L’Emilia-Romagna vista da Bruxelles: ricca come Friburgo, corrotta come Centru (Romania), poco istruita come il Nottinghamshire

L’Emilia-Romagna vista da Bruxelles: ricca come Friburgo, corrotta come Centru (Romania), poco istruita come il Nottinghamshire

In 9 classi di indicatori su 12, relativi alla competitività, la nostra regione ha punteggi inferiori alla media UE.

Che delusione! Alcuni dei “biglietti da visita” usati negli scorsi anni dalla politica emiliano-romagnola per farsi bella nel mondo, non corrispondono a quello che ci veniva raccontato. Infatti siamo sotto la media europea per il livello educativo e di istruzione, nelle tecnologie e addirittura nella qualità delle istituzioni.

E’ stato reso pubblico nei giorni scorsi dalla Commissione europea l’“EU Regional Competitiveness Index 2016”, indice della competitività a cura della direzione generale delle politiche regionali. Nella classifica generale delle 279 regioni in cui sono suddivisi i 28 paesi membri dell’Unione europea l’Emilia-Romagna si trova in zona negativa, cioè sotto la media, fra i punti -0,5 e -0,2, come del resto tutto il centro-nord d’Italia, eccetto Lombardia e provincia autonoma di Trento che si piazzano nello scalino immediatamente superiore. Non è certo un risultato esaltante: in ben 9 classi di indicatori su 12, la nostra regione ha punteggi inferiori alla media UE. Si stacca leggermente dalla mediocrità solo per quanto riguarda infrastrutture, sanità e mercato. Un po’ a sorpresa scopriamo che alcuni dei “biglietti da visita” usati negli scorsi anni dalla politica emiliano-romagnola per farsi bella nel mondo, non corrispondono a quello che ci veniva raccontato. Infatti siamo sotto la media europea per il livello educativo e di istruzione, nelle tecnologie e – udite udite – nella qualità delle istituzioni. Per giunta, l’Emilia-Romagna segna stabilità nel confronto con la precedente edizione del 2013, ma un peggioramento in confronto al 2010.

Vediamo nel dettaglio una selezione dei tantissimi dati (per consultare il tutto).
Nell’insieme di indicatori su popolazione e PIL (prodotto interno lordo), l’Emilia-Romagna si colloca nella classe più alta (la 5^) per “Stadio di sviluppo”, un dato che si basa sul PIL procapite medio 2012-2014. La nostra regione è in questa classe in ottima compagnia, per fare solo qualche esempio: quasi tutte le regioni tedesche, Ile-de-France (unica in 5^ classe in Francia), le varie zone in cui è suddivisa Londra, in Italia con Lombardia, Veneto, Lazio, Trento, Bolzano, Valle d’Aosta.
Tuttavia, fra le regioni in 5^ classe ci sono differenze di livello. Osserviamo il Pil pro-capite in parità di potere d’acquisto, un indicatore che fa capire la ricchezza reale (fonte Eurostat): fatto 100 la media dell’Unione europea a 28 membri, l’Emilia-Romagna ha il punteggio di 120,36, ma altre regioni in 5^ classe si trovano in zone più alte. Ad esempio, Lussemburgo 270, Amburgo 207, Groningen 181, Ile-de-France 180, Bruxelless 166, Nord Est Scozia 163, Stoccarda e Brema 161, Essex e regioni di Londra 160, Helsinki 150. Anche Bucarest con 128 punti sorpassa l’Emilia-Romagna, superata in Italia anche da Trento, Bolzano e Lombardia. Guarda caso, la regione europea con punteggio analogo al nostro è la “gnassiana” Friburgo (121,73). La più ricca è il Lussemburgo, la più povera è Severozapaden in Bulgaria (quota 28).

Passiamo agli indicatori di corruzione, qualità di governo e imparzialità, calcolati dalla Commissione europea, direzione generale REGIO – European Quality of Institutions Index, sulla base di standard internazionali (Università di Gothenburg e Worlwide Governance). L’indice emiliano-romagnolo è negativo in tutti e tre i casi: corruzione -0,81, qualità -0,21, imparzialità -0,54. Lungo lo stivale, c’è da dire, troviamo molto di peggio: Campania (-2,36, -2,23, -2,40), mentre due sole regioni hanno tutti e tre gli indicatori in zona positiva, Trento e Bolzano. Una brutta figura per l’Italia, in cattiva compagnia con Romania, Polonia, Grecia, mentre non si trova un solo segno meno dei tre indicatori nelle 39 regioni britanniche, e nemmeno nelle intere Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Olanda. Percorso netto anche per la Germania. Per la corruzione, lo stesso punteggio dell’Emilia-Romagna si ritrova curiosamente nella regione Centru (nei Carpazi in Romania), in tre regioni ceche e in una della Bulgaria; per la qualità amministrativa, le zone con lo stesso punteggio sono la Corsica e le due regioni slovene; per l’imparzialità, Moravskoslezsko (Rep.Ceca), Comunidad Valenciana e Castilla-La Mancha (Spagna), Zachodniopomorskie (Polonia).

L’Emilia-Romagna ha una buona densità di servizi ferroviari veloci (velocità superiore a 80 km/h in rapporto ad ogni mille abitanti): la nostra regione ha un punteggio di 8,4, il più alto d’Italia (Toscana e Lazio poco sotto). Ma in Germania ci sono ben 19 regioni al di sopra, alcune con punteggi doppi oppure stellari: Hannover 19,7, Kassel 18,5, Schwaben 16,3. Un punteggio analogo al nostro si trova a Helsinki, in Bassa Normandia e in Lincolnshire.

Mortalità e salute: purtroppo la nostra regione ha un alto indice di mortalità in incidenti stradali ogni milione di abitanti (80,3) secondo in Italia solo alla Valle d’Aosta, mentre in zone più progredite come Germania e Regno Unito i valori sono molto più ridotti, con l’eccezione del Niederbayern. Piuttosto bassa la mortalità per cancro: in tutta la Germania (eccetto le zone di Stoccarda e Tubinga) gli indici sono più alti che da noi. Nella media italiana il dato emiliano-romagnolo di mortalità per malattie cardio-circolatorie, valori più alti si riscontrano invece in quasi tutto il Regno Unito e in tutta la Germania. Nella nostra regione non è alto nemmeno il tasso standardizzato di suicidi sotto i 65 anni (6,3), simile a quello di Navarra e Paesi Baschi, regione autonoma di Madeira in Portogallo, East Yorkshire e Northern Lincolnshire, mentre in Germania si va da un minimo di 7,5 a un massimo di 11,8; in Francia dalla ridente Ile-de-France (7,1) alla pessimista Bretagna con 23,6; dati più alti del nostro anche in Olanda, Polonia, Svezia, Slovenia e Slovacchia, record negativo per la Lituania (32,6).
La popolazione di 25-64 anni con alta educazione: in Italia solo quattro regioni fanno meglio di noi (punteggio 17,8), ma quasi tutta l’Europa ha un grado di istruzione superiore: Helsinki fa record con 49, Hovedstaden (Danimarca) 47, Madrid 46 e Utrecht (Olanda) 44,7; valori più alti del nostro in 16 interi paesi (Francia, Grecia, Spagna, Germania, Finlandia, Croazia, Irlanda, paesi baltici, Malta, Olanda, Polonia, Svezia, Slovenia e Regno Unito).

L’Emilia-Romagna è a quota 14,3 per numero di persone col solo titolo di studio medio inferiore: va meglio in tutte le regioni di Germania, Francia, paesi baltici, Polonia, Svezia, Slovenia e Slovacchia. Punteggio analogo al nostro in Derbyshire e Nottinghamshire.
In Emilia-Romagna i giovani di 15-24 anni non impiegati e non studenti sono il 17,6%: fanno meglio di noi tutte le regioni di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Finlandia, Olanda, Polonia, Svezia, Svezia e Slovacchia. Stesso nostro punteggio in West Midlands.
Il reddito procapite disponibile in parità di potere d’acquisto, in Emilia-Romagna è di un quarto superiore alla media europea, stesso punteggio del Braunschweig (Germania). Record negativo per la bulgara Severozapadne (37). In cima l’Oberbayern (Germania) con 156, a significare che nell’area più ricca dell’Ue gli abitanti dispongono di un reddito medio superiore di più di quattro volte a quello della zona più povera.

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