Continuano le intimidazioni a Matteo Montevecchi: sfondata la bacheca e strappata la sua fotografia

Continuano le intimidazioni a Matteo Montevecchi: sfondata la bacheca e strappata la sua fotografia

Una nuova spaccata ai danni dello spazio a disposizione dell'esponente di Fratelli d'Italia in piazza Ganganelli. Il messaggio è chiaro: ce l'abbiamo con te. E' diventato pericoloso esprimere le proprie idee e svolgere il ruolo di consigliere comunale d'opposizione nella città di Santarcangelo? A questa domanda farebbero bene a rispondere le istituzioni, la politica, tutta la società civile, la chiesa locale. Ma c'è anche una verifica da fare sulla efficienza o meno della videosorveglianza.

Una decina di giorni fa la bacheca del consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Santarcangelo era stata pesantemente colpita. Arrivò la solidarietà del sindaco Alice Parma, in forma privata, all’esponente politico, ma niente di più. Ora la furia si è scatenata con forza, e a quanto pare cattiveria, ancora maggiore. Il vetro è stato sfondato e, particolare non secondario, strappata la fotografia di Matteo Montevecchi, proprio per lanciare un messaggio intimidatorio ancora più chiaro: ce l’abbiamo con te. Pare che il fatto risalga a venerdì notte.

Ci sono due riflessioni da fare. La prima. E’ diventato pericoloso esprimere le proprie idee e svolgere il ruolo di consigliere comunale d’opposizione nella città di Santarcangelo? A questa domanda farebbero bene a rispondere tutte le istituzioni e le forze politiche, ma anche la parrocchia, le aggregazioni sociali, culturali e sportive. Tutta la società civile. Non bisogna dimenticare che è la terza volta che Montevecchi diventa oggetto di simili episodi. Se davanti alla violenza e alle minacce si risponde coi distinguo, beh, significa che qualcosa di importante si è già incrinato.
La seconda. Come siamo messi con la videosorveglianza nella centralissima città clementina? Stiamo parlando di piazza Ganganelli, infatti, dove si trova la bacheca in questione, e non di chissà quale periferia sperduta. Almeno una telecamera in zona c’è, ma pare che il suo “occhio” non copra tutta la prospettiva della piazza. Se è così sarà bene rimediare. In ogni caso: sono state visionate le registrazioni per cercare di risalire agli autori della precedente spaccata? E quelle relative alla nuova e più rabbiosa distruzione?

“Io faccio quello che faccio anche per loro, anche se non lo capiscono o non se ne rendono conto, anche se sono accecati dall’odio, anche se ricorrono alla violenza e alle intimidazioni, vorrei far sinceramente sapere che faccio politica anche per loro”. Così ha commentato Matteo Montevecchi i fatti precedenti. “Gli autori di questo gesto non sono solo colpevoli, sono innanzitutto le prime vittime. Vittime di una società che vuole azzerare lo spirito critico, che spinge a non approfondire nulla, a restare sulla superficie, a odiare chi esprime un pensiero non omologato. Vittime del pregiudizio su persone che non hanno mai conosciuto, vittime del pensiero unico che li manipola e di un fantomatico “messaggio rivoluzionario” che non fa altro che conformarli alla massa. Sono controllati, ma non lo sanno. Vittime di una società che ha liquefatto le loro menti. Vado avanti anche per queste persone”. 

Il sindaco ha auspicato che simili atti non si ripetano più, in nome del pluralismo e della democrazia. Invece, evidentemente, a chi ha messo nel mirino il giovane consigliere comunale, della democrazia non importa nulla. Chi di dovere farebbe bene a fermarlo/i.

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