La lettera: a casa il sindaco Pd di Pisa che ha avuto il sostegno di Gnassi

La lettera: a casa il sindaco Pd di Pisa che ha avuto il sostegno di Gnassi

Sconfitto al ballottaggio dal candidato di centrodestra Michele Conti (col 52,29%), per il sindaco Pd di Pisa Andrea Serfogli (47,71%) è andato in trasferta a sostenerne la riconferma anche Andrea Gnassi. Già "sponsor" di Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti.

Ora è certo, Gnassi non porta bene. Dopo averci messo la faccia per sponsorizzare i due ex parlamentari riminesi, Pizzolante e Arlotti, entrambi sonoramente bocciati e rispediti nel nulla, ora è stato il turno del sindaco di Pisa Andrea Serfogli cui, insieme ad altri pezzi grossi del PD, era andato in soccorso con tanto di annunci sui quotidiani quasi da “venuta del Messia”. Forse era meglio se fosse rimasto a Rimini, almeno sarebbe stato estraneo a quella sonora sconfitta, ma non è il tipo e non ha ancora voluto comprendere gli eventi delle ultime consultazioni elettorali nazionali e locali. Oppure mosso dalla presunzione di rappresentare il suo auto celebrato personale modello Rimini, e in cerca di visibilità, credeva di portare un contributo sostanzioso a quella causa. Di sicuro però abbiamo assistito ad un’altra figura barbina, questa volta fatta in trasferta.

Si palesa quindi sempre più la fine di un’era anche a livello locale, di un Sindaco frutto di un esperimento politico passato che non solo non esiste più, ma che non ha avuto un seguito e neppure costruire un’immagine spendibile al di fuori della città al suo protagonista principale; oltre ad avere diviso la città. E i fatti lo confermano. Restano solo, ovviamente, le osannanti adulazioni di circostanza ad opera di cantanti e disk jockey di passaggio, che debbono così esprimere gratitudine per la loro presenza alle chiassose ed alcoliche sagre da strapaese.

Solitamente questi reiterati flop farebbero riflettere chi li attua ma anche questa volta, come in marzo, non succederà. Bene così quindi perché volenti o nolenti, anche a Rimini si può ipotizzare un cambiamento alle prossime elezioni amministrative, e non credo che ciò si potrà evitare con altre assurde alchimie politiche. Certo che ormai molti danni ai monumenti locali sono stati inflitti, si sono introdotti nuovi balzelli per rastrellare denaro speso poi malamente e la città è scaduta in un degrado maggiore. Ma resta sempre la speranza di poter tentare di porre qualche rimedio laddove possibile, grazie ad un vero cambiamento; e se altrove è già avvenuto laddove era impensabile…

Salvatore De Vita

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