“La firma digitale ha valore giuridico ma il Comune non la applica”

“La firma digitale ha valore giuridico ma il Comune non la applica”

La circolare che ha sbloccato la situazione c'è, ha il valore giuridico di un’istruzione operativa, vincolante per la pubblica amministrazione. E' stata emanata più di un anno fa, ma l'amministrazione comunale di Rimini ancora non la applica. Continua la battaglia della mamma di Simone Parma: "Firmo quindi sono".

La vicenda di Simone Parma (affetto da affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne) e la sua personale battaglia di civiltà, che in seguito è diventata un impegno forte e costante della sua famiglia, l’abbiamo raccontata su Riminiduepuntozero. E’ una storia toccante e carica di significato che ha anche un importante risvolto sociale.

“Mio figlio Simone è scomparso il 4 novembre 2015 all’età di 37 anni“, spiega la mamma, Grazia Zavatta. “Dopo la sua scomparsa, supportata da due Associazioni UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e Luca Coscioni, attraverso il parlamentare riminese Tiziano Arlotti, “Firmo quindi sono” ha varcato le porte del Parlamento a colloquio con il Sottosegretario di Stato Rughetti e successivamente ha incontrato i funzionari dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgiD) che si sono attivati per riconoscere l’autodeterminazione e il diritto alla firma dei disabili fisici pubblicando in data 7 luglio 2017 la Circolare AgID n. 3/2017 “Raccomandazioni e precisazioni sull’accessibilità dei servizi pubblici erogati a sportello dalla Pubblica Amministrazione, in sintonia con i requisiti dei servizi online e dei servizi interni”. Ma sono stati risolti i problemi col Comune di Rimini che avevano fatto mobilitare Simone? A quanto pare no.

“Nell’ottobre 2017, assieme a Ivan Innocenti, ho incontrato alcuni responsabili dell’Amministrazione Comunale: l’Assessore Rossi De Schio e il dirigente e il funzionario di riferimento, per verificare la messa in atto della Circolare AgiD che a loro parere, non essendo una legge ma solo raccomandazioni, non poteva cambiare in alcun modo la dicitura discriminatoria sul documento. Durante l’incontro avevamo chiesto di ricordare Simone in una occasione pubblica per il suo impegno civile grazie al quale, funzionari e parlamentari hanno preso in considerazione e rivalutato un diritto negato”. Visto che a Rimini non si è mosso nulla, la madre di Simone ha chiesto chiarimenti a livello superiore.

Così il 4 dicembre 2017 ha ricontattato AgiD evidenziando il problema sollevato dall’Amministrazione Comunale di Rimini, e per tutta risposta il direttore generale ha tolto anche gli ultimi dubbi: “Emanando tale atto, l’Agenzia per l’Italia Digitale, in coerenza con le funzioni che le sono istituzionalmente attribuite, ha ritenuto di rappresentare alle P.A. la necessità di un puntuale rispetto della normativa vigente in materia di accessibilità e digitalizzazione dei flussi documentali delle amministrazioni, accelerando i processi di informatizzazione dei documenti amministrativi e promuovendo la rimozione degli ostacoli tecnici, operativi e di processo che si frappongono alla realizzazione dell’amministrazione digitale e alla piena ed effettiva attuazione del diritto all’uso delle tecnologie ICT. In questo senso, la circolare ha il valore giuridico di un’istruzione operativa, vincolante per la P.A., in cui si esplica il valore giuridico delle norme ivi richiamate, (decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, legge n.4/2004, decreto legislativo 82/2005 e s.m.i., ecc.)”.

“Dopo l’appuntamento dell’ottobre 2017, non avendo avuto più notizie, ho contattato telefonicamente l’Amministrazione Comunale e avuto la promessa di un nuovo incontro più allargato ad altri responsabili del settore. Nonostante le e-mail da me inviate successivamente all’Amministrazione di Rimini per avere notizie in merito, sono ancora in attesa di una risposta“, commenta amaramente Grazia Zavatta.

Firmo quindi sono è una battaglia di civiltà, non ha colore politico, tuttavia è attraverso il Parlamento che si approvano le leggi. Spero che anche i nuovi interlocutori si attivino per rimuovere quelle barriere obsolete che richiedono urgenti cambiamenti. AgiD ha emanato una Circolare Ministeriale (con specifiche raccomandazioni) che ha valore giuridico quindi, tramite i moderni strumenti tecnologici, le Amministrazioni Comunali si devono attrezzare per eliminare ogni ostacolo e discriminazione che leda la dignità delle persone diversamente abili: i mezzi non mancano. Non è ben chiaro quale sia l’ostacolo che si frappone tra la Circolare Ministeriale e l’attivazione dei suoi contenuti, dalle ultime notizie emerse, sembra che manchi un passaggio attraverso il Ministero degli Interni”.

Di recente “Firmo quindi sono” è approdato sul web con un proprio sito che riporta molti contenuti suddivisi in apposite sezioni: la storia di Simone, il ricordo e il ringraziamento per il suo impegno e il suo coraggio, la campagna Firmo Quindi Sono, la rassegna stampa, la circolare AgiD e altri documenti.

Firmo quindi sono continuerà a far sentire la sua voce fino a quando verrà riconosciuto il diritto alla firma per le persone diversamente abili in grado di intendere e volere”, conclude la mamma di Simone.

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