I morti ufficiali da covid19 in provincia di Rimini sono 139, ma a marzo (in 11 comuni) sono mancate 361 persone

I morti ufficiali da covid19 in provincia di Rimini sono 139, ma a marzo (in 11 comuni) sono mancate 361 persone

Fra il 1° e il 28 marzo di quest'anno a Cattolica sono morte 21 persone (+175%) in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, così come a Riccione, a Rimini l'incremento è stato di 52 (+38,8%), a Bellaria Igea Marina +17 (+141,7%). A Morciano l'impennata è del 200%. E hanno soprattutto un'età superiore ai 75 anni.

I dati sono quelli ufficiali elaborati dall’Istat. C’è in particolare una tabella che fa riflettere perché mette a confronto tutti coloro che sono morti nel periodo 1-28 marzo sia nel 2019 che nel 2020. Anche nel caso della provincia di Rimini c’è da saltare sulla sedia. Nulla a che vedere con i numeri della Lombardia (come alcuni della bergamasca che vedono incrementi fra il 1500 e il 1900%), ma soprattutto alcune realtà della costa e dell’entroterra hanno avuto picchi vertiginosi.

I numeri dell’Istat si riferiscono a tutti i decessi, quindi per qualunque causa.
Partiamo dai Comuni della costa. Cattolica: +175%. Erano 12 le persone decedute fra l’1 e il 28 marzo del 2019, sono salite a 33 nello stesso periodo di quest’anno, quello più flagellato dal coronavirus. Riccione + 61,8%, da 34 a 55. Rimini +38,8%, da 134 a 186. San Giovanni in Marignano +37,5%, da 8 a 11. Nel complesso si conferma una situazione più critica, dal punto di vista del contagio, nella zona sud. Tanto più se si aggiungono Morciano (+200%, da 3 a 9 decessi) e San Clemente (+250%, da 2 a 7). Saludecio in termini percentuali è una bomba: +500%, da 0 a 5. Ma anche spostandosi a nord non mancano le sorprese: il comune di Bellaria Igea Marina vede un notevole +141,7%, da 12 a 29 i morti. Verucchio +40%, da 5 a 7. L’eccezione è rappresentata da Poggio Torriana, stabile: 6 decessi a marzo 2019 e altrettanti nel 2020.
Questi sono i Comuni della provincia di Rimini sui quali si soffermano le statistiche dell’Istat.

Interessante anche un altro tipo di raffronto, quello per fasce di età. A Cattolica l’impennata dei decessi si incentra su soggetti fra i 75 e gli 84 anni: +366,7%. Ma spicca anche +100% fra 65 e 74 anni e +100% dagli 85 in su. Anche Bellaria Igea Marina mostra un +366,7%, ma sono persone con più di 85 anni, oltre ad un +60% nel gradino inferiore 75-84 anni. A Morciano +200% sia nella fascia 75-84 anni e sia in quella da 85 anni e oltre. A Riccione fra 75 e 84 anni si è verificato il maggior numero di morti (+142,9%). Un andamento diverso mostra la città di Rimini: la più alta percentuale di morti si colloca nella fascia 65-74 anni (109,1%), per scendere a 38,1% fra 75 e 84 anni e ancora meno da 85 anni, 18,9%. A San Clemente +200% per gli over 85. A San Giovanni in Marignano la concentrazione dei decessi è unicamente quella 75-84 anni: +100%. A Verucchio +66,7% per gli 85enni e oltre.

Se si volge lo sguardo a quello che è acceduto in altre parti della Romagna, non si può non notare una sostanziale differenza col riminese. Nel ravennate se si esclude Massa Lombarda (+175%), tutte le altre località hanno incrementi di decessi tra il 9 e il 32%. A Cesena +18,2%, mentre a livello di provincia fanno eccezione Gatteo (+100%) e soprattutto Sarsina (+400%) e Sogliano al Rubicone (+700%).
Nelle Marche, Gabicce mare +233,3%, Montelabbate +300% (idem a Sassocorvaro), Pesaro +263,6%

Ufficialmente sono 139 fino ad oggi i decessi per covid-19 in tutta la provincia di Rimini. Ovviamente si continua a morire per tante cause e i numeri dell’Istat (che dal 1° al 28 marzo ne conteggiano 361), come riferito, offrono il dato complessivo dei decessi per comune. Ma non si può non notare che il picco dei morti coincide proprio con il mese di marzo e con le fasce di età più falcidiate dal virus. Si tratta di comuni “che presentano un importante eccesso di mortalità rispetto agli anni precedenti”, sottolinea l’Istat, e “l’importante incremento dei decessi per il complesso delle cause si è osservato proprio in concomitanza della diffusione dell’epidemia di COVID-19”.

Nuovi articoli
Vecchi articoli

COMMENTI

DISQUS: 0