Divieti di balneazione a raffica: acqua non idonea anche sul “Turchetta” risanato dal Psbo

Divieti di balneazione a raffica: acqua non idonea anche sul “Turchetta” risanato dal Psbo

A Rimini su 18 punti di balneazione, i prelievi di Arpae del 20 maggio hanno rilevato ben 8 sforamenti. E fra questi c'è anche la fossa di Rivabella interessata dalla separazione delle reti e quindi completamente risanata, come ci hanno spiegato l'amministrazione comunale ed Hera. "Stiamo facendo tutte le verifiche ma i dati ci lasciano sereni", commenta l'assessore all'ambiente Anna Montini.

Era stata descritta come una fossa ormai “in pensione”, che aveva smesso di creare problemi di balneazione. Invece lo scarico Turchetta di Rivabella, interessato dal progetto del Psbo “purificatore” del sistema fognario riminese, alle prime analisi Arpae della stagione 2019, si è fatto trovare con un parametro in rosso. Evidentemente la cosa salta all’occhio perché è uno dei cinque canali per i quali è avvenuta la separazione delle reti, e quindi completamente risanato. Gli altri sono le fosse Sortie, Sacramora, Pedrera Grande e Matrice.

Cominciamo col dire che nella giornata di lunedì 20 maggio sono stati effettuati i prelievi nelle acque di balneazione come previsto dalla normativa. Si tratta del campionamento pre-stagione, che quindi viene svolto prima del 25 maggio, per accertare le condizioni igienico-sanitarie delle acque. Ma è stato un colpo al cuore come si può vedere nella tabella qui sotto. Quasi la metà dei punti di prelievo hanno fatto scattare la bandiera rossa: 8 su 17.

Brancona 1529 Escherichia coli, Turchetta 548, foce sud del Marecchia 2143 e.c. e 1076 Enterococchi, porto canale 6867 e.c. e 988 e., Ausa 4884 e.c. e 708 e., e poi bollini rossi anche per Rodella, Roncasso e Rio asse a Miramare. Ma quel che stona è il “voto” assegnato al Turchetta, diventata fossa di “sole acque meteoriche di drenaggio”. E allora? Ha sforato anche il prelievo del portocanale sud, un’acqua considerata bianca.
Gli Escherichia coli sono dei batteri che segnalano la presenza di condizioni di fecalizzazione e il limite accettato per le acque marine è di 500 UFC/100 ml. Gli Enterococchi fanno parte della flora microbica intestinale umana e animale e la loro presenza è indice di contaminazione fecale. Il limite accettato per le acque marine è di 200 UFC/100 ml.

“L’acqua del Turchetta è a posto per gli Enterococchi mentre gli Escherichia coli superano il limite di pochissimo. Il Turchetta è l’acqua subito a nord del Marecchia e temo ci sia stata una influenza derivata dalle eccessive portate di questo periodo”. Questo il commento dell’assessore all’ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini. Però il Marecchia nord rientra nella norma, è invece la foce sud a sforare. “Gli apporti del Marecchia sono stati cospicui e il ritorno indietro di queste acque a volte è anomalo. Ma stiamo facendo delle verifiche e i dati ci lasciano sereni. Visto l’effetto del nubifragio e delle grandi portate d’acqua che ci sono state, il Turchetta è l’unico della zona nord, oltre al Brancona, che ha sforato il limite”. Ma non si assiste comunque ad uno sforamento anomalo per il Turchetta “risanato”? “Ripeto, le ragioni possono essere quelle che le ho detto, ma stiamo facendo tutte le verifiche“, aggiunge l’assessore. “Faccio notare che su 96 acque di balneazione della costa emiliano-romagnola, ben 29 hanno superato il limite. Questo è un campionamento che arriva subito dopo grandi piogge. L’Italia ha recepito la normativa in una maniera molto più restrittiva rispetto ad altri paesi europei: il giorno prima della data che viene preventivata a inizio stagione per i prelievi, può capitare qualsiasi nubifragio ma quella data va mantenuta, si può derogare solo in condizioni di mare mosso o se manca il personale. Mi hanno riferito che nella costa di Ferrara i campionamenti non sono stati fatti lunedì ma martedì e problemi di balneazione non ne sono emersi”.

Ma la domanda è: eventi come quelli che si sono verificati negli ultimi giorni e che stanno martoriando il mese di maggio, in una situazione di cambiamenti climatici come quella che stiamo vivendo, potrebbero essere frequenti. E allora? Si tratterà di capire se la “falla” del Turchetta possa essere un fenomeno “una tantum” oppure no.

I 97 punti di balneazione

Le non conformità rilevate

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