Gnassi fra i sindaci meno amati d’Italia

Gnassi fra i sindaci meno amati d’Italia

Non diteglielo, potrebbe arrabbiarsi. Per uno che è sempre sul pezzo, che sta puntando tutto sulla comunicazione, che si sta dedicando non solo alla N

Non diteglielo, potrebbe arrabbiarsi. Per uno che è sempre sul pezzo, che sta puntando tutto sulla comunicazione, che si sta dedicando non solo alla Notte Rosa e alla Molo Street Parade ma che è riuscito a far partire cantieri (viabilità e fogne) e che ha cercato di passare come uno degli artefici della riapertura del “Fellini”, la doccia gelata dell’ultimo sondaggio Ipr-Sole 24 Ore è una mazzata fra capo e collo. Cosa sta sbagliando il primo cittadino di Rimini per registrare un -7 di gradimento dal momento della sua elezione? Nella classifica 2015 sprofonda al 93° posto e fa una figuraccia anche se messo a confronto coi sindaci della regione: Ravenna è al 33°, Forlì al 56°, Modena al 7°, Parma al 43°, Piacenza al 52°. Solo il sindaco di Bologna, Virginio Merola, fa peggio di Gnassi, incassando un clamoroso 98° posto.
La performance di Gnassi somiglia a quella dei sindaci un po’ più anziani che guidano le grandi città: Pisapia e Marino in primis, che escono con le ossa rotte dal test sul gradimento dei primi cittadini. Ma parliamo di due metropoli problematiche come Milano e Roma.
Gnassi fa parte della generazione dei giovani sindaci, al pari di Dario Nardella (Firenze), Antonio Decaro (Bari) e Giorgio Gori (Bergamo), però questi tre, a differenza del nostro, occupano i primi tre gradini del podio.
Sindaco, si faccia la domanda e si dia la risposta: perché tanto sgradimento?
Sulla sua pagina facebook, il sindaco Gnassi scrive che “a Rimini stiamo cercando di attuare il cambiamento, questo è sotto gli occhi di tutti. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni dovremo semmai accelerare nell’attuazione delle opere, perché il tornare indietro, il rinculare nella conservazione di un modello che mostra tutte le sue rughe, magari sarà consolatorio (un’apparenza dal respiro cortissimo, comunque) ma sicuramente non è quello che ora serve a Rimini”. Stiamo lavorando per voi, insomma, e chissà che il sondaggio del prossimo anno non ne tenga conto. “Questo è ciò che più conta per me e, credo, per ogni sindaco d’Italia. I cantieri, non le altalene delle classifiche”. Però, o le classifiche sono sempre da considerare oppure mai, bisognerebbe decidersi, e non considere buone quelle “positive” e cattive quelle “negative”.

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