Le “maglie larghe” verso i signori degli eventi: un esposto di Italia Nostra

Le “maglie larghe” verso i signori degli eventi: un esposto di Italia Nostra

Una denuncia piomba su Beach Arena in pieno agosto. L'ha presentata oggi Italia Nostra e riguarda la spiaggia libera davanti alla bolognese: "Le barriere che da precisi impegni avrebbero dovuto essere montate e rimosse in prossimità delle date dei concerti, sono sempre rimaste al proprio posto".

“Al termine di ogni manifestazione l’arenile dovrà essere pulito e ripristinato per la libera balneazione, ad eccezione della porzione occupata dagli allestimenti; dovranno essere inoltre rimosse eventuali transenne o altri allestimenti atti a limitare l’accesso all’area, salvo che gli eventi non siano consecutivi, o a brevissima distanza l’uno dall’altro (max. 2 giorni), e con le medesime caratteristiche”. Sta scritto così nell’avviso pubblico del Comune di Rimini per individuare il gestore della famosa Beach Arena sulla spiaggia libera davanti alla colonia Bolognese.

Oggi Italia Nostra ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e al Comune di Rimini perché sostiene che “le barriere che da precisi impegni avrebbero dovuto essere montate e rimosse in prossimità delle date dei concerti, sono sempre rimaste al proprio posto come risulta dal ricco dossier allegato all’esposto che questa mattina abbiamo presentato. Anzi, in occasione della bufera che ha colpito il litorale tra il 2 e 3 agosto sono state anche fonte di pericolo”.

Beach Arena è stata assegnata a seguito di un bando al quale si è presentato un solo soggetto, anche se nella fase precedente era giunta al Comune la manifestazione di interesse di un altro potenziale “concorrente”, che però in seguito ha probabilmente cambiato idea. Il verbale della seduta unica di commissione durante la quale è stato aperto il plico contenente tutta la documentazione, reca la data del 2 aprile 2018, anche se lo stesso verbale inizia con “l’anno duemiladiciannove il giorno trenta del mese di aprile, presso la sede comunale…”.

Nel progetto presentato da Hi Riviera srl, che quel bando se l’è aggiudicato, veniva assicurato che la recinzione sarebbe stata rimossa la mattina successiva ad ogni evento per rendere la spiaggia libera fruibile a tutti. Ad Italia Nostra risulta qualcosa di diverso, ma saranno naturalmente le autorità competenti a doversi esprimere.
Certo è che l’amministrazione comunale mostra spesso il pugno di ferro. Per certi tipi di controlli, ad esempio sui locali abusivi, si può dire che la rete aperta da palazzo Garampi abbia lasciato davvero poche falle e la tagliola dei provvedimenti di chiusura e demolizione si è abbattuta senza pietà. Ma sugli eventi estivi l’impressione è che in Comune non siano così severi. Come altro interpretare l’atteggiamento di chi scrive in un bando pubblico che al termine di ogni manifestazione dovranno essere rimosse eventuali transenne o altri allestimenti, e poi non verifica che ciò avvenga realmente?

Beach Arena è partita il 15 luglio e prevede (almeno al momento) otto date, fino al 16 agosto. “Avevamo posto immediatamente il problema dell’occupazione di quest’area da parte di una organizzazione invasiva: le ragioni non sono da ricercare nella volontà di colpevolizzare il divertimento, ma piuttosto nella consapevolezza che la spiaggia libera, proprio perché ‘libera’, non è uno spazio vuoto da riempire con iniziative più o meno ‘divertenti’, quanto piuttosto un luogo da salvaguardare con politiche diverse, perché appartiene di diritto alla storia di Rimini”, scrive Italia Nostra. Che ha anche richiesto un accesso agli atti comunali per acquisire la documentazione che regolamenta l’organizzazione degli eventi in quel sito: “Da questa emerge che la società responsabile si impegnava a mantenere nei giorni non destinati ai concerti libero accesso alla spiaggia. Italia Nostra non può accettare che ciò sia permesso e che l’aggettivo ‘libera’ sia inteso come svincolato da qualsiasi regola e a completa disposizione di chi la occupa. E’ per questa ragione che oggi abbiamo denunciato, al Comune di Rimini e all’Autorità giudiziaria con un esposto formale la situazione, augurandoci un intervento rapido delle autorità preposte e un ristabilimento immediato delle regole”.

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