La Regione finanzia i voli low cost del “Fellini”: 115 mila euro dai fondi della promo-commercializzazione

La Regione finanzia i voli low cost del “Fellini”: 115 mila euro dai fondi della promo-commercializzazione

"Supporto finanziario per arrivo turisti nord Europa tramite compagnie low cost"

"Nascosto" fra i 75 progetti di promo-commercializzazione turistica per l'anno 2018 finanziati dalla Regione Emilia Romagna c'è anche un contributo alla società Destination Romagna che fa capo a Corbucci. Zitto zitto, l'assessore Corsini ha "sganciato".

“Nascosto” fra i 75 progetti di promo-commercializzazione turistica per l’anno 2018 finanziati dalla Regione Emilia Romagna c’è anche un contributo di 115 mila euro che finiscono a chi gestisce l’aeroporto di Rimini. La società beneficiaria della somma si chiama Destination Romagna srl. Per chi non la conosce è una delle tante sigle in cui ci si imbatte scorrendo l’elenco contenuto nella delibera della giunta emiliano-romagnola. Ma Destination Romagna è stata costituita nel gennaio del 2015 ed ha Leonardo Corbucci in veste di amministratore unico. Il solo socio di questa srl è Armonie, posseduta al 100 per cento da Leonardo Corbucci. E Armonie srl detiene la maggioranza in AIRiminum 2014, la società di gestione dell’aeroporto di Rimini.

Nella graduatoria stilata dalla Regione, Destination Romagna è inserita nella fascia di valutazione “bassa”, con un progetto dal titolo “Romagnabella” per mercato estero. Prima operazione: supporto finanziario per arrivo turisti nord Europa tramite compagnie low cost. L’importo richiesto è stato di 195 mila euro, ma la Regione ne ha accordati 115 mila, in quanto 80 mila li ha giudicati “non ammissibili in quanto relativi ad azioni non promo-commerciali”. L’importo di 115.000 euro è quello ammesso a contributo e per i progetti con valutazione “bassa” la percentuale di contributo non deve superare il 20% della spesa ammessa.

La notizia è abbastanza clamorosa perché nessuno immaginava, al di là delle generiche dichiarazioni fatte in passato dall’assessore al turismo Andrea Corsini, che la società di gestione del Fellini fosse già destinataria di un finanziamento pubblico.
I sospetti dell’amministratore di Aerdorica Federica Massei paiono quindi fondati: “Chi finanzia i collegamenti di Ryanair? Li paga direttamente Airiminum, oppure ha ottenuto contributi di co-marketing da un ente pubblico? Se così fosse, faremmo anche noi una denuncia per concorrenza sleale”.
Airiminum aveva infatti denunciato alla Commissione europea lo stanziamento di 20 milioni di euro della Regione Marche a favore dell’aeroporto di Ancona. Aiuti di Stato. Quelli a Destination Romagna che aiuti sono?

Lo scorso 9 marzo Airiminum ha comunicato che “considerando che con Ryanair dalla fine del mese di marzo Rimini sarà collegata con Londra, Varsavia e Kaunas e che arriverà una tipologia di turista individuale, non più solo o prevalentemente legato a tour operator, si rende necessaria e auspicabile una forte integrazione tra l’aeroporto e gli operatori del settore turismo”. Il giorno prima l’ad della società di gestione aveva incontrato gli albergatori per presentare “una serie di servizi e opportunità che l’Aeroporto Fellini può offrire alle strutture alberghiere tramite il Club Destination Romagna. Il primo progetto proposto ha riguardato l’organizzazione di uno shuttle che colleghi direttamente l’aeroporto alle strutture alberghiere della riviera. Nella prima fase questo servizio sarà aperto a tutti, per poi diventare un servizio esclusivo a favore degli hotel che aderiscono al Club Destination Romagna”. E concludeva segnalando la partecipazione alla giornata di “un numero importante di albergatori che si sono mostrati molto interessati alle iniziative lanciate da Destination Romagna e l’Aeroporto F. Fellini, a partire dallo shuttle”.
Nel bando per la concessione dei contributi è previsto che chi partecipa abbia “la piena disponibilità di camere, che consenta di trovarsi nelle condizioni di commercializzare non meno di 400 camere nel caso di strutture alberghiere e non meno di 700 posti letto nel caso di strutture extra alberghiere, con riferimento a strutture situate in Emilia-Romagna”. Proprio perché privo di questo requisito, la Regione ha escluso quest’anno dai contributi Italian Exhibition Group e un altro partecipante al bando. Ma Destination Romagna non si è fatta trovare impreparata.

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