Fido in spiaggia?

Fido in spiaggia?

A me sta storia dei cani da spiaggia, sinceramente non mi va giù.

A me sta storia dei cani da spiaggia, sinceramente non mi va giù. Sono rimasto al cane da pagliaio, bastardo ed intelligente, al massimo al cane lupo di Rin Tin Tin.
Ieri, in spiaggia nelle ore meno calde, si portavano i bambini, oggi i pelosi. Mi voglio cimentare in questa cagnara. Perché portare Fido in spiaggia? Il sociologo tedesco di Germania Hass Fidanken ha scritto un poderoso saggio in cui sostiene che il cane da sabbia non è altro che il sostitutivo del simbolo fallico. Più è piccolo il pene, più grande è il cane. Per la donna è il contrario, ma rimane il dubbio e diverse come al solito sono le interpretazioni.
Più cani e meno bambini, è la formula vincente, l’egoismo dilagante. Torniamo all’osso. Non credo che l’attenzione, l’affetto, le cure rivolte al più fedele amico dell’uomo comportino anche la necessità del bagno in mare nelle ore più calde. Ma siccome il buonismo come il permissivismo sono tracimanti nei confronti degli animali, e non degli uomini e tanto meno dei bambini, andiamo avanti così. Cerco spiagge libere e nuovi orizzonti, in una bollente estate rosa shocking.
Rurali sempre.

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