Il centrodestra al voto coi 5 Stelle? Rufo Spina e Morrone osano, Mignani fa l’ortodosso

Il centrodestra al voto coi 5 Stelle? Rufo Spina e Morrone osano, Mignani fa l’ortodosso

La Lega con l'onorevole Jacopo Morrone ha aperto le danze. Rufo Spina, Forza Italia, lo segue. La priorità è mettere in campo l'alleanza del cambiamento anche a Rimini. Coinvolgendo anche il Movimento 5 stelle. Ma il responsabile provinciale di Fi getta acqua sul fuoco.

Era stato Jacopo Morrone ad aprire le danze nella intervista concessa a Riminiduepuntozero. Pur sottolineando la “alleanza consolidata col centrodestra”, il neo parlamentare e segretario della Lega in Romagna aveva chiarito di essere impegnato nella “costruzione di un serio progetto alternativo alla sinistra”. Un progetto, aveva chiarito, “fondato su un programma e con dei punti imprescindibili sui quali trovare la condivisione sia alle comunali, comprese quelle di Rimini, sia alle regionali”. Una condivisione ampia, “lavoreremo per mettere ad uno stesso tavolo più soggetti possibili”, era stato il suo ragionamento: “Personalmente credo che a questo tavolo si possano incontrare tutte le forze alternative alla sinistra, dai partiti del centrodestra alle energie civiche e magari anche i 5 Stelle“.

Ora lo stesso ragionamento lo esterna il capogruppo di Forza Italia, Carlo Rufo Spina (nella foto col capogruppo della Lega Marzio Pecci), che a Buongiorno Rimini dice di essere “molto d’accordo con l’amico Jacopo Morrone della Lega che ha detto che occorre da subito costruire un programma di cambiamento e un’alleanza fra le forze che sono alternative alla sinistra”. Anche lui parla di “una grande alleanza, che comprenda tutti coloro che si pongono in alternativa al Pd, quindi il centrodestra, i movimenti civici e, perché no, anche i 5 Stelle. Bisogna realizzare anche a Rimini il governo del cambiamento, dove ce n’è particolarmente bisogno visto che la sinistra è al potere in modo ininterrotto da settant’anni. A Bellaria e a Riccione si è visto subito come il cambiamento ha prodotto immediatamente risultati concreti sulla riduzione fiscale, il calo della spesa pubblica, le dismissioni del patrimonio, lo smantellamento della rete di potere delle associazioni e delle cooperative contigue alla sinistra”.

Va detto che Di Maio nei giorni scorsi ha escluso questo genere di percorso per il movimento 5 stelle: “Con Salvini abbiamo fatto un contratto ma ci presenteremo divisi alle amministrative e alle europee. Non siamo alleati con la Lega, abbiamo punti in comune ma anche tanti punti non in comune”.
Non sarebbe però la prima volta che i 5 stelle cambiano linea (anche della Lega dicevano peste e corna prima del “contratto”), perché la politica è comunque l’arte del governo possibile, date le condizioni storiche che si presentano. E c’è ancora molto tempo prima che a Rimini si vada al voto, con la possibilità che, soprattutto in situazioni particolari, si valuti caso per caso. Anche a livello territoriale non si tratterebbe di matrimoni fra Lega e 5 Stelle, ma di accordi – e nonostante i tanti punti non in comune – su programmi per la gestione delle amministrazione comunali.

Ma oggi è il responsabile di Forza Italia per la provincia di Rimini, Giulio Mignani, a mettersi di traverso rispetto a quanto dichiarato da Morrone e Rufo Spina. Mignani sposta sul piano locale il diktat del capo di Forza Italia, che in questo momento si trova alla opposizione del governo del cambiamento e che non da oggi considera i 5 stelle avversari più del Pd.

“Mi trovo nella scomoda posizione di dovere ridimensionare le parole dell’Avv. Carlo Rufo Spina, relative alle larghissime intese da lui prospettate e relative ad un possibile accordo tra tutti i Partiti di Centrodestra e il M5S anche a livello locale”, scrive Mignani. “Come premessa, devo precisare che l’on. Morrone non ha espresso il desiderio di un fronte comune tra le forze anti-PD, ma ha valutato l’ipotesi di un’alleanza della sola Lega con il Movimento. Questo scenario era già stato da me sconsigliato e ritenuto inopportuno, poiché ipotizzato solo sulla base dei numeri e dei possibili risultati elettorali, relegando le idee ad un ruolo di secondo piano”.
In realtà nella intervista che ci ha concesso, Morrone parla di una alleanza ampia che comprenda centrodestra, liste civiche e 5 Stelle.
“Ugualmente in questo caso non è possibile un’alleanza con il M5S solamente in chiave anti Partito Democratico: vogliamo essere propositivi e non semplicemente una forza che sia contro un avversario. Lo stesso Presidente Berlusconi, ha confermato oggi stesso come sia ancora viva e fondamentale l’alleanza di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia a livello locale e nazionale. Non posso che essere d’accordo con il Presidente sul fatto che il contratto di Governo con il M5S sia “innaturale” e, come lui, mi auguro che non si trasformi in un’alleanza organica tra due Partiti profondamente differenti che non potrebbero in alcun modo dare vita a progetti di lungo termine”, continua Mignani.
“Proprio in questi giorni il centrodestra si presenta compatto all’appuntamento elettorale del 10 giugno e non vedo il bisogno di snaturare un’alleanza storica che ha dimostrato di sapere amministrare gli enti locali meglio di chiunque altro. Il nostro Partito rappresenta poi l’argine contro l’odio sociale, lo statalismo e il giustizialismo che rappresenta invece il DNA del M5S, non ci è quindi possibile partecipare a simili esperimenti politici”, aggiunge il referente riminese di Forza Italia.
“Sottolineo infine che il centrodestra unito ha vinto entrambi i collegi uninominali della Provincia, sia al Senato che alla Camera, risultando ampiamente la coalizione più votata. Non c’è quindi alcuna necessità di allargare un fronte già vincente. Posso capire l’entusiasmo del Cons. Spina, per il quale sconfiggere il PD rappresenta un obiettivo prioritario, ma non possiamo permetterci di tradire i nostri elettori che ci hanno scelto per sostenere idee ed ideali diametralmente opposti a quelli del Movimento”.

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