I Piccoli azionisti fanno pressing su Crédit Agricole

I Piccoli azionisti fanno pressing su Crédit Agricole

"Il Comitato darà fondo a tutte le scelte, non solo processuali, per ottenere quanto spetta agli azionisti", annuncia il Comitato dei Piccoli azionisti. Pronto a promuovere iniziative comuni con le altre associazioni dei consumatori e con tutti gli altri soggetti interessati.

Crédit Agricole sarà il nuovo interlocutore dei Piccoli azionisti? All’istituto che di recente ha deciso la fusione per incorporazione di Carim (così come di Carismi e Cassa Cesena) nel gruppo francese, il Comitato di tutela dei Piccoli Azionisti di Banca Carim chiede una “strada per arrivare ad una equa riparazione dei piccoli azionisti”, che definisce “possibile da parte della nuova proprietà”, auspicando che “raccolga, con ben altra saggezza rispetto ai predecessori, quanto seminato in termini di legalità in questi ultimi anni”.

“Il termine del processo di primo grado non ha minimamente posto fine ad una questione che solo ora, sta per entrare nel vivo per una pluralità di aspetti. Innanzitutto perché, pur attendendo doverosamente il deposito delle motivazioni da parte del Tribunale, sono già emerse dalla perizia disposta plurime alterazioni dei bilanci e delle comunicazioni al pubblico. Una di queste avrebbe anche integrato un reato di falso ma il passaggio del tempo (prescrizione), non ne avrebbe permesso la punizione in sede penale”, spiegano i Piccoli azionisti. “Ciò conferma quanto sostenuto da sempre e sotto gli occhi di tutti, ovvero che Carim e con essa i propri soci e tantissimi riminesi, sono stati vittime di gestioni scorrette e disastrose che l’hanno condotta ad un passo dal dissesto, momento in cui è intervenuto il gruppo detenuto da Credit Agricole per acquisirla, gruppo con il quale intendiamo rapportarci”.

Secondo i Piccoli azionisti “la nuova proprietà non deve dimenticare alcuni aspetti fondamentali, ovvero che: 1) la massa dei piccoli azionisti è anche quasi sempre titolare di conti correnti e depositi in Carim per somme complessive che hanno un peso ben diverso dal numero delle azioni; 2) il più grosso credito che vanta oggi Carim è proprio quello verso gli ex vertici ed amministratori che, notizia di questi giorni, è ora oggetto di una azione in sede civile – presso il tribunale di Bologna – da parte della banca per il suo recupero. Tale azione sempre suggerita ed invocata fin dall’inizio dal nostro Comitato, è stata salvata, ad un passo dalla prescrizione, proprio dalle nostre insistenze e iniziative”.

Il messaggio lanciato a Crédit Agricole non tende solo la mano: “Va da sé che qualora non venisse raccolta questa occasione propizia, il Comitato darà fondo a tutte le scelte, non solo processuali, per ottenere quanto spetta agli azionisti. In tal senso intende promuovere, con le altre associazioni dei consumatori e con tutti gli altri soggetti interessati, iniziative comuni di cui si darà conto in tempi molto stretti”.

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