La seconda vita (di successo) del Settebello: fra cinema, radio e spazio d’incontro

La seconda vita (di successo) del Settebello: fra cinema, radio e spazio d’incontro

E a breve partono i lavori di risistemazione dell’intero foyer.

Diventare un hub culturale. Dopo la sfida, vinta, di riuscire a ritagliarsi uno spazio fra colossi, la storica sala di Rimini gestita dalla famiglia Zanni guarda avanti. In programma anche una collaborazione con la Rimini web Radio e corsi di cinematografia.

Una scommessa vinta, la dimostrazione che “quando la gente è stimolata da prodotti di qualità i risultati arrivano”. È la parabola del cinema Settebello, l’unica multisala attiva nel centro storico di Rimini ed unica alternativa rimasta al Multiplex le Befane.
Nato dall’esperienza del Dopolavoro ferroviario (Dlf), il cinema di via Roma ha conosciuto decenni di buone gestioni, fino al declino negli ultimi anni ’90 e la completa chiusura all’inizio del nuovo millennio. Sembrava la fine dell’ennesimo cinema cittadino che, seguendo l’esempio di numerosi suoi pari, si arrendeva al cambio del mercato prima, alla crisi poi e alla nascita della multisala infine. E invece no. Grazie alla passione e allo spirito imprenditoriale di Silvio Zanni, che nel 2009 ha deciso di rilevare il cinema, il Settebello è risorto dalle sue ceneri: “È quasi impossibile riaprire un cinema quando questo ha chiuso – spiega Elena Zanni, figlia di Silvio e attuale gestore del cinema – tanto più per un privato senza sovvenzioni pubbliche. Noi, per fortuna, siamo stati aiutati dal Dlf che ci ha agevolati in alcuni aspetti, ma nei primi tempi abbiamo dovuto stringere i denti”.

“Di gente all’inizio ne veniva pochissima – racconta Elena – una nicchia di 20 o 30 persone. Non molti sapevano che il Settebello era riaperto e si era nel pieno della crisi. Mio babbo aveva sempre lavorato nel cinema e per diversi anni proprio al Settebello. Dopo che andò in pensione mi disse: ‘Io al Settebello ci ho lavorato e ci sono affezionato, lo voglio riaprire’. Voleva un posto dove potesse ‘fare i film come dico io’. E così è stato: lui e mia zia hanno cominciato con la programmazione che volevano loro, una programmazione di qualità e di scelta che alla lunga ha pagato”.
Il panorama cinematografico di Rimini contemporaneo alla rinascita del Settebello è senza precedenti: tutte le sale della città, spesso a gestione familiare, hanno chiuso: “C’è stata una generazione – afferma Elena – che si era abituata ad andare a vedere i film alla multisala (che per anni è stata l’unica alternativa) e un’altra generazione che è nata e cresciuta solo con le Befane”. Paradossalmente però, “nel momento in cui spariscono i vecchi cinema e rimane solo la multisala, la scelta dei film si restringe per scelte di mercato. Quella fra il multiplex e il cinema ‘di quartiere’ è un po’ la differenza che c’è l’industria e l’artigianato. È una visione diversa”.

A lungo andare, si diceva, la scelta di fare cinema di qualità ha pagato, eccome. Questo è successo, spiega Elena, “grazie alla presenza di un humus che è rimasto reattivo agli stimoli. Ci sono sempre state persone, infatti, che cercavano cose che non trovavano da nessuna parte e che piano piano si sono aggregate attorno al Settebello. Io credo che negli ultimi anni il cinema abbia tralasciato un po’ troppo il contenuto per badare solo al contenitore. Ora le nuove sfide – un cinema americano che punta sempre di più sulle serie tv, una generazione che è cresciuta con il computer e la fruizione in streaming – indicano che bisogna ricominciare a guardare al contenuto. In questo senso, il fatto che negli ultimi anni ci sia stata tabula rasa di spazi cinematografici nel territorio è stato un assist per noi”.

Negli ultimi anni il cinema Settebello si è confermato una realtà importante nel panorama culturale della città, grazie a prezzi competitivi e una programmazione che spesso e volentieri esula dai diktat di budget e botteghini. E non finisce certo qua, perché la proprietà ha in cantiere diversi progetti per il futuro: “L’idea – spiega Elena Zanni – è quella di diventare un vero e proprio hub culturale: il cinema è sempre stato un punto di incontro, ha nella sua natura il poter collegare dimensioni culturali diverse (la settima arte le contiene tutte). A noi piacerebbe che la sala diventasse un contenitore culturale, ed è una scelta consigliata per cinema, come il nostro, dalle dimensioni limitate. A breve inizieremo una collaborazione con la Rimini web Radio, che verrà ospitata nei nostri ambienti. La radio e il cinema sono due anime che si possono compensare e possono collaborare”.

Nel solco di questa idea dell’hub culturale si inseriscono i lavori di ristrutturazione che i gestori hanno intenzione di iniziare al più presto: “Magari quest’estate – dice Elena – ma non ci sbilanciamo. I lavori prevedono la risistemazione dell’intero foyer. Vogliamo dare la possibilità ai nostri clienti di fermarsi prima e dopo la proiezione, confrontarsi alla fine del film con altre persone, discutere magari prendendosi un aperitivo. Uno spazio che sia aperto anche ad altre espressioni culturali come musica, radio, letteratura”.

Inizialmente frequentato soprattutto da una fascia di pubblico non proprio giovanissimo, col tempo il Settebello ha conquistato anche generazioni nate negli anni del declino dei cinema cittadini: “Devo riconoscere – afferma Elena – che i nostri stimoli vengono accolti anche da moltissimi studenti universitari. Quando una persona viene abituata a vedere cose diverse dal solito, scopre un gusto nuovo. I giovani vengono qui anche a vedere film a prima vista ‘ostici’, come Silence o l’Angelo azzurro, addirittura in bianco e nero”.
E sui giovani la nuova gestione punta sempre di più. “Vogliamo creare più spazi a loro misura in modo che collaborino più fattivamente. Siamo in contatto con alcuni studenti della Facoltà delle Belle Arti e vorremmo aprire anche dei corsi di cinema e di cinematografia. Abbiamo già fatto qualcosa di simile negli anni passati. In collegamento con un’agenzia viaggi abbiamo organizzato delle gite con scuole di Cuneo, Torino, Potenza etc. Ragazzi dai 16 ai 18 anni sono venuti a Rimini a fare una settimana di “vacanza cinematografica”, con full immersion di teoria e pratica di cinema e montaggio. Alla fine hanno prodotto un corto di tre minuti con le basi teoriche che gli abbiamo dato”.

Cinema Multisala Settebello, Via Roma 70, Rimini

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