Le dieci casette per i nomadi costeranno 1 milione di euro

Le dieci casette per i nomadi costeranno 1 milione di euro

Fra oneri di urbanizzazione e strutture in legno.

Oltre ai 500 milioni di lire spesi nel 2000 per la chiusura del campo di via Portogallo con il versamento di 22 milioni di lire ad ognuna delle 23 famiglie di nomadi Rom per lasciare il campo.

A seguito della mia interrogazione di ieri sera sulle aree per i nomadi di Via Islanda, la risposta ottenuta dal Vice Sindaco e Assessore Lisi ha confermato quanto da me rilevato.
La spesa in conto capitale prevista nella Delibera di Giunta di 125.354,81 euro per opere di urbanizzazione primaria, allacciamenti e impianti, pavimenti, recinzioni, parcheggi, superamento barriere architettoniche, spese tecniche, riguarda solo tre aree e non tutte le 10-12 aree pubbliche previste dalla delibera integrativa della Giunta con la conseguenza che la spesa (per 10 aree) aumenta a 410 euro.
Restano poi i costi delle casette di legno, sui quali l’Assessore non mi ha risposto, da installare sui terreni di proprietà comunale da cedere ai nomadi, che non risultano contemplati nella spesa in conto capitale, ma che verranno quasi sicuramente sostenuti dal Comune.
Ebbene, secondo i costi medi di costruzione, le 10 casette di legno, di cui 5 per nuclei da 6 componenti, 1 per nucleo da 5 componenti, 3 per nuclei da 2 componenti, 1 per nucleo da 1 componente, comportano una spesa media tra grandi e piccole di 60.000 euro circa, per una spesa totale da sostenere che si aggira sui 600.000 euro.
La spesa totale in conto capitale totale per l’insediamento dei nomadi di Via Islanda nelle 10 aree, aumenterà quindi vertiginosamente da 125.000 euro previsti in delibera a 1.000.000 di euro, senza alcun contributo regionale ma a carico solo del Comune e quindi delle tasche dei cittadini.

A ciò va aggiunta la spesa corrente di 143.000 euro prevista sempre nella Delibera di Giunta (con contributo regionale di 70.000 euro) di cui 55.000 euro per accompagnamento, sostegno alla scolarizzazione e alla formazione professionale, all’inserimento lavorativo, 64.800 per assegnazioni alloggi emergenza abitativa per 3 nuclei famigliari e 24.000 euro per erogazioni contributi economici ad altri 3 nuclei famigliari.
Per questo diciamo basta con la spesa di tanti soldi pubblici a favore dei nomadi, dai 500 milioni di lire nel 2000 per la chiusura del campo di via Portogallo con il versamento di 22 milioni di lire ad ognuna delle 23 famiglie di nomadi Rom per lasciare il campo, agli oltre 1.100.000 euro di oggi ai nomadi Sinti per chiudere il campo di Via Islanda, dopo decenni di permissivismo, assistenzialismo, tolleranza, verso chi viola leggi.
L’Amministrazione Comunale visto che spende i soldi dei cittadini, a maggior ragione deve ascoltare le loro proteste, preoccupati con ragione per la sicurezza e il degrado con l’insediamento delle aree nomadi nelle diverse zone della città e vicino alle loro case.
L’Amministrazione Comunale deve chiudere il campo illegale di Via Islanda, ma invece dei trattamenti preferenziali che creano problemi, deve chiedere ai nomadi di rispettare le regole della convivenza se vogliono integrarsi e di lavorare per pagarsi l’acquisto di un terreno con la casetta di legno o di fare una richiesta di alloggio popolare mettendosi in graduatoria come fanno le molte famiglie riminesi in difficoltà.
Per questo chiediamo alla Giunta Comunale di voltare pagina.

Gioenzo Renzi, Consigliere comunale Fratelli d’Italia

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