La senologia di Santarcangelo riconfermata eccellenza unica dall’Unione Europea. La politica riconosca questo merito

La senologia di Santarcangelo riconfermata eccellenza unica dall’Unione Europea. La politica riconosca questo merito

Anche quest’anno la Chirurgia Senologica di Santarcangelo e la Breast Unit di Rimini si aggiudicano la certificazione Eusoma, ente certificatore dell’Unione Europea.

In Romagna abbiamo un’eccellenza. Non lo diciamo per “campanilismo”, è un dato di fatto. Ce lo riconferma sempre l’Unione Europea. La Chirurgia Senologica di Santarcangelo e tutta la Breast Unit di Rimini ha ottenuto anche quest’anno la certificazione Eusoma, l’ente certificatore dell’Unione Europea. Unica in tutta la Romagna.
Si classifica nel gruppo delle 17 Breast Unit certificate su un totale di 105 presenti sul territorio nazionale. Un vero e proprio prestigio di cui dovrebbero tener conto anche gli amministratori locali, tra cui il Sindaco di Santarcangelo, Alice Parma, che mesi fa aveva completamente ignorato le circa 40’000 firme raccolte dal Punto Rosa e si era opposta all’ordine del giorno formulato dalle associazioni, presentato dal consigliere comunale Matteo Montevecchi e condiviso da tutta l’opposizione, dopo che era stato completamente ignorato dalla maggioranza PD (che lo aveva già ricevuto).

L’ordine del giorno chiedeva di tutelare l’autonomia della Senologia clementina, ma l’amministrazione comunale non ne ha voluto sapere. Secondo il progetto Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera, redatte dall’AUSL Romagna e sostenute da certa politica, comprese le amministrazioni comunali di Rimini e Santarcangelo, Forlì annetterebbe il reparto dell’ospedale clementino sotto la guida di un unico nuovo Primario. Questa centralizzazione della chirurgia oncologica a Forlì porta alla perdita di autonomia per Santarcangelo e rischia seriamente di depotenziare e smembrare la Senologia di Santarcangelo nel corso dei prossimi anni.

Per questo motivo il giovane consigliere comunale Matteo Montevecchi chiese espressamente in consiglio comunale di far rimanere la Chirurgia Senologica di Santarcangelo all’interno del Reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale Infermi di Rimini, lasciando invariati gli equilibri dentro la Breast Unit e nel territorio, come richiesto dalle associazioni. Durante le accese polemiche degli scorsi mesi, Montevecchi affermò: “Non voglio che la nostra Chirurgia Senologica dipenda dal Primario unico di Forlì che avrebbe potere di vita e di morte sui posti letto, sui professionisti e sulle attrezzature. È proprio questo il pericolo a cui stiamo andando incontro”.

Bisogna ricordare che la Chirurgia Senologica di Rimini-Santarcangelo, rispetto alla Chirurgia Senologica di Forlì ha il maggior numero di pazienti operate (dati regionali 1° semestre 2016: 197 contro 167), la minor lista di attesa secondo i dati regionali, in quanto a Santarcangelo l’87% delle pazienti viene operato entro 30 giorni, contro il 19% di Forlì, la qualità certificata da Eusoma (Ente Certificatore indicato dalla Comunità Europea per verificarne la qualità), la Chirurgia plastica all’avanguardia in grado di ricostruire la mammella con la tecnica del Lipofilling, la migliore tecnologia in quanto il reparto di senologia di Santarcangelo è dotato della Radioterapia Intraoperatoria, presente in sole quattro città della regione Emilia Romagna (Santarcangelo-Bologna-Ferrara-Reggio Emilia), è un Teaching Centre, in conseguenza del fatto che l’equipe dei chirurghi ha scoperto una nuova metodica per isolare il linfonodo sentinella nei tumori della mammella mediante un colorante biologico, il Verde Indocianina, (al posto di un tracciante radioattivo), iniettato sottocute durante l’intervento e tale metodica è stata validata dal Ministero della salute oltre a consentire notevoli risparmi (in due anni la Ausl ha risparmiato 500’000 euro) e a migliorare la qualità di vita delle pazienti.

Davanti a questi dati appare evidente che non si possa accettare che l’eccellenza di Santarcangelo vada sotto la direzione di un reparto (Forlì) che non ha una qualità superiore. Fuori da ogni logica. L’amministrazione comunale clementina decise, di fatto, di svendere l’autonomia della Senologia di Santarcangelo a Forlì. Probabilmente per qualche calcolo politico. Questa conferma della certificazione europea serva da monito anche a certi politici, che forse non si sono resi conto di ignorare e di sminuire una vera e propria eccellenza in casa nostra. O forse lo sanno bene, ma pensano che la memoria sia corta. In questi casi no.

Fotografia: il Dr. Domenico Samorani (primo da sinistra) responsabile della chirurgia senologica di Santarcangelo, ad un meeting a Chicago dove è stato chiamato ad illustrare i risultati ottenuti nella tecnica di localizzazione del linfonodo sentinella con verde indocianina

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