La lettera. Cosa succede ai “monumenti” di Rimini?

La lettera. Cosa succede ai “monumenti” di Rimini?

Finalmente voci autorevoli prendono posizione sul discusso progetto comunale che riguarda il ponte di Tiberio. Ma Anfiteatro, Galli, palazzo Lettimi non se la passano meglio. E per l'anniversario malatestiano qualcuno avrà pensato di ripulire torrioni e mura?

Guardando il vostro bel video sul Ponte di Tiberio, mi sono venute in mente alcune riflessioni. L’atavica immobilità delle amministrazioni cittadine riguardo i superstiti beni storici, è stata oggi soppiantata da una frenetica attività in senso contrario; ma di alquanto dubbio risultato. Non lo dico io, semplice amante della storia della mia città, ma i vari – e veri – personaggi locali e no che si occupano di cultura, che si sono espressi in merito.
Tralasciando la sorte del povero Anfiteatro di cui tanto invano si parla, reo di albergare al disotto del CEIS che qualcuno voleva “patrimonio dell’umanità”, diverso destino sta capitando agli altri.
Penso al Teatro Galli per il quale ci si espresse in modo chiaro ed inequivocabile “come era e dove era”, invece cementificato oltremodo, ed ora al Palazzo Lettimi da sempre abbandonato al degrado, oggi dato all’Università. Il filo conduttore che accomuna questi due monumenti, è lo spregio delle volontà di chi si era espresso in loro proposito. Per il primo fu volontà popolare, cosa di non poco conto in democrazia; riguardo il secondo fu volontà testamentaria da sempre ritenuta sacra ed inviolabile … almeno fino ad ora.
Passando poi per un finto recupero del fossato del castello malatestiano, ora tocca al Ponte di Tiberio quella inutile passerella spacciata come indispensabile per poterlo meglio ammirare. Anche in tal caso senza un confronto con chi di cultura ne sa veramente, ma solo, semmai, consultando i tuttologi di corte. Magari ai quali balenasse l’idea di far ripulire dalle erbacce i torrioni e le mura Malatestiane, dato il ricorrere del seicentesimo anniversario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta, vero Signore di Rimini.
Esaurito l’elenco dei monumenti cittadini di rilievo, restando solo il Tempio Malatestiano e, visto l’andazzo, mi sorge spontanea una domanda: cosa gli verrà riservato?

Salvatore De Vitta

Fotografia: il ponte di Tiberio, © Gianluca Moretti

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