Civiche alla riscossa, scalda i motori “progetto Rimini”

Civiche alla riscossa, scalda i motori “progetto Rimini”

Nemmeno quattro anni di amministrazione Gnassi sono stati sufficienti a diffondere nella città una tale voglia di cambiamento che forse non si era mai

Nemmeno quattro anni di amministrazione Gnassi sono stati sufficienti a diffondere nella città una tale voglia di cambiamento che forse non si era mai vista prima a Rimini. E uno dei risultati è l’aggregarsi di settori della società civile desiderosi di aria nuova. L’immobilismo di Palazzo Garampi sui grandi temi, l’invadenza di Comune e Provincia (con esiti anche dolorosamente fallimentari come la vicenda aeroporto, compreso l’esito del bando che ha premiato Airiminum, che ancora non lascia intravedere soluzioni positive), le opere giudicate dannose (Trc in testa), i carrozzoni controproducenti e costosi (Agenzia Mobilità Romagnola, Asl unica e adesso anche il “minestrone” delle Fiere), le clamorose incompiute (nuova questura), i sogni infranti del piano strategico, la marcata crisi che investe aziende e mondo del lavoro, le risposte che non arrivano mentre i proclami abbondano, sono alcuni dei fattori all’origine di un fenomeno che è destinato a crescere ed a sfociare in formazioni che si danno obiettivi politici in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. Lo scontento è palpabile anche a sinistra.

Da circa due anni è in campo Dreamini. E’ stata la prima realtà trasversale a rompere gli indugi e a mettere mano, anche molto concretamente, a percorsi di elaborazione, confronto e proposta. Una serie di iniziative pubbliche (il libro bianco sulla Fiera, l’architettura, il Trc sono stati alcuni capitoli già affrontati) hanno visto al lavoro un gruppo di persone che si definisce “un nuovo soggetto culturale che ama la città e crede nella possibilità di rimettere in moto dinamiche di sviluppo per conseguire un benessere generale oggi largamente compromesso o perduto”.

Negli ultimi mesi si è messo in moto anche un percorso che tiene insieme figure in parte molto navigate e in ruoli di comando in alcune istituzioni della città. E’ il caso di un rassemblement che si è appena costituito davanti al notaio e che è stato chiamato “Progetto Rimini”. Con ogni probabilità verrà presentato alla stampa in settimana. E’ presto per dire a cosa punta. Rottura con Gnassi & C. oppure una sorta di cambiamento nella continuità?

Confluisce in questo progetto la lista che si presentò alle comunali guidata da Antonio Polselli, cioè “Rimini Più” (poi avvicinatasi a Scelta Civica e ai Popolari per l’Italia di Mario Mauro), espressione anche di un mondo cattolico ben inserito nei gangli strategici della città (ad esempio nella Fondazione e nella banca Carim, nelle strutture di servizio all’università ed altro). In “Progetto Rimini” viene data per certa la presenza, oltre di Polselli, anche di Matteo Guaitoli e Mimmo Pirozzi, così come di Gigi Bonadonna. Ma la compagine è decisamente più vasta e variegata e tiene insieme anche nomi inattesi. Fra questi, si parla dell’ex direttore generale di Rimini Fiera, Piero Venturelli, di Linda Gemmani (Scm Group), Michele Donati, del presidente dei commercianti di Marina Centro Gianmaria Zanzini.

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