Il ministro Boschi e Alfano (con mezzo governo Renzi) al Meeting di Rimini

Il ministro Boschi e Alfano (con mezzo governo Renzi) al Meeting di Rimini

Oltre alla pupilla e al vice di Matteo, quest'anno sbarcano in Fiera Paolo Gentiloni, Beatrice Lorenzin, Maurizio Martina e un sottosegretario. E poi

Oltre alla pupilla e al vice di Matteo, quest’anno sbarcano in Fiera Paolo Gentiloni, Beatrice Lorenzin, Maurizio Martina e un sottosegretario. E poi il sindaco di Firenze e varie personalità della sinistra di ieri e di oggi. Per quanto riguarda la voce della chiesa predominio assoluto degli uomini di Francesco, dal direttore di Civiltà Cattolica all’arcivescovo di Bologna.

Notizia centrata. Il ministro Boschi, come avevamo anticipato, sarà al prossimo Meeting, che si apre venerdì 19 agosto. E parlerà di riforma costituzionale il giorno 24 alle ore 11.15. Insieme a lei una voce a favore e una contraria alla modifica della legge fondamentale dello Stato: Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale, e Sabino Cassese, docente alla Luiss di Roma. Il primo ha firmato, insieme ad una cinquantina di docenti e studiosi di diritto costituzionale, il famoso documento che esprime molte riserve sulla riforma. Il secondo non nasconde, ed ha già preso pubblicamente posizione, di condividere l’impianto della modifica e sostiene che questa non attuerà nessun tradimento della Repubblica. A moderare il confronto ci sarà Andrea Simoncini.
Ma quella della Boschi non sarà l’unica presenza del governo Renzi all’appuntamento di Cl nella Fiera di Rimini. Nello stesso giorno, però al pomeriggio, è il turno del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (“lavorare per la pace in Medioriente”), il 23 arriva invece il ministro Alfano (“Ponti non muri, un destino per l’Europa”). Il 24 il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, il 25 Beatrice Lorenzin (“Le nuove frontiere della chirurgia”), ministro della Salute, e il collega delle politiche agricole Maurizio Martina (“Cibo un bene per tutti”). Indispensabile per capire che “le città non possono morire” sarà anche la voce del sindaco di Firenze Dario Nardella (20 agosto).
Torna al Meeting anche Romano Prodi per parlare di migranti “la sfida dell’incontro”. Ma sfogliando il programma emerge la linea sempre più filogovernativa e francescana abbracciata da Cl. Il direttore della Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, farà la sua sortita al Meeting per pontificare sulla “diplomazia di Francesco: la misericordia come processo politico”. Il tema della “carità politica” vedrà anche la fondamentale testimonianza di Luigi Manconi, mentre la “chiesa sempre più vicina agli abbandonati” sarà il tema del messaggio dell’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Zuppi. Se si aggiungono Luciano Violante, Giuliano Amato e il presidente che guida la coalizione di centrosinistra della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, il quadro delle presenze di sinistra risultano preponderanti. A tenere alta la bandiera del fu centro destra, il solitario governatore della Lombardia Roberto Maroni, invitato probabilmente più per quello che rappresenta il sistema lombardo per la Cdo, che non per il suo ruolo politico.

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