Ecco i tesori di Rimini al centro delle “giornate” del Fai

Ecco i tesori di Rimini al centro delle “giornate” del Fai

Tre luoghi dell'incanto e della bellezza artistica nel cuore del centro storico si aprono ai visitatori in occasione delle giornate di sabato e domenica. Vi mostriamo qualche "assaggio" e una anteprima assoluta che riguarda l'Oratorio di San Giovannino: il bronzetto di scuola donatellesca appena restaurato.

Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano. Sabato 23 e domenica 24 marzo il fine settimana è dedicato all’appuntamento con 1.100 siti del patrimonio culturale italiano. Sono luoghi dell’incanto e della bellezza artistica da scoprire e conservare. Il programma nazionale lo trovate sul sito del F.A.I.
Quello specifico di Rimini ve lo accenniamo brevemente con il conforto di qualche immagine. E una sorpresa finale.
Gli Apprendisti Ciceroni (studenti accreditati della scuola secondaria di secondo grado) con la supervisione del FAI, quest’anno guidano i riminesi in tre luoghi nel cuore del centro storico concentrati in soli settecento metri di percorso a piedi. Ecco le tappe:

Una delle splendide sale antiche della Biblioteca Gambalunga

Civica Biblioteca Gambalunga – Quattro secoli di storia avvolgono gli ospiti nel vortice della cultura e dei libri custoditi nelle splendide sale del ‘600 e del ‘700. Per l’occasione sono esposti al pubblico alcuni codici miniati di considerevole interesse storico. I giovani riminesi sono invitati a entrare nel tempio del sapere che (meglio specificarlo) è un bene sempre aperto a tutti. Un balsamo miracoloso, a costo zero, per gli occhi e per lo spirito.

Palazzo Ripa – Storica dimora ottocentesca danneggiata dai bombardamenti dell’ultima guerra, ma in seguito ristrutturata, è tuttora abitazione della famiglia Ripa. Un ampio scalone nobiliare con passatoia rossa conduce al primo piano. Nel vestibolo dell’appartamento dai soffitti a volta, si trova una gradevole, minuscola cappella (foto qui sopra) nella quale si sposarono gli attuali proprietari. Accedere al piano nobile è un’occasione unica per entrare nell’affascinante atmosfera del salotto settecentesco il cui balcone affaccia sul corso d’Augusto. Peccato, prima o poi, dovervi uscire.

Oratorio di San Giovannino – L’Oratorio di San Giovannino è uno dei due templi gemelli edificati nel 1782 e raccordati da un ingresso centrale sostenuto dai due propilei a coronamento della secentesca chiesa di San Girolamo. Progettata dall’architetto Giovan Francesco Beldrati nel 1626 e consacrata ne 1638, questa andò completamente distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale. L’Oratorio, un autentico piccolo scrigno, viene aperto nelle giornate del F.A.I. dalla Confraternita di San Girolamo il cui presidente, Commendator Marco Ferrini, è attento custode delle preziose opere d’arte in esso contenute. I visitatori potranno apprezzare anche due documenti estremamente importanti: la bolla datata 1442 a firma di Papa Eugenio IV con cui il Pontefice riconosce giuridicamente la “Venerabile confraternita di San Girolamo” e una lettera autografa di San Carlo Borromeo indirizzata ai Priori e al Consiglio di Rimini.

La lettera autografa di San Carlo Borromeo

Ed ecco la sorpresa finale che grazie alla cortesia del presidente Ferrini, facciamo ai lettori di Rimini 2.0: l’anteprima fotografica del bronzetto quattrocentesco, quasi certamente di scuola donatellesca, recentemente restaurato. Il piccolo, ma bellissimo bronzo fa parte dell’acquasantiera (parzialmente danneggiata dalla guerra) attribuita al settignanese Antonio Gamberelli (1427-1479) detto Rosellino.

Unicamente a beneficio del nostro obbiettivo e per pochi minuti, il bronzetto raffigurante San Girolamo è stato rimontato nella sede originale. Abbiamo potuto fotografarlo sulla sfera marmorea che sovrasta la pila. E’ poi stato riposto in un luogo sicuro, in attesa della presentazione ufficiale del restauro che avverrà il 30 di marzo nell’Oratorio di San Giovannino.
Lo ricorderemo ai lettori nell’imminenza dell’evento. Noi saremo lieti di esserci.

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