Liscio e busso: Raoul Casadei e Davide Rondoni, tresette col voto

Liscio e busso: Raoul Casadei e Davide Rondoni, tresette col voto

Il re del liscio in passato disse di apprezzare Berlusconi e la sinistra in regione gli fece terra bruciata intorno. Ora sta con Bonaccini. Il poeta sostiene che in Emilia Romagna si è consolidato un sistema di governo che non favorisce la libertà vera delle persone.

«In Emilia Romagna si è consolidato un sistema di governo che non favorisce la libertà vera delle persone che scaturisce dal basso. Persone che vogliono mettersi insieme per creare opere. Qui c’è un contesto di sistemati, che godono di prebende, e di pericolanti senza garanzie, dominato dalla concezione dello stato come unico idolo, prevaricatore rispetto alla persona». Il poeta Davide Rondoni, ben noto per essere di casa anche a Rimini e non solo al Meeting, dove da anni è ospite fisso, intervistato oggi dal Resto del Carlino, cala il carico. Sta col centrodestra e lo fa con una motivazione forte. Lui che in passato ha «sostenuto la campagna elettorale di Errani», dice che «i poeti liberi vanno a dire le cose dovunque».

Poi c’è Raoul Casadei (sempre dal Resto del Carlino di oggi), vai col liscio, che sta con Bonaccini dopo aver detto peste e corna della sinistra al governo in Emilia Romagna sei o sette anni fa. Per gli smemorati: cosa accadde? Che Raoul si innamorò della musica solare del Cavaliere, proprio lui, Silvio Berlusconi, e il Pd lo mandò a suonare la mazurka in periferia. Lo emarginò. “Ho apprezzato Berlusconi, ora la sinistra non mi fa più lavorare” (fonte). «Quello che non mi va giù è il comportamento della sinistra: vedendo che io avevo preso in simpatia un politico di destra che tentava di farmi sognare, mi ha tagliato le gambe». Vasco Errani non era «un amico del liscio» e «io che cantavo bandiera rossa tutte le sere, mi sono sentito escluso di colpo, punito, emarginato da tutti i festival e da tutte le manifestazioni organizzate dai comuni della riviera». Capito questi compagni? Se non sei con loro sei contro di loro. Qualcosina del genere la si è intuita anche a proposito del caso del sindaco di Jolanda di Savoia, di cui sono pieni i giornali di carta e online.

Ma adesso Raoul non ha dubbi: sta con Bonaccini «perché è una persona seria, uno per bene, che ha ben governato. Lasciamo stare sinistra e destra. Io guardo le persone, anche quando votai Errani. Perché dovrei dare il voto ad altri, se sono soddisfatto del lavoro?». Cosa cosa cosa? Anche quando votai Errani? Ma chi, il nemico del liscio? «In Puglia spendono milioni per valorizzare tarantella e pizzica, qui qualunque progetto proponi al massimo ti allungano qualche spicciolo. Se gli parli del liscio, ai politici di sinistra viene la puzza al naso. Sembra quasi che si vergognino di un ballo che ha radici nella tradizione contadina. Per quanto ne so, mi risulta che Errani abbia più volte apertamente detto che lui non ci sta a farsi rappresentare dal zum-pa-pa. Sarebbe come se in Brasile mettessero al bando il samba». Così diceva della sinistra e di Errani nel 2013 Raoul. Ma il vento cancella dalla sabbia i ricordi… A Bonaccini oggi Raoul canta Tu sei la mia simpatia simpatia simpatia…ah ah… il tuo sorriso è una canzone su quel musetto acqua e sapone.

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