Domani sera la testimonianza di padre Pizzaballa in piazza Tre Martiri

Il 4 marzo scorso ad Aden, una delle città più importanti dello Yemen, sono state trucidate quattro suore che facevano parte della congregazione delle

Il 4 marzo scorso ad Aden, una delle città più importanti dello Yemen, sono state trucidate quattro suore che facevano parte della congregazione delle sorelle della Carità di madre Teresa. E’ stato un crimine in odio alla fede cristiana. Nella casa d’accoglienza per anziani e disabili dove operavano le religiose è entrato un commando armato che, dopo avere separato le suore dagli ospiti, ha assassinato senza pietà le quattro giovani sorelle. Con loro sono stati uccisi anche dodici civili. I terroristi sapevano bene che tra gli ospiti c’erano musulmani e per questo si sono scagliati solo contro i cristiani. Inoltre è stato rapito Tom Uzhunnalil, un padre missionario salesiano indiano. Solo un ultimo atto di una vera e propria guerra che insanguina il paese del Golfo da circa un anno. In un paese che fa meno notizia di altri (Siria e Iraq) ma che continua a provocare e richiedere il nostro impegno di preghiera e di solidarietà in favore dei nostri fratelli martiri per la fede nel Medio Oriente e altrove.
Il comitato Nazarat di Rimini continua perciò con l’Appello all’umano che oramai è diventato una tradizione il 20 di ogni mese dall’agosto 2014. Il prossimo appuntamento con il rosario e la testimonianza sarà domenica 20 marzo alle ore 21,15 in piazza Tre Martiri. La testimonianza, questa volta telefonica, sarà di padre Pierbattista Pizzaballa custode della Terra Santa, oramai al termine del suo quarto mandato, responsabile dunque di numerosi religiosi, oltre che a Gerusalemme e in tutto Israele anche in diversi paesi del Medio Oriente e Egitto, in territori dove la testimonianza cristiana è estremamente difficoltosa e rischiosa.
La rete di preghiera e solidarietà nata a Rimini si sta quindi allargando. Con la stessa formula dell’Appello all’umano un appuntamento viene organizzato da qualche mese anche in Svizzera, a Lugano, in pazza San Rocco. A breve, con lo stesso ‘format’ inizierà un appuntamento analogo anche a Perugia. Così come a macchia d’olio si sono unite a noi molte comunità religiose e monastiche che hanno assicurato la comunione di preghiera, negli stessi giorni e orari. Questo l’elenco di chi ha aderito in Italia e all’estero: le trappiste del monastero Nostra Signora della Moldova di Nasi Pani (Repubblica Ceca), le religiose dell’Adorazione Eucaristica di Pietrarubbia, il monastero di Santa Maria Maddalena di Sant’Agata Feltria, le carmelitane di Santa Teresa di Tolentino, le clarisse del monastero della Natività di Rimini, le clarisse di Sant’Agnese a Perugia, le clarisse di Foligno, la carmelitane di Fatima, le suore caldee Figlie di Maria Immacolata di Roma e padre Bahjat da Damasco e don Georges Jahola da Erbil. Recentemente hanno assicurato la loro adesione anche le clarisse di Todi e le religiose cistercensi di Valserena.

Il Comitato Nazarat

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