La promozione dei voli al “Fellini”: 50 milioni spesi da Aeradria, mentre la nuova società di gestione…

La promozione dei voli al “Fellini”: 50 milioni spesi da Aeradria, mentre la nuova società di gestione…

La promozione “aerea” allo scalo di Rimini dal 1977 al 2012. Vediamo i costi sostenuti e la ricaduta economica sul territorio (calcolata da Trademark). L'attuale società di gestione vanta ottimi bilanci. Ma sta attuando quanto ha messo nero su bianco nel suo piano per l’incremento del traffico e investimenti infrastrutturali?

Nel 1977, anno in cui la società Aeradria ritenne opportuno, in collaborazione con i tour operator, dare inizio all’effettuazione di campagne promozionali, su un movimento di 3.367 voli, i charter rappresentavano l’82%, quelli di linea il 18%.

La promozione
Spese sostenute dal 1977 al 2012, rivalutate in euro al 31/12/2017, per attività promozionali finalizzate al sostegno del traffico sull’aeroporto di Rimini.

1977-1981
passeggeri arrivati 807.598
promozione € 2.375.508
spesa per passeggero € 2,94

1982-1986
passeggeri arrivati 691.484
promozione € 3.183.882
spesa per passeggero € 4,40

1987-1991
Passeggeri arrivati 550.343
Promozione € 5.021.271
Spesa per passeggero € 9,22

1992-1996
passeggeri arrivati 396.050
promozione € 2.039.536
spesa per passeggero € 4.60

1997-2001
passeggeri arrivati 597.380
promozione € 2.562.678
spesa per passeggero € 6,28

2002-2006
passeggeri arrivati 680.849
promozione € 6.000.700
spesa per passeggero € 8.81

2007-2011
passeggeri arrivati 1.235.792
promozione € 21.048.137
spesa per passeggero € 15,87

2012
passeggeri arrivati 397 .686
promozione € 6.885.018
spesa per passeggero € 17,31

TOTALE 1977-2012
passeggeri arrivati 5.417.186
promozione € 49.716.730

La spesa totale per la promozione è stata sostenuta per il 77,52% (€ 38.542.870) dalla soc. Aeradria e per il 22,48% (€ 10.633.860) da Agertur ed enti soci.
Nel corso di 35 anni di attività la spesa media annua è risultata essere di € 1.420.478.

In una valutazione fatta nel 2011 sul totale dei passeggeri low cost partiti dagli aeroporti italiani (29.284.244) risulta che la spesa totale per promozione voli è stata di circa 604.241.000 euro, pari a € 20,6 per passeggero in partenza.
Le attività promozionali e/o di co-marketing hanno assunto forme diverse secondo la tipologia del traffico.
Nel 1977 il movimento totale passeggeri di 304.548, per il 94% arrivò con voli charter e per il 4% con voli di linea.
1993. Dopo il fenomeno algale del 1989, si registrò il minimo storico dell’attività aeroportuale: movimento passeggeri 84.527. Quasi la totalità dei tour operator dell’Europa Occidentale abbandonò la riviera e lo scalo riminese.
2011. L’aeroporto di Rimini registrò in assoluto il miglior risultato: movimento totale passeggeri 916.239. Il 50% arrivarono con voli low cost, 39% charter, 7% linea tradizionali.
Va evidenziato che due iniziative hanno consentito il positivo incremento:
a) i tre vettori low cost che collegarono Rimini con tre destinazioni nazionali e 15 europee. Movimento totale passeggeri 459.054;
b) il movimento del traffico da/per la Russia fu di 408.863 (+55.075% rispetto al 1993).

Le iniziative promozionali
1) Relativamente al traffico charter, promosso dai tour operator, in accordo con gli stessi operatori la scelta principale ricadeva sull’inserzionistica fatta sui maggiori quotidiani e incontri con gli addetti alle vendite in apposite riunioni organizzate in collaborazione coi T.O..
2) Con l’inizio del traffico low cost, oltre a mantenere il rapporto con i T.O., le società di gestione si sono orientate verso la concessione di contributi – elargiti a suo tempo anche dalla soc. Aeradria – per la realizzazione del co-marketing in collaborazione con le compagnie che effettuano i voli. Detti contributi se concessi da società pubbliche possono essere considerati, secondo la normativa dell’UE, “aiuti di Stato” non compatibili con la libera concorrenza. In merito a detta procedura va ricordato che la Commissione UE nell’ottobre 2014, dopo una indagine approfondita iniziata nel giugno 2012, ha riconosciuto leciti i contributi concessi dalla società dell’aeroporto di Alghero dal 2000-2010 per circa 65 milioni di euro a 6 compagnie aeree, oltre a € 23.593.627 per contributi versati alla società di gestione dalla Regione Sardegna e dalla sua finanziaria SFIRS, in quanto l’aumento del traffico consentì il positivo miglioramento della gestione della società e della ricaduta economica sul territorio.
Forse la conoscenza della decisione della Commissione UE avrebbe evitato la “guerra dei cieli” dichiarata dai gestori riminesi allo scalo di Ancona.
All’aeroporto di Rimini il co-marketing effettuato dalla soc. Aeradria dal 2009 al 2011 per circa 15,7 milioni di euro, ha consentito un aumento dei ricavi del 115% (da 6,763 a 14,57 milioni di euro). Inoltre l’aumento di 270.406 passeggeri in arrivo ha prodotto una ricaduta economica sul territorio di circa € 40,83 milioni.

Valutazioni economiche del traffico aeroportuale sul territorio
Dal 1977, anno in cui la soc. Aeradria iniziò ad effettuare la promozione in collaborazione con i Tour Operator, sono arrivati all’aeroporto di Rimini, al netto dei passeggeri locali, 5.417.186 passeggeri che hanno soggiornato in Riviera mediamente una settimana.
Ai fini della loro ricaduta economica sul territorio la società Trademark, dell’Osservatorio Turistico Regionale Emilia-Romagna, ci ha cortesemente stimato, per quinquennio, “la spesa media giornaliera per una vacanza di una settimana in media stagione in pensione completa in hotel a 3 stelle in camera doppia, compresi extra, spese per divertimento/svago, shopping, trasporti”.

1977-1981
giornate di presenza 5.653.186
spesa giornaliera € 28
ricaduta economica € 158.288.928

1982-1986
giornate di presenza 4.861.38
spesa giornaliera € 46
ricaduta economica € 223.623.848

1987-1991
giornate di presenza 3.852.741
spesa giornaliera € 68
ricaduta economica € 261.986.388

1992-1996
giornate di presenza 2.772.350
spesa giornaliera € 95
ricaduta economica € 263.373.250

1997-2001
giornate di presenza 4.181.660
spesa giornaliera € 131
ricaduta economica € 547.797.460

2002-2006
giornate di presenza 4.765.943
spesa giornaliera € 45
ricaduta economica € 691.062.170

2007-2011
giornate di presenza 9.264.565
spesa giornaliera € 151
ricaduta economica € 1.398.949.315

2012
giornate di presenza 2.783.802
spesa giornaliera € 174
ricaduta economica € 484.391.548

TOTALE 1977-2012
giornate di presenza 38.135.635
ricaduta economica € 4.029.472.907

Il rapporto percentuale spesa promozionale/ricaduta economica è stato del 1,23%.

La nuova gestione e la promozione voli
A seguito della gara indetta dall’ENAC, nell’aprile 2015 la gestione dell’aeroporto è stata affidata alla soc. Airiminum, prima classificata.
Quanto alle iniziative di sostegno allo sviluppo del traffico, nelle proposte presentate in sede di gara la seconda società classificata per promozione marketing prevedeva per i primi cinque anni una spesa di € 3.725.000; la terza classificata per spese commerciali (incentivi alle compagnie) € 16 milioni.
Per la prima in graduatoria, quella che ha vinto la gara, risponde al vero l’ipotesi di circa € 10 per passeggero in partenza?
Nella “Nota integrativa” del bilancio 2016 alla voce “Consulenze tecniche, gestionali e commerciali”: € 747.559, si precisa: “…nonchè gli incentivi per lo sviluppo del traffico aereo erogati essenzialmente ad un tour operator.”
Un piccolo sforzo per il cui aumento la Presidente di Airiminum, in passato, ha precisato: o contributi pubblici e privati, o niente voli low cost.
Visti gli ottimi risultati dei bilanci 2016-2017 non è giunta l’ora, anche nel rispetto di quanto previsto nel vittorioso piano, che il gestore aeroportuale Airiminum metta mano al proprio portafoglio per realizzare quanto previsto nel suo piano per l’incremento del traffico e investimenti infrastrutturali? E l’ENAC, ente di vigilanza, non corre il rischio di prendersi un malanno continuando a stare inerte alla finestra?

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