L’assessore Brasini: “Preoccupati per il futuro del polo universitario”

L’assessore Brasini: “Preoccupati per il futuro del polo universitario”

L'intervista a Leonardo Cagnoli, pubblicata su Rimini 2.0, è stata ripresa nell'ultimo consiglio comunale di Rimini. Eraldo Giudici (Ncd) ha presentat

L’intervista a Leonardo Cagnoli, pubblicata su Rimini 2.0, è stata ripresa nell’ultimo consiglio comunale di Rimini. Eraldo Giudici (Ncd) ha presentato una interrogazione al sindaco Andrea Gnassi, nella quale ha riportato i numeri resi noti dalla nostra testata: “Le risorse di Uni.Rimini, la società consortile che sostiene il polo universitario, pare siano in calo. Dal 2009 ad oggi, sei principali contribuenti hanno ridotto i loro aiuti da 2.700.000 euro a 1.800.000. Ma il brutto forse deve ancora arrivare perché sparirà la Provincia, la Camera di Commercio sarà ridimensionata, i Comuni non navigano in buone acque, la Fondazione Carim è in ristrettezze, la Fiera è alle prese con un sistema fieristico e congressuale che ha i conti in rosso”. Nella intervista alla testata online Rimini 2.0, ha proseguito Giudici, Cagnoli annuncia la ricerca di nuovi partner e conferma quindi la preoccupazione di cui sopra. “Le chiedo pertanto chiarimenti sulle prospettive future e le iniziative concrete che intende intraprendere il Comune a sostegno del polo universitario riminese”, ha domandato il consigliere dell’opposizione.
Assente il sindaco, e in attesa di conoscere la dettagliata risposta scritta, si è assunto l’onere di una prima presa di posizione, l’assessore alle Risorse finanziarie, Patrimonio e Partecipate, Gian Luca Brasini: “Per il bilancio di quest’anno la copertura è garantita, ma confermo che essendo una società consortile, la maggioranza delle entrare di Uni.Rimini deriva dalle quote dei soci, quindi anche io esprimo grande preoccupazione per quello che sarà soprattutto il rispetto della contribuzione della quota consortile per i prossimi anni da parte di tutti i soci, in particolare di quelli pubblici, perché, ad esempio, la Provincia nel riordino istituzionale non ha avuto alcuna informazione in merito a quel che ne sarà delle partecipazioni che detiene in diversi enti. Il venir meno della Provincia è legato quindi ad una grande preoccupazione”. Brasini ha invece assicurato che “per quanto riguarda il Comune di Rimini ci sono le prospettive sia politiche che economiche per continuare ad onorare il nostro impegno in Uni.Rimini, in cui continuiamo a credere fortemente”.
Ma, come ha scritto Rimini 2.0, i dubbi non sono solo legati all’uscita di scena della Provincia, ma anche ad altri dei principali soci di Uni.Rimini, che, come ha ribadito Giudici, “sono alle prese con problematiche di diverso genere, che hanno a che fare coi bilanci”. Da qui la richiesta al sindaco di esprimere una valutazione “sul quadro complessivo, che non è del tutto rassicurante”.

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