Il ritorno di Gambini: l’anti-Gnassi prende forma a Cattolica

Il ritorno di Gambini: l’anti-Gnassi prende forma a Cattolica

"Adesso è arrivato il momento di cambiare pagina". Il commento di Sergio Gambini dopo il risultato, per nulla scontato, delle primarie del Pd, riguard

“Adesso è arrivato il momento di cambiare pagina”. Il commento di Sergio Gambini dopo il risultato, per nulla scontato, delle primarie del Pd, riguarda Cattolica, ovviamente. E’ lì che l’ex parlamentare si è messo in gioco con coraggio (chi glielo ha fatto fare?) ed è lì che si giocherà la poltrona di sindaco.
Ma non si può non vedere che la corsa di Sergio Gambini, per i temi che ha lanciato nel dibattito per prepararsi la strada e, tanto più, per la sua azione amministrativa se dovesse risultare eletto, avranno un impatto che andrà ben oltre i confini di Cattolica.
Gambini rappresenta in ambito Pd una sensibilità politica riformista lontana anni luce dallo stile e dai contenuti fatti propri dal sindaco di Rimini. Dialogo con la città e innovazione della pubblica amministrazione sono i segnali forti di cui si è già fatto interprete e che, sicuramente più dell’endorsement arrivato dai pezzi da 90 del Pd, gli hanno fatto guadagnare la vittoria su Corrado Piva.
“Sburocratizzare, semplificare, rendere il Comune sempre più agile, trasparente e raggiungibile”, sono state le sue parole d’ordine, che pure a Rimini rappresentano un miraggio. Ripensare il Comune, “oggi considerato spesso un luogo ostile”, interloquire coi cittadini e con le rappresentanze socio-economiche, uscire dal degrado, recuperare la delusione. Sono i campi di lavoro aperti da Gambini nel corso della campagna elettorale per le primarie che, fatte le debite proporzioni, rappresentano altrettanti vulnus non solo del Comune di Cattolica ma anche di quello di Rimini.
D’altra parte è sufficiente rileggersi gli interventi che Gambini ha scritto per Rimini 2.0.
La disaffezione degli elettori del Pd in ambito provinciale e regionale, conseguenza plastica della insoddisfazione nei confronti degli amministratori locali, è un refrain spesso rilanciato da Gambini negli ultimi anni. E l’obiettivo di rimettere in discussione il Pd per ritrovare la sua base, come ha detto senza mezzi termini il candidato Gambini per spiegare la sua corsa a Cattolica, è una sfida che si riverserà anche sull’operato del sindaco di Rimini.
Se Gambini diventerà sindaco, il Comune capoluogo avrà in qualche caso un nuovo avversario, anche su questioni importantissime come la metropolitana di costa e in altri casi dovrà fare i conti con un pungolo notevole che costringerà a misurarsi con un nuovo e autorevole punto di vista in materia in investimenti infrastrutturali (aeroporto), monopolio di Hera, politiche turistiche, rapporto col capoluogo regionalesistema fieristico-congressuale, assistenzialismo, welfare, sussidiarietà e altro.
Ecco perché, mentre Gnassi dorme al momento fra due guanciali in attesa del voto della prossima primavera, per nulla intimorito dal fuoco nemico del centrodestra, deve guardarsi con molta attenzione dall’anti-Gnassi del Pd che dalla Regina è pronto a dare battaglia per accreditare un renzismo che potrebbe indirettamente rottamare anche Andrea Sigismondo Malafesta. (c.m.)

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