Il centrodestra costruisce un’autostrada per il Gnassi bis

Il centrodestra costruisce un’autostrada per il Gnassi bis

Sabato la Lega Nord presenta la lista a guida Marzio Pecci. Confermando di essere interessata solo a fare la conta dei propri voti. Con un centrodest

Sabato la Lega Nord presenta la lista a guida Marzio Pecci. Confermando di essere interessata solo a fare la conta dei propri voti. Con un centrodestra così apparecchiato, il sindaco uscente, pur essendo detestato da molti nel suo schieramento, può quasi farcela al primo turno. Ma non deve stare troppo tranquillo: i problemi potrebbero nascere dopo.

La Lega Nord non cambia idea: il candidato per le elezioni comunali sarà Marzio Pecci, ormai diventato per tutti quelli che si interessano di politica, cioè pochi riminesi, “Marzio chi?”.
I sondaggi romani effettuati direttamente con Matteo Salvini hanno confermato che l’avvocato riccio/pesarese sarà il portabandiera della Lega perché così vuole il leader nazionale. Punto. Non ci sono grandi strategie dietro, né ragionamenti sofisticati. Pecci è amico/conoscente di Salvini e lui è il candidato proprio perché amico/conoscente di Salvini. Pecci si limiterà a frasi di circostanza, a presentare un programmino senza pretese, parlerà di sicurezza, immigrazione et similia e poi andrà ad incassare il gruzzolo di voti che la Lega ritiene di avere. E’ già stata annunciata la presentazione ufficiale per sabato mattina (23 gennaio) alle 11 alla Sala degli Archi. La Lega è consapevole di avere scelto un candidato non eccezionale (“Non abbiamo bisogno di fenomeni” ha detto il segretario Morrone in un’intervista) ma questo è. Sono i pregi e i difetti di un partito leninista dove comanda sempre e comunque il leader.
Una strategia che non ha bisogno di alcun commento vista la sua disarmante semplicità. Si fa la conta dei voti per vedere chi ce l’ha più lungo nel centrodestra. Tutto in un’ottica nazionale e senza alcun interesse per Rimini.
Qualcuno continua a pensare che in realtà la Lega voglia tenere in mano il pallino per capire cosa possono proporre i possibili alleati e su questo punto la strategia della Lega mostra la sua efficacia.
Infatti gli alleati non sembrano avere in mano nulla. I nomi proposti da Dreamini non hanno raccolto il sì di Forza Italia e Fratelli d’Italia, dove Gioenzo Renzi ha probabilmente in testa un solo candidato ideale per Rimini: Gioenzo Renzi.
Per alcune ore si sono aperti scenari affascinanti che si sono però chiusi altrettanto rapidamente. Così adesso Dreamini, Forza Italia e Fratelli d’Italia, cercheranno una soluzione d’insieme dando vita a quella che sarà un’altra lista del centrodestra. Infine resta da capire che intenzioni ha Progetto Rimini, il think thank sponsorizzato da Linda Gemmani che continua a far filtrare il nome del suo sponsor come candidato anti Gnassi.
Su questo punto proprio la posizione di Linda Gemmani appare poco decifrabile. Sembrava molto decisa a presentare la sua candidatura, nonostante i no ripetuti di facciata, prima dell’estate. Poi nella stagione calda c’è stato un raffreddamento ed infine adesso, con il freddo intenso, un ritorno di fiamma sulla possibile discesa in campo.
Nei salotti buoni della città il nome di Linda Gemmani, che dovrebbe suscitare un qualche entusiasmo, viene accolto con un sospiro e una levata di spalle.
Con il centrodestra in queste condizioni Gnassi viene dato come sicuro vincente nella Rimini che conta, qualcuno si lancia ad ipotizzare che non sarà necessario neppure il ballottaggio.
Se Gnassi può beneficiare dell’inesistenza di un’opposizione alla sua destra (in realtà è quasi impossibile essere a destra dell’ultra borghese Gnassi), il sindaco in carica ha problemi all’interno del suo schieramento dove è palesemente detestato. Ma questo malcontento non troverà uno sfogo a meno che dal cilindro di Dreamini o di Progetto Rimini, le due uniche identità in grado di ragionamenti politici autentici sulla città, venga fuori un nome che possa andare a raccogliere il voto dei tanti ex Pci/Pds/Ds e attuali Pd che non sopportano Gnassi (e sono davvero tanti).
La sorpresa potrebbe arrivare a urne chiuse. L’attuale sindaco potrebbe infatti essere rinviato a giudizio per la vicenda Aeradria dopo il voto, aprendo scenari inediti su cui qualcuno, molto bene informato, sta facendo delle riflessioni. A quel punto gli avversari interni di Gnassi si scatenerebbero.
Un’ipotesi fantapolitica certamente, anche perché le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha annullato i sequestri nell’ambito della vicenda Aeradria suggeriscono che il rinvio a giudizio del sindaco e degli altri imputati non sia così scontato. Del resto fare previsioni sulle vicende processuali, in Italia, è diventato così difficile che neppure il più ferrato aruspice si azzarda nel vaticinio.
Di sicuro con il centrodestra diviso in quattro-cinque liste Gnassi ha risolto una parte, la minore, dei suoi problemi.
Del resto Gnassi è un sindaco perfetto per i politici e buona parte degli elettori di centrodestra (che gli imputano solo le scivolate sui temi etici e lo vorrebbero più “maschio” su sociale, temi gay, bandiere arcobaleno etc. etc.) mentre i suoi problemi sono in una parte della classe produttiva, nell’ex “partitone” e a sinistra.

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