L’esercito Pd abbevera i cavalli alla fontana del Meeting

L’esercito Pd abbevera i cavalli alla fontana del Meeting

Impressionante e mai vista l’invasione di uomini del partito di Zinga alla kermesse di CL: media aritmetica di quasi 6 interventi al giorno (senza contare i numerosi altri esponenti di sinistra), sabato ci sarà una media di più di un “pidino” per ogni incontro. Non fu così nemmeno ai tempi di Andreotti.

I cosacchi non hanno ancora abbeverato i loro cavalli nelle fontane di San Pietro. In compenso il Pd manda i suoi uomini a prosciugare – o quasi – il fontanone del Palacongressi di Rimini. Succederà da domani, martedì 18, a domenica 23 agosto. Fautore e promotore dello sbarco dell’Armata Rossa è il Meeting per l’amicizia fra i popoli. Sbarco in massa, invasione, amichevole incontro, simpatica contaminazione? Ciascuno lo chiami come meglio crede, noi qui non diamo opinioni, esponiamo i numeri. Crude, eloquenti cifre.
Ecco il catalogo degli interventi di esponenti del Partito democratico agli incontri del Meeting, in ordine cronologico di apparizione:
martedì 18 agosto: Enrico Giovannini, Ermete Realacci, Luciano Violante;
mercoledì 19 agosto: Luciano Violante, Ermete Realacci, Enrico Giovannini;
giovedì 20 agosto: Simona Malpezzi, Enrico Giovannini, Paolo Gentiloni, Andrea Corsini, Paola De Micheli, David Sassoli, Enrico Giovannini, Emete Realacci;
venerdì 21 agosto: Luca Ceriscioli, Michele Emiliano, Roberto Gualtieri, Alessio Mammi, Graziano Delrio, Enrico Giovannini, Maria Chiara Carrozza;
sabato 22 agosto: Stefano Bonaccini, Andrea Cozzolino, Luigi Fiorentino (già vice segretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri, governo Gentiloni e Renzi), Maria Chiara Carrozza, Enrico Giovannini, Anna Ascani, Franco Bassanini, Enrico Giovannini, Enrico Letta;
domenica 23 agosto: Stefano Manservisi, Andrea Gnassi, Giuseppe Sala, Enrico Giovannini.
Calcolatrice alla mano, sono 23 persone che svolgono 34 interventi in 6 giorni di incontri. Media aritmetica di 5,6 (periodico) al giorno. Alcuni degli esponenti dello sbarco intervengono più volte durante la manifestazione (argomento che tratteremo a parte). Ma, a parte questo, è la densità ad impressionare. Infatti – tanto per fare un esempio – il giorno sabato 22 agosto, gli interventi di esponenti Pd sono 9 sui 45 interventi totali negli 8 incontri in programma. Cioè a dire: i relatori Pd sono uno su cinque (in altre parole il 20%); media aritmetica di 1,1 presenze pidine ad ogni incontro. Il che equivale a dire: sia che si parli di zuppa, sia che si parli di pan bagnato, di economia o di arte o di fantascienza o di vattelapesca, al Meeting di Rimini puoi stare sicuro che c’è sempre almeno un pidino al microfono. [nota: nel calcolo sono compresi solo i relatori, non i moderatori o introduttori delle tavole rotonde, che si presume e si spera non siano uomini di partito].

Per non parlare, poi, di un buon numero di altri relatori che gravitano pur sempre come satelliti nel sistema-dem, ma non possono essere catalogati fra gli esponenti organici del partito del fratello di Montalbano. Per non fare nomi facciamo i cognomi: Saraceno (sociologa, docente questa estate alla scuola di formazione dei giovani Pd), Arcuri (top-manager di Stato), Zamagni (sostenitore di Bonaccini, salvo poi accorgersi che “siamo rimasti con un pugno di mosche in mano”), Severino (montiana, sostenuta da settori del Pd come possibile presidente del Consiglio o commissario europeo), Zappia (diplomatica il cui ultimo incarico è stato salutato dalle esponenti Pd Fedeli e Mogherini).

E per non parlare, poi, di tanti altri esponenti della sinistra, anch’essi pianeti o satelliti del medesimo sistema di potere: Urbinati Toccafondi Speranza Bertinotti Landini … Mettendo tutti assieme, gli interventi di uomini organici alla sinistra, sfiorano i cinquanta. E superano i cinquanta con l’apporto dei non pochi 5Stelle.

Questo è (diventato) oggi il Meeting per l’amicizia fra i popoli.
Dice: “ma ai tempi del CAF (Craxi Andreotti Forlani, ndr) era peggio”.
Nossignori. Grazie agli archivi elettronici del Meeting siamo andati a fare due conti nel passato verificando come andavano le cose al tempo che fu, cioè al tempo in cui l’intellighenzia del PCI (oggi PD) accusava il Meeting di essere schiacciato sui settori conservatori della Democrazia Cristiana.
Un paio di esempi: giovedì 25 agosto 1988 ci furono 7 incontri al Meeting, i relatori (escluso i moderatori) furono 13, fra cui 3 politici, e cioè Giulio Andreotti, ancora Giulio Andreotti, Roberto Formigoni, nessun altro. E’ vero che i tre interventi dei politici DC facevano da soli il 23% delle presenze di relatori di quel giorno, ma la media aritmetica era solo di 0,4 presenze di politici alle tavole rotonde. Cioè a dire: meno di mezzo democristiano per ogni incontro.
Il giorno dopo, venerdì 26 agosto 1988, ci fuono 8 incontri con 21 relatori (esclusi i moderatori), fra questi un solo politico (Roberto Mazzotta, della sinistra democristiana, in realtà allora già uscito dal Parlamento e presidente della Banca Cariplo) cioè solo il 4,7% delle presenze fra i relatori, e una media aritmetica di 0,1 politici per ogni incontro. La politica del partito al potere non asfissiava la povera gente come accade oggi.
Ci sarà qualcosa o qualcuno capace di sfondare l’orizzonte? C’è da augurarselo.

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