è fuori strada. Io sono cattolico praticante, ma non appartengo ad alcun movimento”.

È stata una campagna combattuta e sentita anche per le preferenze interne alla Lega. Come l’hai vissuta?
“È stata davvero un’intensa campagna elettorale. Ognuno ha portato il suo contributo e io ho cercato di fare la mia parte. Le competizioni servono anche per aumentare il risultato. E questo fa bene alla crescita del partito”.

Quali saranno le prime proposte che porterai in consiglio?
“Davanti a questa drammatica crisi demografica, la priorità è il sostegno alla natalità, tornare a riempire le culle. Proporrò di istituire un fondo dedicato alle donne in gravidanza in difficoltà economica, ma anche sostenere le famiglie, in particolar modo quelle numerose, tramite maggiori incentivi. E tutelare la libertà educativa. Mai come oggi la famiglia è minacciata da certe ideologie di cui qualcuno, anche in regione, si fa promotore. Oltre a questo mi occuperò di difesa degli agricoltori, dei pescatori, di sicurezza, di turismo, e sanità. Proseguendo tutti i ragionamenti portati avanti in campagna elettorale”.

COMMENTI

DISQUS: 0