“Donacibo”: educazione alla solidarietà al liceo Volta-Fellini di Riccione

“Donacibo”: educazione alla solidarietà al liceo Volta-Fellini di Riccione

Dal 17 al 21 marzo si è svolta, presso il Liceo “Volta-Fellini” di Riccione la settimana del Donacibo, l’iniziativa, giunta ormai alla sua nona edizio

Dal 17 al 21 marzo si è svolta, presso il Liceo “Volta-Fellini” di Riccione la settimana del Donacibo, l’iniziativa, giunta ormai alla sua nona edizione, proposta dalla Federazione Nazionale dei Banchi di Solidarietà.
La sfida lanciata in questa edizione è contenuta in un passo del sacerdote milanese don Luigi Giussani: “ (…) uno che capisce la domanda non può stare fermo, se l’altro ha bisogno, e lo aiuta gratuitamente: si chiama carità. Ma uno che non sente il bisogno in sé, che non vive il dolore del bisogno, non può capire che l’altro ha bisogno, perché in quel caso, anche se fa molta beneficenza, l’altro è strumento di un suo progetto, per esempio il progetto di stare con l’anima in pace. Mentre il progetto vero dell’uomo non è l’anima in pace, ma è l’uomo felice”.
Coinvolti in prima persona nell’organizzazione della raccolta di alimenti, gli studenti del gruppo di volontariato e quelli del progetto Erasmus Plus intitolato School in movement: “enjoying wealth, being in good health” che, per sostenere l’iniziativa del Donacibo, hanno anche organizzato una appassionante gara podistica svoltasi il 26 febbraio scorso.
Tutti i docenti, il personale e gli alunni del Liceo hanno risposto con generosità e hanno consegnato ai volontari del Banco di Solidarietà di Rimini 500 chili di alimenti.
“E’ stato un importante momento di educazione alla solidarietà ed ha aiutato a comprendere che la ricerca del benessere e il vivere “in buona salute”, che è l’obiettivo didattico ed educativo del progetto Erasmus Plus cui la scuola aderisce, è tanto più vero quanto più spalanca al bisogno di chi ci è vicino rispondendo alla fondamentale legge della nostra natura che è quella di condividere ciò che di bello e di buono abbiamo, con gli altri”, spiegano gli organizzatori. “La contentezza dei ragazzi ne è la conferma più convincente”.

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