Dialoghi col massone/2: anche cattolici praticanti fra i grembiuli

Dialoghi col massone/2: anche cattolici praticanti fra i grembiuli

Dopo la conversazione con Moreno Neri su Rimini e dintorni, entriamo nel tempio. Per ottenere da lui qualche informazione in più su chi e quanti sono i massoni a Rimini, quanto spendono per aderire alla loggia, perché dalla "Venerucci" nacque la "Guido Nozzoli", l'officina intitolata al giornalista riminese con la passione per l'alchimia. Si scopre che nella massoneria locale non mancano cattolici che normalmente vanno a messa. Le logge del Goi in regione sono 41 e in Romagna la provincia di Rimini (con 4) viene subito dopo Ravenna (5).

Ci sono stati anni nei quali il Circolo Venerucci organizzava al Club Malatestiano una serie di incontri pubblici, poi quasi più nulla, perché?
Va premesso che la massoneria non fa proselitismo. In quegli anni siamo stati la prima realtà massonica a tenere conferenze molto partecipate rivolte al pubblico, grazie alla spinta in questa direzione che venne anche da fratelli come Antonio Calderisi e Giovanni Cecconi. Poi per ragioni diverse l’interesse ad intervenire nella città si è affievolito.

Sei mai stato invitato a presentare un tuo libro dalle istituzioni di Rimini?
No. Sono stato totalmente cancellato… lo leggo come un segno dei tempi, probabilmente a Rimini non si riesce nemmeno a fare una scala di valori da questo punto di vista. Forse si fa fatica a capire cosa c’entri il Moreno Neri 1.0 di una volta, che nell’Arci organizzava concerti ed eventi, con quello di oggi. Forse il fatto che non ho mai nascosto di essere massone mi esclude.

Qual è il panorama delle logge fra Rimini, Riccione e San Marino?
Ci sono due logge Oriente di Rimini e altrettante Oriente di Riccione. Le due riminesi sono la “Giovanni Venerucci”, di cui sono membro, e una loggia da questa gemmata, la “Guido Nozzoli”. La storica loggia di Riccione si chiama “Europa”, dalla quale è nata di recente la “Giovine Europa Orgoglio Massonico”. San Marino ha una sua Gran Loggia autonoma con la quale c’è un reciproco rapporto di riconoscimento.

Cosa significa che da una loggia ne nasce un’altra per gemmazione?
Una parte dei membri della loggia madre decide di costituirne un’altra e in questo caso si dice che la nuova nasce per gemmazione.

La gemmazione dalla “Venerucci” alla “Nozzoli” è stata causata da diversità di vedute interne?
La gemmazione può nascere da ragioni molto semplici e normali: ad esempio se si supera una determinata soglia di affiliati diventa difficile lavorare al meglio. A volte la causa sta in una diversità di vedute e opinioni. La “Guido Nozzoli”, e non è un caso che sia stata intitolata a lui, è nata perché all’interno della “Venerucci” si era sviluppato un dibattito…

Di quale natura?
Per oltre quindici anni il Grande Oriente d’Italia è stato guidato dalla gran maestranza di Gustavo Raffi che ha dato un indirizzo abbastanza preciso alla massoneria, frutto anche della impostazione maturata nel Circolo Venerucci prima ancora che Raffi fosse eletto Gran Maestro. La Venerucci organizzava un ciclo di 10-15 conferenza all’anno, affollatissime, quindi con una certa impronta pubblica. Quando Raffi venne eletto, nel suo programma c’era il tema della “trasparenza”, dell’apertura della massoneria alla società. Decise ad esempio di tenere la Gran Loggia a Rimini dando a chiunque la possibilità di partecipare. All’interno della “Venerucci” si sviluppò il dibattito trasparenza si-trasparenza no. La questione non verteva sul tema dell’essere più o meno nascosti ma sul cominciare ad avere un rapporto all’esterno, cosa che da diversi fratelli era vista come il venir meno del nucleo basilare della massoneria, il cosiddetto esoterismo. C’è chi ritiene che la massoneria debba occuparsi principalmente di un lavoro su se stessi, non rivolto all’esterno.

Tu come la pensi?
La mia posizione è sempre stata una via di mezzo: penso che il lavoro su stessi sia molto importante ma poi se ci sono dei fratelli che invece hanno intenzione di fare qualcosa all’esterno, non vedo nessuna contrarietà. Nel volumetto che spiega cos’è la massoneria (“Il Bussante”, ndr) si parla di una corrente fredda e una calda, fra l’altro si tratta di una distinzione derivata da Massimo Introvigne. Una più laica e razionalista, l’altra più esoterica e spiritualista. Non vedo contrasti fra le due e la vocazione di costruttore del massone è ciò che le unisce.

I più, anche alcuni dei suoi amici più vicini, scoprirono l’appartenenza di Guido Nozzoli alla massoneria solo nel momento della sua morte.
Guido era molto riservato ed è vero che la sua adesione alla massoneria a tanti rimase sconosciuta fino a quando sul Corriere della Sera venne pubblicato un necrologio della loggia Italia, alla quale Guido era stato iniziato a Milano, dove lavorava come giornalista. Ma pochi sanno che, oltre alla massoneria, aveva anche un’altra passione molto forte, quella per l’alchimia, tanto da essersi costruito un vero e proprio laboratorio alchemico.

Quanti sono gli affiliati fra Rimini e Riccione?
Più o meno un centinaio suddivisi fra le quattro logge. Va detto però che non c’è solo la nostra comunione massonica, nota come “Palazzo Giustiniani”, che pure è la più numerosa. C’è anche quella che viene chiamata “Piazza del Gesù” e mi risulta che fino a qualche anno fa avesse due logge a Rimini, che però sono state smantellate, anche se pare stiano tentando di risollevare le colonne di una loggia. Poi ci possono essere logge di altre massonerie, un po’ più piccole… A quanto so a Rimini ci dovrebbe essere anche la Gran Loggia “Opera”, comunione regolare francese. É un mondo abbastanza variegato quello della massoneria.

Giovine Europa Orgoglio Massonico, che è stata inaugurata lo scorso ottobre a Riccione, ha spiegato sulla stampa attraverso il maestro della loggia Fabio Fiore, che la nuova officina sarà “aperta e dialogante” nei confronti della società e che “il tempo dei sottoscala e dei nascondigli è finito”.
Come ho commentato sul mio blog, la Libera Muratoria è un abito spirituale e non un tema di propaganda. Prendo atto delle intenzioni annunciate e sono curioso di vedere se saranno realizzate.

Si è spesso detto che le “categorie” più rappresentate nella massoneria siano quelle degli avvocati, dei notai, dei militari…
E’ molto riduttivo perché le professioni sono le più varie: medici, avvocati, ma anche commercianti, insegnanti e altro.

Quale impegno comporta l’adesione alla massoneria in termini di riunioni e quote sociali?
Le riunioni di tipo rituale equivalgono ad un impegno di due o tre sere al mese. La cosiddetta capitazione, invece, cioè la quota sociale, è uguale per tutte le logge e a variare possono essere le esigenze particolari. Ad esempio i fratelli di Rimini oltre alla quota sociale concorrono anche all’affitto della sede. Comunque la media della quota sociale si aggira sui 450-500 euro l’anno.

I cattolici praticanti sono mosche bianche o in numero non irrilevante nella massoneria?
Cattolici praticanti ce ne sono anche a Rimini e mi riferisco a fratelli che normalmente vanno a messa e che non vivono la loro appartenenza alla massoneria e alla chiesa come qualcosa di incompatibile.

In generale, non mi riferisco a Rimini, si è parlato anche di vescovi massoni.
Giro molto ma non mi è mai capitato di vedere prelati nella massoneria. Religiosi vicini a noi (uno di questi è il sacerdote altoatesino Paul Renner, ndr) invece ci sono.

Un’altra voce che circola è che fra i rotariani ci siano diversi fratelli massoni.
Può succedere che nelle logge ci possano essere persone che fanno parte anche del Rotary o del Lions ma non è un fenomeno così diffuso e assolutamente non c’è una sorta di “travaso” automatico fra queste organizzazioni e la massoneria. Rotary e Lions storicamente sono state fondate da massoni, ma questo non significa in nessun modo che siano delle emanazioni della massoneria.

2 – continua

Glossario per orientarsi

C’è il brevetto anche nella massoneria, ma non si deposita e non dà diritto a sfruttare un’invenzione. E’ il diploma che certifica il grado raggiunto. Grado? Apprendista è il primo. Compagno d’arte il secondo e maestro il terzo e ultimo.
Nell’officina non si porta a riparare l’automobile ma ci si riunisce con gli altri fratelli, essendo sinonimo di loggia. Se chiedi il piè di lista non vuoi ottenere un rimborso per le spese sostenute ma l’elenco degli appartenenti a una loggia. Che non è pubblico. Il sonno non si declina in leggero e pesante ma equivale alle dimissioni dalla obbedienza massonica. Il grembiule non lo indossi prima di cucinare ma è l’abbigliamento principale dei Massoni durante i Lavori in loggia. Chissà quanti saranno curiosi di sapere perché a far parte dell’abbigliamento ci sono anche i guanti bianchi. Sono obbligatori durante le riunioni rituali e sono il simbolo dell’onore e della purezza massonica. Questi e tanti altri termini sono raccolti nel “piccolo glossario massonico” contenuto nel volumetto a cura di Moreno Neri, Luciano Paolo Gajà e Carmelo Muscato dal titolo “Il Bussante. Che cos’è (e non è) la Massoneria”, Editoriale Jouvence, 2015. Postulante è invece colui che presenta la domanda di ammissione alla loggia. La bacheca contenente i moduli con le foto dei candidati ha un termine impegnativo: trombinoscopio. “Facebook è nato come trombinoscopio universitario on line” (“Il Bussante”). E il tronco della vedova cos’è? Non fatevi venire macabri pensieri. E’ semplicemente un sacco di stoffa nera che il maestro delle cerimonie fa circolare alla chiusura dei Lavori massonici per raccogliere le offerte da destinare alla beneficenza.

 

Le logge in regione

Con quattro logge che fanno capo al Goi in provincia, Rimini si piazza al secondo posto in Romagna. Ravenna infatti ne ha tre (una intitolata a Dante Alighieri) ma se si considerano anche Lugo e Faenza diventano cinque. Forlì si ferma a due, mentre passando all’Emilia è ovviamente Bologna ad avere il predominio: ben dodici, delle quali una intitolata anche a Giovanni Pascoli. In totale in Emilia Romagna sono 41. Numeri ufficiali e presenti sul sito del Grande Oriente d’Italia.

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