“Il voto l’8 luglio no, la Notte Rosa non si tocca”. Il Quirinale precisa

“Il voto l’8 luglio no, la Notte Rosa non si tocca”. Il Quirinale precisa

Dopo aver appreso le dichiarazioni del sindaco di Rimini, il Capo dello Stato ha deciso di modificare il messaggio che ieri aveva indirizzato alle forze politiche, e più in generale alla nazione, al termine delle consultazioni. "Sarebbe possibile svolgere le elezioni in piena estate, ma, sinora, si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l'esercizio del voto agli elettori e, soprattutto, lo svolgimento della Notte Rosa".

«Votare l’8 luglio con la Notte Rosa? Una follia»
(Andrea Gnassi)

Dopo aver appreso le dichiarazioni del sindaco di Rimini, il Capo dello Stato ha deciso di modificare il messaggio che ieri aveva indirizzato alle forze politiche, e più in generale alla nazione, al termine delle consultazioni. Ecco qui di seguito in anteprima assoluta i passaggi salienti che sono stati ritoccati e integrati.

“Non vi sono i tempi per un voto entro giugno, e poi il giorno 30 si tiene a Rimini la Molo Street Parade. Sarebbe possibile svolgerle in piena estate, ma, sinora, si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l’esercizio del voto agli elettori e, soprattutto, lo svolgimento della Notte Rosa, concept del sindaco di Rimini, che già tanto ha dato all’Italia e che si tiene nel weekend dal 6 all’8 luglio. Si potrebbe, quindi, fissarle per l’inizio di autunno, ma mi riservo di parlarne con palazzo Garampi, col quale ormai le consultazioni sono quotidiane“.

“Dai partiti, fino a pochi giorni fa, è venuta più volte la richiesta di tempo per raggiungere intese. Può essere utile che si prendano ancora del tempo per approfondire il confronto fra di essi e per far maturare, se possibile, un’intesa politica per formare una maggioranza di governo.
Ma nel frattempo, in mancanza di accordi, consentano, attraverso il voto di fiducia, che nasca un governo neutrale, di servizio, strettamente vincolato, però, all’agenda della Destinazione Romagna.
Un governo neutrale rispetto alle forze politiche, ma non rispetto alle priorità nazionali che ci vengono sollecitate da Gnassi.
Laddove si formasse nei prossimi mesi una maggioranza parlamentare, questo governo si dimetterebbe, con immediatezza, per lasciare campo libero a un governo politico.
Laddove, invece, tra i partiti, in Parlamento, non si raggiungesse alcuna intesa, quel governo, neutrale, dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre, approvata la manovra finanziaria per andare subito dopo a nuove elezioni. Ma tenendo conto del Capodanno più lungo del mondo“.

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