La “Rettifica Andreini” compie 80 anni

La “Rettifica Andreini” compie 80 anni

Tutto cominciò con Giuseppe Andreini. Nel 1925 aveva mosso i primi passi come operaio in un settore che lo affascinava non poco. Appassionato a tutto

andreini1Tutto cominciò con Giuseppe Andreini. Nel 1925 aveva mosso i primi passi come operaio in un settore che lo affascinava non poco. Appassionato a tutto quello che era meccanica, movimento di ingranaggi, elaborazioni, potenza e fumo, non tardò a dar vita, nel 1934, ad un piccolo laboratorio in via Cairoli a Rimini. Era la prima officina di rettifica e ricostruzione motori d’Italia.
“Fin da subito, questa piccola officina, lavorando motori di ogni tipo e provenienza con macchine ad alta precisione e, come era caratteristica di tempi ormai passati, con occhio fino e mano ferma, ha contribuito a mettere in moto tutta la Romagna, partecipando tra l’altro alla difficile ricostruzione del dopoguerra”. Chi parla è Alessandro Andreini, oggi amministratore unico della società.
Dopo via Cairoli nacque una officina più grande in via Castelfidardo, verso la fine degli anni 40, con diversi dipendenti e una consolidata clientela in tutta la regione. Rischiò di farsene anche tanta altra di clientela, che però avrebbe avuto bisogno di ben altre rettifiche.
Sì, perché a Rimini Andreini è un nome un po’ leggendario. Quando le “rotelle” della testa non funzionano più tanto bene, la battuta pronta, come ricordano i non più giovani, è la seguente: “Guarda che ti porto a rettificare da Andreini!”.
Scherzi a parte, il “vecchio” Andreini ha fatto scuola anche come stile imprenditoriale: “Testardo, cocciuto ed esigente ma anche generoso verso dipendenti e clienti con i quali si accordava con la classica stretta di mano”. Lo ricordano così nella sua azienda. “Uomo d’altri tempi, sicuramente, ma attento alle innovazioni tecnologiche e alla assoluta precisione del lavoro. Non usciva al mondo una macchina utensile nuova che Andreini non avesse subito conosciuto e provato”.
andreini2Poi la storia ha camminato anche qui. Negli anni 60 la direzione dell’azienda fu assunta dal figlio Franco che, pur avendo avuto modo di studiare e sondare anche altre strade, si era però subito appassionato al lavoro del padre, dedicando tutto il suo tempo ed impegno alla costruzione e sviluppo del suo sogno: dare un piccolo ma significativo apporto al rinnovamento sociale ed economico di una comunità ed offrire un futuro certo ai propri figli e ai tanti dipendenti, ritenuti anch’essi da sempre come membri della propria famiglia.
Nel 1960 un altro traguardo: l’apertura della prima grande “azienda” in via Valturio, trasferita prima in via Flaminia ed oggi in via Covignano al numero 195.
L’atmosfera dell’azienda si era mantenuta familiare. “Le scelte profondamente condivise, i dipendenti e clienti aiutati, sorretti, accompagnati, in un percorso di crescita e miglioramento”, fa notare Alessandro.
AndreiniFranco Andreini si è sempre distinto per una solare disponibile, altruista e positivo. Una persona che ha saputo trasformare un piccolo laboratorio in una vera e propria società con una organizzazione funzionale ed un sistema di lavorazione moderno. Il tutto senza perdere di vista il lato umano del lavoro: i rapporti, le amicizie, la famiglia.
“Negli anni 90, Franco, impossibilitato al lavoro dalla malattia, ha lasciato il testimone a me, aiutato da mio fratello Filippo, avvocato civilista che è sempre stato ed è attualmente vicino all’azienda con lavoro, partecipazione, consigli”, aggiunge Alessandro.
Entrambi sono oggi impegnati per perpetuare il sogno di una famiglia che si è da sempre spesa per uno sviluppo che, oltre al profitto, valorizzasse anche rapporti e persone.
“La rettifica Andreini ha infatti significato sicuramente molto nella evoluzione sociale della città di Rimini ed ancora oggi, ottant’anni dopo la fondazione, continua ad offrire un piccolo esempio di fiducia, tenacia, dedizione”.
Siamo così arrivati al presente e ai meritati festeggiamenti.
“Gli ultimi anni di crisi stanno mettendo a dura prova le aziende e le famiglie italiane. Non passa giorno in cui categorie economiche, sindacati, associazioni di consumatori non denuncino le difficoltà crescenti delle aziende e non registrino disoccupazione e continui cali di consumi”, commenta Andreini. “E in questo quadro dolente la festa degli 80 anni della Rettifica Andreini appare come un segno. Quasi a voler battere un colpo ed esorcizzare un periodo tormentato e grigio”.
La festa, dunque. E’ in programma sabato 19 luglio, con una grande cena nel piazzale dell’azienda, musica, vino e l’attribuzione di piccoli riconoscimenti.
andreini3Nei pensieri del titolare e dei soci, oltre al desiderio di festeggiare un traguardo importante, c’è proprio la volontà di dare questo piccolo segnale di fiducia e speranza. “La crisi c’è per tutti, inutile negarlo”, dice Alessandro Andreini, noi però abbiamo voluto mettere al centro il fare azienda, l’impegnarsi, il credere nel proprio lavoro. Al di là di quello che succede intorno a noi e ci preoccupa. Doveroso poi ringraziare clienti, dipendenti e collaboratori e ricordare tutti coloro che non ci sono più ma ci hanno fatto raggiungere questo bellissimo risultato”.

Puccio Carlini

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