Il sindaco gongola per lo stop al cemento, ma rischia il blocco la commissione sulla qualità architettonica

Il sindaco gongola per lo stop al cemento, ma rischia il blocco la commissione sulla qualità architettonica

Mentre il sindaco continua a gongolarsi per lo stop al cemento, e in merito alla nuova lettera ricevuta contenente minacce di morte, spiega che "non

Mentre il sindaco continua a gongolarsi per lo stop al cemento, e in merito alla nuova lettera ricevuta contenente minacce di morte, spiega che “non sono questi atti vigliacchi a poter interrompere l’azione dell’amministrazione comunale a tutela del territorio”, gli architetti di Rimini si vedono costretti a ricorrere al Tar per il mancato rinnovo dei componenti della Commissione Qualità architettonica e paesaggio. Ad interrompere l’azione dell’amministrazione comunale, dunque, sono gli stessi amministratori: il blocco della commissione potrebbe avere conseguenze in termini di validità e legittimità dei titoli paesistici ed edilizi sino ad oggi rilasciati dal Comune di Rimini sulla scorta dei pareri espressi dalla Commissione.

A rischio di blocco la gran parte dei progetti di valenza ambientale nel Comune di Rimini per mancato rinnovo dei componenti della Commissione Qualità architettonica e paesaggio.
La “Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio” di cui all’art.18 del vigente Regolamento Edilizio comunale, è organo consultivo obbligatorio previsto dalla legislazione statale e regionale, ed è composta da 7 membri che hanno il compito di provvedere all’emanazione di pareri in materia di beni paesaggistici, di risanamento conservativo, restauro e abbattimento delle barriere architettoniche e per l’accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi eseguiti in assenza di atto autorizzatorio cioè abusi edilizi.

I membri della Commissione dovrebbero essere in possesso di diploma universitario o di laurea, ovverosia di scuola media superiore, attinenti la pianificazione e la gestione del territorio e del paesaggio, la progettazione edilizia e urbanistica, la tutela dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche, naturali, geografiche, ambientali, agrarie e forestali con una qualificata esperienza nella libera professione o in qualità di pubblico dipendente.

Le candidature dovevano essere raccolte previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica ovvero a seguito di richiesta di designazione di terne di candidati agli ordini e collegi professionali.

Così pare non sia stato tant’è che per l’ennesima volta interviene l’Ordine degli architetti che ora con propria istanza del 09/11/2015 agisce di nuovo presso il TAR contro il Sindaco di Rimini per inottemperanza a precedente sentenza del TAR Emilia Romagna del 22/05/2013 n. 383.

L’ordine degli Architetti riminesi nel rivendicare le nomine secondo le giuste procedure, richiamando la precedente sentenza del TAR che indicava “….una palese violazione del citato articolo 18….“, ora segnala che le conseguenze dannose che l’inerzia dell’Amministrazione protrae non si arrestano alla violazione della pronuncia giurisdizionale, ma comporterebbe gravi conseguenze anche in ordine alla legittima costituzione ed operatività della Commissione in essere, con nullità insanabile, che potrebbe conseguire ai sensi dell’art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito in L, n. 444/1994 per tutti gli atti assunti in violazione della disciplina di Legge e di Regolamento.

Gli Architetti riminesi giungono a chiedere la nomina di un commissario regionale “ad acta” per sopperire le immotivate inadempienze del Comune di Rimini.

Nel ricorso si prospetterebbe quanto segue:

“…. La mancata esecuzione della sentenza ha l’effetto di protrarre nel tempo l’operatività di un organo, che invece è privo di ogni potere. La mancata nomina della nuova commissione determina, infatti, gravi conseguenze anche in ordine alla legittima costituzione ed operatività della Commissione attualmente in essere.”

Ed ancora:

“….Nell’aprile 2013 è inoltre scaduto anche il termine di ogni sua (solo) ipotetica proroga, con conseguente illegittima prosecuzione dell’organo da tale momento ad oggi. ….”

“….Tutto ciò, con le ovvie conseguenze in termini di validità e legittimità dei titoli paesistici ed edilizi sino ad oggi rilasciati dal Comune di Rimini, sulla scorta dei pareri espressi dalla Commissione.

Di particolare rilievo e gravità, sarebbe la richiesta inoltrata al TAR di disporre:

“…ove necessario, l’annullamento e/o la declaratoria di nullità degli atti emanati dal Comune di Rimini in violazione e/o elusione del giudicato”.

La questione sarà oggetto di nostra specifica interrogazione nel primo consiglio comunale utile.

Eraldo Giudici, Consigliere Comunale Popolari Liberali

COMMENTI

DISQUS: 0