Effetti collaterali del maiale, ribellatevi!

Effetti collaterali del maiale, ribellatevi!

Di questi giorni il tormentone, perché di questo si tratta, del lavoro nero, degli sfruttati e degli sfruttatori, i politici locali si sperticano con

Di questi giorni il tormentone, perché di questo si tratta, del lavoro nero, degli sfruttati e degli sfruttatori, i politici locali si sperticano con appelli alle regole, allo stato di diritto, tutto giusto, tutto condivisibile. In pieno agosto partirà la caccia alle streghe, i roghi e le responsabilità metaforiche saranno destinati agli immigrati, ai venditori abusivi e frasi tipo: rovinano l’economia sana, è un biglietto da visita stracciato per la città, eccetera, eccetera, sarà il mantra di agosto, è il cantautorato locale e popolare.

al confino
cibi, parole, emozioni

di Paolo Bissaro

Bisogna tenere l’attenzione spostata dai reali problemi: le spiagge sono vuote, gli alberghi sono vuoti e la criminalità è in aumento. I motivi sono tanti, sono cromie spaziose, devo anche sottolineare per correttezza che vengono fatti sforzi anche importanti ma non sono efficaci e non stabilizzano un mercato sclerotizzato come quello turistico. Tornando sulla questione che a me preme, quella del lavoro nero, dello sfruttamento, ovviamente trovo aberrante che ancora un’economia debba reggere su escamotage terzomondisti, ma ne è la logica conseguenza di una pianificazione turistica territoriale, se gli organi competenti, come assessorato al turismo regionale, indicano come unica via possibile un solo tipo di turismo, quello per intenderci disposto a spendere cifre irrisorie per una vacanza in pensione completa da 35 a 45 euro, anche un inesperto in gestione aziendale turistica può dedurre che le risorse a disposizione sono estremamente limitate per poter essere investite nelle risorse umane, vorrei essere meno algido e tecnico, nel personale che di fatto rappresenta il plusvalore del servizio.
Siamo in un collo di bottiglia, il presente e il futuro, sempre più incerto da un punto di vista della fluttuazione economica turistica, sono il risultato di un pasticcio Artusiano mal riuscito, prezzi bassi e moralismo nei confronti degli operatori economici. I player, albergatori e ristoratori, non sono vittime che sia chiaro, sono semplicemente inadatti e impreparati, salvo eccezioni, ma più che imprenditori del settore li considero sognatori e partigiani, quindi l’immagine dell’incrocio intasato è sempre più palpabile, non è chiara la responsabilità ma la fotografia mette in evidenza il caos.
Il vigile che dovrebbe risolvere l’ingorgo territoriale invece di fare ordine indica vie d’uscita che portano verso strade interrotte e senza uscita, con la complicità delle organizzazioni di categoria, con la complicità degli operatori che non sono in grado di anteporre una vision diversa da quella istituzionalmente indotta, e anche se volessero farlo sarebbero troppo piccoli per poter essere ascoltati o presi sul serio.
L’ingorgo procede staticamente senza incidenti, l’ora e l’adesso sono gli assi temporali su cui si poggia il potere dei rais locali e regionali, il popolo è contento e se mai dovesse svegliarsi terrorizziamolo con le streghe e con la polvere, domani sarà sicuramente un giorno migliore, dopodomani la rivoluzione sarà certa perché permessa dagli imperatori.

Strozzapreti con guanciale, zucchine, fiori di zucca, su coulis di pomodoro fresco

Ingredienti per 4 persone

Strozzapreti

300 gr farina 00
130 gr acqua (circa)
½ cucchiaino di maggiorana tritata

Impastare gli ingredienti su una spianatoia fino a quando l’impasto non risulti liscio e omogeneo. Lasciare riposare l’impasto per 1 ora in frigorifero dando la possibilità alla proteina della farina, il glutine, di stabilizzarsi. Preparare gli strozzapreti, riporli su un vassoio ben infarinato. Si possono fare anche giorni prima e possono essere congelati.

Condimento

2 zucchine di medie dimensioni
4 fiori di zucca
2 morelli di salsiccia
3 pomodori maturi

Tagliare le zucchine a becco di flauto, sbollentarle in acqua e sale, per circa 1 minuto, raffreddarle sotto l’acqua. Aprire i fiori di zucca togliendo barba e pistillo. Frullare i pomodori con sale, filtrare il composto in un colino a maglia fine. In un pentolino mettere un cucchiaio di extravergine e uno spicchio d’aglio in camicia, mettere il pomodoro filtrato e cuocere dimezzando il contenuto.

In una padella con manico versare un cucchiaio di olio e uno spicchio d’aglio in camicia, quando arriva a temperatura, mettere la salsiccia tagliata a cubetti, farla rosolare leggermente, aggiungere le zucchine lasciandole insaporire 1 minuto circa, spegnere il fuoco. Tuffare gli strozzapreti in acqua e sale, quando saranno a galla scolarli con una mandolina e metterli nella padella con il condimento, aggiungere un mestolino d’acqua di cottura e mantecare gli strozzapreti saltandoli delicatamente. A mantecatura completata aggiungere i fiori di zucca. Disporre 4 piatti fondi sul tavolo, aggiungere un cucchiaio di coulis al pomodoro e stendere con il dorso del cucchiaio. Impiattare gli strozzapreti in modo ordinato, spolverare di parmigiano o pecorino, buon appetito.

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