La scossa della vita: Rimini per i terremotati delle Marche

La scossa della vita: Rimini per i terremotati delle Marche

Il risultato di una amicizia nata in mezzo alle macerie e che ha coinvolto centinaia di ragazzi di Gioventù studentesca.

Tutto esaurito per la serata di oggi nella parrocchia di San Giuseppe al porto. Molto più che beneficenza. Un’iniziativa ideata dal macellaio Luca Baffoni e nata dal “colpo di fulmine” avuto con gli sfollati di Visso e Sarnano.

“Per noi la cena di questa sera non è un punto d’arrivo, ma di partenza”. Lo dice Luca Baffoni (il secondo da sinistra nella foto), macellaio del centro storico di Rimini, ideatore e cuore pulsante della serata che inizierà alle ore 20 nella parrocchia di San Giuseppe al Porto, allo scopo di raccogliere fondi per le popolazioni di Visso e Sarnano (Macerata), colpite dal terremoto del 30 ottobre 2016.
Il rapporto tra Luca e gli sfollati inizia lo scorso 29 dicembre quando, su invito di don Caudio Parma, il macellaio accetta di recarsi nelle zone terremotate insieme ad un gruppo di amici per cucinare una grigliata per gli abitanti. Don Claudio è lì da alcuni giorni con centinaia di ragazzi di Gioventù Studentesca (fotografie nella gallery qui sotto), per dare una mano e fare compagnia a coloro che hanno perso tutto. Il primo impatto con la distruzione del terremoto è forte. Racconta Luca: “Appena siamo arrivati ci siamo resi conto di quanto la situazione fosse tragica. Ci siamo recati in un camping dove erano accampati gli sfollati, per prendere delle bombole del gas, e abbiamo visto persone che sembravano zombie, che vagavano con lo sguardo nel vuoto e che non si accorgevano della nostra presenza. Avevano perso tutto e non avevano più uno scopo. Mi è stato subito chiaro che dovevo fare qualcosa per loro”.

Insieme alla “squadra di amici fantastici”, come la definisce lui – composta da meccanici, segretarie, farmacisti, geometri, architetti, autisti, geologi, chimici e ragionieri – Luca inizia ad imbastire una cena coi fiocchi per le centinaia di ragazzi e terremotati provenienti da diversi paesini attorno a Loreto. Ed è lì che succede l’inatteso. Gli sfollati, infatti, devono rientrare entro poco ai pullman che li riaccompagnano ai camping, e sembra non ci sia tempo per preparare tutto: “Avevamo dieci ‘fuoconi’ con 20 griglie e una serie di cuocipiade a disposizione – racconta Luca – e siamo riusciti a cucinare tutto in 38 minuti. Sembra un dettaglio, ma se non ci fossimo riusciti – ci voleva almeno un’ora e mezza in condizioni normali – non avremmo avuto la possibilità di conoscere quelle persone, perché sarebbero dovute andare via prima. Avremmo fatto la nostra buona azione, ma tutto sarebbe passato senza lasciare un segno”.
Ma non è stato così. Tra i ragazzi di GS, Luca e i terremotati nasce un’amicizia “a colpo di fulmine”. Ci raccontavano delle condizioni drammatiche in cui vivevano, continua il macellaio, “e subito è sembrato che fossimo amici da una vita, tanto stretto era il rapporto nato”. Un incontro fondamentale per Luca è quello con Giuseppe, cittadino di Sarnano, padre di una ragazza disabile il cui centro riabilitativo è andato distrutto a causa del terremoto. Il desiderio di Giuseppe è quello di ricostruire l’edificio.

Tornato a Rimini, Luca non smette di pensare ai terremotati, una pulce gli rimane nell’orecchio fino a quando, grazie a diversi colloqui con amici, nasce l’idea della cena di beneficenza. Quella che si scatena davanti agli occhi del macellaio è una vera e propria corsa alla donazione, di abilità, tempo e beni materiali. Tutti vogliono dare una mano, chi organizzando la serata, chi mettendo a disposizione gli spazi, chi regalando i premi per la lotteria in programma: “Io sono rimasto senza parole – dice Luca –, non mi aspettavo una risposta così abbondante e positiva. Moltissimi clienti della macelleria – dentisti, gestori di agriturismo, bagnini – si sono incuriositi e hanno voluto partecipare alla lotteria, donando quello che potevano: visite di igiene dentale, tagli di capelli gratis, check-up completi di oculistica, cene per due, vestiti. In tutto abbiamo collezionato 108 premi!”.
Ognuno ha fatto la sua parte in una “Scossa della vita” – questo il titolo scelto per la serata di oggi – che si è allargata a macchia d’olio coinvolgendo centinaia di concittadini: I 400 posti disponibili per la cena sono andati esauriti in pochi giorni, con liste d’attesa chilometriche. Durante la serata saranno presenti anche una ventina di sfollati provenienti da Sarnano e Visso, che daranno una testimonianza ai presenti prima di ricevere una busta con le donazioni. Un aiuto per comperare beni di prima necessità e, chissà, forse per riaprire il centro disabili di Sarnano. I proprietari dell’Hotel Cristallo hanno messo a disposizione alcune camere dove i terremotati passeranno la notte, e così tante sono state le offerte di aiuto ricevute che Luca e i suoi amici hanno deciso di aprire un indirizzo IBAN per permettere a chiunque di fare una donazione: IT23 B03359 01600 1000000 63650, causale LA SCOSSA DELLA VITA.

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