L’autovelox invisibile sbatte contro il giudice

L’autovelox invisibile sbatte contro il giudice

Rassegna dai quotidiani oggi in edicola

La notizia che fa felici gli automobilisti di Rimini arriva da Piacenza. L'abbraccio di Mattarella alla comunità Papa Giovanni. Mancata quotazione in borsa: secondo i vertici di Ieg è colpa del governo e dei mercati. Nuove rivelazioni sugli orrori dell'ospizio Villa Franca.

La notizia che fa felici gli automobilisti arriva da Piacenza: il giudice di pace ha accolto il ricorso di un multato che è stato beccato con lo speed scout mentre andava alla velocità di 88 chilometri all’ora su una strada in cui vigeva il limite dei 50, annullando la sanzione. Motivazione? In sostanza, la multa va contestata subito e il controllo deve essere visibile. Che ci fosse una buccia di banana nel micidiale multometro, l’avevamo scritto a fine ottobre in occasione del debutto dello scout speed a Rimini con un bottino di cento multe. Sono già 400 gli automobilisti sanzionati a Rimini.
L’autovelox invisibile, così è stato ribattezzato e non senza ragioni, è stato sostanzialmente congelato dalla polizia municipale della Valmarecchia, scrive Mario Gardara sul Carlino, dove il comandante Fabio Cenni spiega che continua ad essere utilizzato per verificare regolarità di collaudo, bollo, assicurazione… e quando è impiegato come autovelox, non ha nulla di diverso da una postazione fissa e segnalata.

L’abbraccio di Mattarella alla comunità Papa Giovanni. “Abbiamo pregato insieme nella stanzetta di don Oreste. È stato un momento semplice ma toccante” (Carlino Rimini). Sono le parole di mons. Francesco Lambiasi, che ha accompagnato il presidente della Repubblica alla Grotta rossa. “Il Presidente – racconta il vescovo – ha subito riconosciuto ‘Pane quotidiano’, il libretto dei commenti di don Oreste alle letture. Insieme abbiamo riletto il commento profetico di don Oreste alle letture del 2 novembre”, il giorno della morte.
L’amministrazione comunale porterà in consiglio comunale la proposta di intitolare a don Oreste la nuova piazza che sorgerà nella stazione ferroviaria, vicino al capolinea del Trc. “Sarà la nuova porta di accoglienza e di ingresso”, ha detto il sindaco. Intensa e carica di significati la visita del capo dello Stato ieri a contatto con la realtà nata dal carisma di don Oreste Benzi.

Mancata quotazione in borsa: colpa del governo e dei mercati. Conferenza stampa di Cagnoni e Ravanelli ieri per spiegare quello che ormai è stato scritto e riscritto, cioè la grande ritirata dalla quotazione. “Nessuna dietrologia o mistero, il problema è stato il rapporto con il mercato e con quegli investitori a mio parere rimasti delusi nelle aspettative di cambiamento politico (hanno quindi inserito ordini inferiori o non li hanno inseriti affatto) e dalla mancanza del segmento di investitori esteri. Da qui il ritiro dell’offerta”, riporta Nicola Strazzacapa sul Corriere di Rimini. Cagnoni oltre a rivendicare una Fiera che macina redditività e svetta nel panorama fieristico italiano, sulla vicenda Borsa ha buttato poi la croce addosso allo spread e, ha detto, “siamo rimasti vittime di un mercato negativo, ma
questo percorso non muta e anzi rafforza l’immagine di Ieg, un’azienda che ha mostrato al mondo economico italiano tutta la sua forza”.

Gli orrori di Villa Franca. La dottoressa che ha svelato quello che accadeva nell’ospizio posto sotto sequestro, ha raccontato anche episodi da brividi, come questo: “La povera anziana si trovava sulla sedia a rotelle e continuava a ripetere ‘Vado a a casa, vado a casa’. Benito Rosa le si è avvicinato e l’ha colpita al volto con due ceffoni, urlandole di stare zitta. Poi ha ordinato a una collega di somministrarle alcuni farmaci, Tavor in compresse e altri in gocce». Ma quello di sedarli perchè non dessero fastidio, era una consuetudine” (Carlino Rimini).

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