Il sondaggio del Pd che lancia Gnassi ma ne mostra tutte le debolezze

Il sondaggio del Pd che lancia Gnassi ma ne mostra tutte le debolezze

Fresco fresco, ecco il sondaggio del Pd emiliano-romagnolo su Andrea Gnassi. In apparenza è una promozione quasi piena del sindaco di Rimini, in realt

Fresco fresco, ecco il sondaggio del Pd emiliano-romagnolo su Andrea Gnassi. In apparenza è una promozione quasi piena del sindaco di Rimini, in realtà apre a più d’una preoccupazione, come sanno bene in casa Pd.
Contiene indicazioni positive sull’operato di Gnassi ma mette in luce anche parecchie debolezze del Podestà pavone.
Spiega il Pd che il 50% degli elettori riminesi sarebbe pronto a votare Gnassi la prossima primavera. E che il Pd si attesterebbe invece sul 46%. Nel merito dell’azione amministrativa Gnassi ottiene buoni voti su fognature, riqualificazione del centro storico e perché ha saputo invertire la tendenza al consumo del territorio. Ma su sicurezza, lavoro e economia porta a casa l’insufficienza e non è un aspetto da niente sia perché questi temi nelle urne sono altamente sensibili e sia perché nell’ultimo dei tre rientra anche il settore trainante a Rimini ovvero il turismo. Ma c’è di più: alla domanda “lei voterebbe Andrea Gnassi” alle prossime elezioni comunali, il 40% degli intervistati sospende il giudizio. Il sondaggio salta poi a piedi pari la questione del rinvio a giudizio legato all’inchiesta Aeradria, anche questo non proprio un particolare secondario.
Ma bisogna considerare che il sondaggio esce dal Pd e anche ad occhi di esponenti riminesi di quel partito il 46% al simbolo (praticamente quanto ottenne alle europee del 2014 quando a Rimini insaccò il 47,46%, mentre tutti i sondaggi recenti a livello nazionale descrivono un Pd in difficoltà a tenere la posizione) e il 50% a Gnassi appaiono leggermente sovrastimati, ovvero – andando al sodo – non passa al primo turno. Prendendo per buona la percentuale ottenuta dal sindaco, però, il quadro non migliora. Anzitutto perché si tratta di un sondaggio che avviene in un contesto del tutto favorevole per Gnassi: il primo cittadino non ha al momento concorrenti e rivali, da 5 anni gode di stampa favorevole e non ha incontrato ostacoli significativi dalla opposizione. Con queste condizioni ci si sarebbe aspettato un risultato molto migliore del 50%. Ottenere poco più della sufficienza in un contesto di sovraesposizione mediatica come quella di cui gode, non è proprio il massimo. Va considerato che alle precedenti consultazioni a Riccione, i sondaggi davano Massimo Pironi (che poi fu fatto fuori alle primarie e il Pd perse le elezioni) al 47%.
Letto in maniera più completa, quindi, il sondaggio del Pd si presta a mettere in evidenziare non poche ombre sul cammino della riconferma di Gnassi. Non da ultimo proprio gli sviluppi della richiesta di rinvio a giudizio per ipotesi di reato decisamente pesanti. Quando questi elementi saranno più chiari e quando lo scenario dei candidati di opposizione si sarà delineato, un sondaggio sull’appeal di Gnassi darà quasi sicuramente altri risultati.

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