La Consulta del porto ha deliberato l’acquisto del nautofono per donarlo alla città

La Consulta del porto ha deliberato l’acquisto del nautofono per donarlo alla città

Superato lo scoglio burocratico che da tempo impediva la ricollocazione del segnalatore acustico. Ora si punta a farlo tornare in attività prima dell'estate.

Il dado è tratto. La Consulta del porto, all’unanimità, ha formalizzato questo pomeriggio la decisione di acquistare la “sirena” felliniana, un simbolo oltre che un ausilio per la sicurezza alla navigazione.
Arriva così a felice conclusione una vicenda che si trascinava da tempo, dopo che circa quattro anni fa il nautofono era stato tolto di mezzo per decisione della Marina militare, orientata a dismettere questo tipo di segnalatori, “pensionati” dalle norme internazionali e accantonati anche per cancellare una seppur piccola voce di spesa legata al loro funzionamento e mantenimento.
La reazione della città non si fece attendere, a partire da quella dell’amministrazione comunale, che manifestò subito la volontà di tornare in possesso del nautofono, ma la burocrazia ha trasformato una operazione abbastanza semplice in una sorta di questione di Stato. Il Servizio fari della Marina non dimise l’apparecchiatura, che finì in un magazzino in attesa di poter tornare ad emettere il suo caratteristico “fischio”.

Santolini con Max Sirena e il sindaco Gnassi

Ora la soluzione. “La Consulta del porto oggi ha deliberato di acquistare il nautofono, per regalarlo alla città di Rimini”, spiega il presidente Gianfranco Santolini. La spesa è compresa fra i 5 mila e i 6 mila euro. “Faremo di tutto affinché possa tornare in attività prima dell’estate, anche il sindaco Andrea Gnassi si è attivato da subito e ha sempre manifestato l’intendimento di ricollocare al più presto un simbolo e un suono identitario della nostra marina a cui tutta la città è legata affettivamente”.

Dovrebbe trovare posto sulla punta della diga foranea, lato Rockisland. Restano da completare alcune pratiche, ma lo scoglio è superato. Santolini l’aveva promesso: “In qualche modo il risultato lo otterremo, come Consulta del porto, Club Nautico, …” E ha mantenuto la parola. Merita il titolo di guardiano del faro.

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